Dall’angolo dove c’e’ dimenticanza del loro valore – di Vi…
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16 Giugno 2011
Il problema che si è evidenziato quest’anno con la certificazione alla fine dell’obbligo è la contraddizione fra gli esiti delle prove sulle conoscenze e i livelli di competenza raggiunti.
In altri termini, alcuni alunni, magari indolenti e incostanti, se non addirittura del tutto assenti o ostili al lavoro scolastico, hanno dimostrato invece, magari, di avere competenze, anche ad un livello avanzato.
Ma questo, invece di essere un problema, potrebbe essere una risorsa, qualcosa che mette in crisi l’idea che noi abbiamo di quel ragazzo, totalmente negativo, nullo o inesistente, che però, si scopre, avere delle doti nascoste.
Questo mostra un fianco scoperto della nostra scuola, che è brava a bocciare, ma non sempre a promuovere o valorizzare, che talvolta esclude o emargina alcuni, che potrebbero invece essere recuperati.
Il punto infatti è come “recuperare” quegli alunni, come interessarli, coinvolgerli, sviluppare le loro capacità, e non come liberarcene, perché magari danno fastidio. Certe volte, per esempio potremmo chiederci “Perché danno fastidio?”
Il problema è allora ripensare il nostro insegnamento, far sì che valorizzi il ragionamento, la partecipazione, la produzione, e non la semplice ripetizione a memoria di quello che dice il professore.
Infatti qualcuno dice che questa contraddizione fra certificazione competenze e pagella potrebbe venir meno a scuola si progettasse per competenze. |