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27 Gennaio 2019Archiloco
27 Gennaio 2019Il Marocco è uno stato dell’Africa settentrionale, nella parte occidentale della regione definita anche come Maghreb.
LA POSIZIONE:
Il Marocco è uno stato dell’Africa settentrionale, nella parte occidentale della regione definita anche come Maghreb.
I CONFINI:
Confina a nord con il mar Mediterraneo, a est con l’Algeria, a sud con la Mauritania e con il Sahara Occidentale, a ovest con l’oceano Atlantico.
CAPITALE:
Rabat è la capitale amministrativa del Marocco. La città è situata sulla costa atlantica del paese, sulla sponda sinistra del fiume Bouregreg, di fronte alla città di Salé. In essa i monumenti sono numerosissimi, si possono trovare: La Kasba degli Oudaïa, l torre di Hassan: rovine della moschea, distrutta durante il terremoto di Lisbona del 1755, la necropoli di Chella, il mausoleo di Mohammed V
AMBIENTI:
Il Marocco è composto da sei ambienti: rilievi, laghi e lagune, coste e isole, stretti, deserto caldo, fiumi.
I RILIEVI:
Il Marocco è segnato dalla presenza della catena montuosa dell’Atlante che lo attraversa diagonalmente da nord- est, in corrispondenza del confine settentrionale con l’Algeria, a sud- ovest, dove incontra l’oceano Atlantico all’altezza delle città di Agadir e Sidi Ifni. La catena montuosa dell’Atlante si sviluppa attraverso le cime dell’Anti Atlante, che è nel sud ovest del paese, quelle dell’Alto Atlante, a cui appartiene il Jbel Toubkal che è il più alto del paese, sempre nel sud- ovest, quelle del Medio Atlante nel nord del Marocco, e quelle dell’Atlante Sahariano che arrivano ai del monte Chelia.
LAGHI E LAGUNE:
Pochi chilometri a sud della città di Melilla, nel nord est del Marocco, si trova la laguna di Sabkha bou Areq dove si affaccia il porto della città di Nador.Lungo il corso del Moulouya si trovano due laghi, il lago di Mohamed V e poco più a settentrione il lago di Meschra Ammadi.
COSTE E ISOLE:
A nord il Marocco si affaccia sul Mar Mediterraneo presentando coste frastagliate, mentre l Oceano Atlantico bagna tutto il fianco dello stato a est. Qui si possono trovare molteplici isolette raggruppate nell Arcipelago di Madeira e le isole Canarie (la Palma, Tenerife, Gran Canaria, Fuerteventura e Lanzarote).
STRETTI:
Ai piedi della Catena dell’Atlante c’è una protuberanza del terreno che compone un lembo dello stretto di Gibilterra, da cui sfociano le acque del mar Mediterraneo nell’Oceano Atlantico. Nell’antichità si pensava, quando non era stata ancora scoperta la forma sferica della Terra, che varcato questo stretto, chiamato le colonne d’Ercole”, si cadesse dal perimetro della Terra.
DESERTI:
La maggio parte del Marocco è occupata dal deserto del Sahara partendo da sud fino al centro del Marocco. Il deserto è una distesa di sabbia con rada vegetazione e presenta un clima arido caldo con forti precipitazioni, infatti di giorno la temperatura può arrivare anche oltre i 40° mentre di notte la temperatura arriva anche sotto lo 0; questo perché la sabbia riflette i raggi del sole elevando di tantissimo la temperatura. Il deserto presenta piantagioni di datteri, palme e xerofile; e per quanto riguardo la fauna possiamo trovare rettili, rapaci, dromedari e cammelli.
Questi corsi d’acqua, per la scarsità delle precipitazioni e per la morfologia dalla catena montuosa dell’Atlante, non sono adatti per la navigazione, ma sono intensamente sfruttati per l’irrigazione e la produzione di energia idroelettrica.Tra i maggiori fiumi del Marocco troviamo il Moulouya, che nasce dai monti dell’Atlante, nei pressi della città di Midelt, che si tuffa del mar Mediterraneo, vicino ai confini con l’Algeria; il fiume Oum Er- Rbia, il più lungo del paese, che nasce non distante dal Moulouya, e che si dirige verso l’oceano Atlantico, dove alla sua foce sorge la città di Azemmour. Un Altro fiume importante del paese è l’Oued Sbou, che nasce anch’esso dai monti dell’Atlante e si tuffa nell’Atlantico non lontano dalla città di Kenitra.
