Tutti al mare!
1 Agosto 2022Père Goriot di Honoré de Balzac
1 Agosto 2022I sassi sono caverne naturali prodotte dall’erosione dell’acqua del torrente Gravina. Queste cavità erano abitate già dai tempi preistorici. Generalmente uno si fa una casa per addizione cioè costruisce una casa aggiungendo fondamenta, mura, a uno spazio libero, vuoto. Qui invece la casa si costruisce per sottrazione. Io ho bisogno di una casa per la mia famiglia: ebbene, la scavo nel tufo. Mi nasce un altro bambino, ho tanti altri bambini, non è più sufficiente lo spazio: scavo un’altra stanza.
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Storia, monumenti e curiosità di Matera
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Le origini
Nel 1993 i Sassi di Matera sono stati dichiarati dall’UNESCO patrimonio dell’umanità.
Matera è una città ricca di storia e tradizioni, così come un po’ tutta la Lucania.
La città sorge addossata ad una gravina all’interno della quale sono state scavate profonde grotte alle quali è stato dato il nome di “Sassi”.
La loro caratteristica bellezza, dovuta alla particolare atmosfera che questi luoghi riescono a trasmettere, ha ispirato scrittori e famosi registi.
Il “Sasso Barisano”e il“Sasso Caveoso”.
I “Sassi” sono divisi in due; quello a Nord chiamato “Sasso Barisano” e quello a Sud chiamato “Sasso Caveoso”.
Nel 1993 i Sassi di Matera sono stati dichiarati dall’UNESCO patrimonio dell’umanità.
Casa Grotta
Casa Grotta è un esempio di quello che erano i Sassi fino al 1952, anno della legge che ne decreta la chiusura: in una sola stanza convivevano uomini ed animali; in una sola stanza si lavorava, si dormiva, si mangiava, ecc…., insieme, in 11 persone (e muli).
Castello Tramontana
Del “Castello Tramontano”, eretto nel XV secolo e mai ultimato, oggi restano tre torri. Il castello, restaurato, è sede di attività culturali;
La Cattedrale
Il “Duomo” del XIII secolo, di architettura romanico-pugliese, è stato più volte rifatto. Lungo 54 metri e largo 18, diviso in 3 navate, ha una facciata che si compone di 3 parti: la centrale con un rosone, è la più elevata. Presenta bei frontali. L’interno, trasformato in barocco nel “700, conserva opere d’arte bellissime ( di artisti lucani) di cui un presepio in pietra e un affresco bizantino della Madonna della Bruna.
Maestoso monumento del 1270 domina gli antichi rioni e la parte medioevale e moderna della città. La facciata presenta un grande rosone che simboleggia la ruota della vita.
Sul fianco destro presenta due portali riccamente decorati e all’interno l’affresco della “Madonna della Bruna”, protettrice della città.
Dopo 13 anni di restauro il Duomo fu riaperto, e nel 2019 beneficiò di alcuni fondi per “Matera capitale europea della cultura”.
Altre chiese
La Chiesa di Santa Chiara, dalla fine del 600 ex convento diventa museo. Vi si trovano parecchi dipinti, tra cui Santa Anna e San Gioacchino.
La Chiesa di San Francesco, inizialmente medievale, fu poi ristrutturata a metà del 700.
La Chiesa del Purgatorio: una chiesa barocca sulla cui cornice della facciata ci sono gli scheletri; nella parte bassa c’è la morte, mentre sopra il Paradiso; La Chiesa si chiama così proprio perché il Purgatorio è la via in mezzo tra il Paradiso e la morte.
I maggi e i culti arborei
A Matera molte sono le feste, non solo religiose, ma anche pagane, come i “maggi”, festa tipicamente pagana in cui si celebrano la natura, il territorio, le montagne e la vegetazione.
Grotta dei pipistrelli
Sui fianchi della Gravina di Matera si apre una serie di grotte naturali o artificiali che furono frequentate fin dalla Preistoria.
La Grotta dei Pipistrelli, (chiamata così proprio perché abitata dai pipistrelli) a circa 1 km da Matera, fu frequentata dal Paleolitico fino all’età del Bronzo.
Al Paleolitico superiore risalgono strumenti in selce come grattatoi, bulini e punte, al Paleolitico Medio sono attribuiti raschiatoi.
Museo Domenico Ridola
Il “Museo nazionale Domenico Ridola conserva reperti dell’età del Bronzo, dell’epoca romana, materiale della Storia della Basilicata e una raccolta etnografica sulle civiltà contadine.
Vi sono anche ritratti di personaggi e documenti lucani. Fu istituito il 9 febbraio 1911 con la donazione
gratuita allo stato delle collezioni dei reperti archeologici del Senatore Domenico Ridola.
Nell’ottobre dello stesso anno 1911 il Comune di Matera deliberò l’utilizzo dei locali dell’ex Convento delle Clarisse, eretto sul finire del 600, per ospitare ed esporre in modo adeguato i reperti archeologici donati
Feste e tradizioni
La Lucania è decisamente terra di tradizioni e feste popolari. La più nota e si conviene e senz’altro la FESTA DELLA BRUNA, una delle manifestazioni più belle e particolari del sud Italia. La festa comincia all’alba del 2 luglio, quando si celebra la “Processione dei pastori”. Il corteo attraversa gli antichi rioni, poi il pomeriggio ha luogo la “Processione dei contadini” che accompagna la statua della Madonna dal rione Piccianello fino in cattedrale su un carro trionfale di cartapesta, simbolo di potere, scortato da cavalieri in costume allegorico. La festa raggiunge il culmine quando, deposte le statue in cattedrale, il carro, ridiscendendo in Piazza Vittorio Veneto, viene distrutto dalla folla esultante.
La ricetta: la Pignatta
ingredienti per 5 persone
kg 1,300 carne di pecora
2 cipolle
2 carote di sedano
8 patate
100 g di pecorino
100 g salame piccante
1 kg di cicorie selvatiche o tipo catalogna
10 pomodorini rossi, peperoncino, sale
per le confezioni un recipiente di terra cotta:300 g di pasta fatta lievitare da pane
Preparazione
Tagliare la carne in pezzi da 100 g. In un recipiente di terracotta metterci tutti gli ingredienti e coprire con acqua, salare quanto basta. Coprire con pasta da pane lavorata a mo’ di disco e chiudere ermeticamente. Mettere in forno a 200 °(gradi) per 2 ore (Se la carne è tenera diminuire il tempo di cottura)