CLIMA:
Il clima si divide in:
Arido caldo, nella parte Sahariana
Sub tropicale, dove si affaccia sul mare a nord
Tropicale montano, sui rilievi
ECOSISTEMA:
Presenta rispettivamente l ecosistema dei deserti caldi della macchia mediterranea e degli ambienti montani.
LINGUA:
La lingua ufficiale del paese è l’arabo, anche se il 40% degli abitanti parla il berbero (introdotto di recente nelle scuole ma non riconosciuto come lingua ufficiale); il francese è una seconda lingua diffusa ed è molto usato nell’amministrazione, nell’educazione superiore e nei commerci.
FORMA DI GOVERNO:
Il Marocco è una monarchia costituzionale: l’attuale monarca è Mohammed VI e il capo del governo è Abbas El Fassi
RELIGIONI:
La maggior parte dei marocchini professa l’Islam. Oltre ai musulmani in Marocco sono presenti circa 60 mila cattolici, perlopiù francesi, e 15 mila ebrei. L’islam tradizionale nordafricano presenta alcune caratteristiche particolari come il culto dei marabutti e dei santi, le cui tombe sono oggetto di pellegrinaggi. Rispetto alla vicina Algeria, in Marocco sono molto meno numerosi e diffusi i fenomeni di terrorismo “islamista”.
STORIA:
Nei primi anni della nascita dello stato del Marocco si succedettero svariate dinastie:
– la dinastia degli Idrisidi ( 788- 917 d.C.)
– la dinastia degi Fatimidi ( 917- metà dell’XI secolo)
– la dinastia degli Almoravidi ( XI secolo- 1147 )
– la disnastia degli Almohadi ( 1147- 1269 )
– la dinastia dei Merinidi (1269- 1358 )
– la dinastia degli Wattasidi ( 1358- 1497
– la dinastia degli Saèaditi ( 1497- 1660 )
– la dinastia degli Alawiti ( 1660- 1727 )
IL COLONIALISMO:
Negli anni seguenti il Marocco venne conquistato dalle potenze straniere per motivi economici, per colonizzare. Le prime conquiste furono da parte della Francia e dell’Inghilterra. Quando il sultano marocchino si oppose la Spagna reagi facendo fallire il tentativo del sultano. All’inizio del XX secolo risalgono le prime occupazioni francesi in terra marocchina, che intendevano frapporsi alla influenza spagnola sulla regione. Nel 1904, con l’avallo della Gran Bretagna che in cambio ottenne di poter estendere la sua influenza sull’Egitto, Francia e Spagna decisero di dividersi la sfera d’influenza sul paese. A questo accordo si oppose però la Germania che offrì il suo aiuto al sultanato. La situazione si risolse con la conferenza di Algeciras del 1906, che istituiva un controllo internazionale sul Marocco, a garanzia degli interessi economici dei paesi europei. Nel 1908 ‘Abd al- ‘Az?´z fu deposto per la sua debolezza,fecero salire al trono il fratello maggiore ‘Abd al- Haf?z. Nell’estate del 1911 scoppiò la crisi di Agadir tra Francia e Germania che portò i tedeschi ad inviare la Panther, nel porto della città atlantica: sembrava il preludio di una nuova guerra tra le due potenze. La crisi fu invece risolta per via diplomatica, con il riconoscimento tedesco del protettorato francese sul Marocco e concessioni territoriali alla Germania in Congo.
Il 30 marzo 1912 con il trattato di Fez il sultano ‘Abd al- Haf?z accettò di riconoscere la condizione di protettorato del Marocco: il regno diventava a tutti gli effetti una colonia francese; la Spagna conservava il controllo diretto su alcune parti del paese, come il Rif, Tarfaya e Ifni. A causa delle rivolte scoppiate in tutto il paese, ‘Abd al- Haf?z dovette abdicare: gli succedette il fratello Yusef ben Hassan.
Il trattato fu come un segnale di via libera all’insediamento di decine di migliaia di francesi: in breve tempo fondarono numerose nouvelle villes e sotto le direttive del governatore Lyautey, furono costruite strade, ferrovie e acquedotti. Ebbe luogo anche la riorganizzazione amministrativa del paese che, pur sempre politicamente unito, fu diviso in tre regioni d’influenza:
- il protettorato francese, governato da Rabat, dove risiedeva il sultano
- il protettorato spagnolo, governato da Tétouan, dove risiedeva un califfo nominato dal sultano
- Tangeri, città internazionale
La Francia reagì alle rivolte che scoppiavano un po’ in tutto il paese occupando Marrakech e Agadir. Iniziò un periodo di rivolte e susseguenti repressioni delle autorità francesi, che ottennero il controllo delle città ma non delle campagne. Nel 1920 la rivolta di alcune tribù del Rif, costata la vita a molti spagnoli, diede origine alla Repubblica del Rif indipendente: sotto la guida del condottiero Abd el- Krim, resistette a francesi e spagnoli fino alla metà degli anni ’30. Per sedare la rivolta dovettero intervenire pesantemente i francesi; la campagna durò almeno fino al 1934 e costò alla Francia la perdita di molti uomini.
Nel 1927 Yusuf morì e gli succedette il figlio Mohammed ben Yusef, che salì al trono come Mohammed V.
La Francia impose sul Marocco una politica che prevedeva il riconoscimento delle specifiche diversità culturali delle tribù berbere, attirandosi per questo l’accusa da parte della componente araba del paese di voler dividere il Marocco in due.
L’occupazione tedesca della Francia nel 1940 creò delle truppe francesi per la resistenza, che poi la Germania utilizzò per intraprendere delle campagne in Italia e in Francia nel 1942.
Nel 1944 fu fondato il partito nazionalista Istiqlal, il cui programma puntava esplicitamente all’indipendenza del paese dalla Francia; il partito ottenne il sostegno della componente araba della società marocchina e del sultano, che per questo nel 1953 fu obbligato a lasciare il paese.
L’INDIPENDENZA:
Al termine della guerra il Marocco vuole essere indipendente, come risposta la Francia arrivò ad una conclusione negoziale nel 1956: in cambio del riconoscimento franco- spagnolo il Marocco doveva cedere alcune città.
Nel 1957 salì al trono il figlio di Mohammed V: Hassan II che adottò una politica per rafforzare il potere del sovrano:
·Nuova costituzione
·Nel 1963 prime elezioni nazionali
·Elezioni sospese per una grande crisi economica nel 1965
Quanto a politica estera, nel 1963 il Marocco intraprese le ostilità con l’Algeria a seguito di dispute territoriali: la Guerra della sabbia. Sul fronte interno il re perseguì una dura repressione contro ogni forma di opposizione nel paese, al fine di consolidare il proprio potere; in quello che è conosciuto come il periodo degli Anni di piombo, Hassan II subì due tentativi di colpo di stato e un attentato tra il 1971 e il 1972.
Nel 1997 Hassan II ottenne il consenso dell’opposizione per una nuova costituzione. Le elezioni di quell’anno furono vinte dal principale partito di opposizione, l'”Unione Socialista delle Forze Popolari”, a cui fu affidata la formazione e guida del nuovo governo: tra le prime azioni intraprese ci fu la riapertura con l’Algeria, con la quale le relazioni erano interrotte da oltre cinquant’anni.
ULTIMI ANNI: Il 23 luglio 1999 Hassan II morì e gli succedette il figlio, eletto con il nome di Mohammed VI; sin dall’inizio del suo regno fu chiara la sua volontà di spianare le asperità che col tempo il padre aveva interposto tra sovrano e popolazione.
Nel 2000 il Marocco impedì lo svolgimento del referendum per l’autodeterminazione del Sahara Occidentale inimicandosi l’Algeria. Sempre nello stesso anno, come forma di sostegno alla lotta del popolo palestinese, il Marocco rompe le relazioni diplomatiche con Israele.
LA CULTURA:
MUSICA: In Marocco la musica classica è chiamata andalusa a causa del suo sviluppo nel sud della Spagna. L’orchestra presenta strumenti a corda come il rebab, l’oud, il qanun, il violino e vari strumenti a percussione.
DANZA: La danza del ventre è una base della cultura marocchina: nei locali è molto diffusa.
L’AGRICOLTURA:
I principali prodotti agricoli sono costituiti da cereali, canna da zucchero, agrumi, legumi, pomodori, olive (il Marocco è uno dei maggiori esportatori di olio di oliva), e dai prodotti dell’allevamento.
LA GASTRONOMIA:
La cucina marocchina ha come base il cibo tipico dei nomadi (pecora, verdure e datteri) con contaminazioni arabe e francesi.
Tipici piatti sono il tajine, il cuscus, la bastilla, il m’choui, l’harira, le brochette e i merguez.
In ogni strada è facile imbattersi in venditori di fichi d’India e datteri.
Mandorle, miele e zucchero sono la base dei dolci marocchini, tipici dolcetti sono le “corna di gazzella dove la pasta di mandorle si mescola con il profumo dei fiori d’arancio.
La bevanda tipica del Marocco è il Tè alla menta che ha anche un suo tipico rito di preparazione.
Audio Lezioni di Geografia del prof. Gaudio
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