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28 Dicembre 2019La strada della riforma di Goldoni
28 Dicembre 2019Mirandolina, protagonista de La locandiera di Carlo Goldoni, è uno dei personaggi più complessi e affascinanti del teatro italiano del Settecento.
La sua personalità racchiude molte sfaccettature che la rendono una figura moderna e intrigante, soprattutto se consideriamo il contesto sociale e culturale in cui la commedia venne scritta e rappresentata per la prima volta (1753). In questa analisi, esplorerò la natura del personaggio, il suo ruolo nella trama e la sua rilevanza storica e simbolica.
1. Indipendenza e autodeterminazione
Mirandolina è innanzitutto una donna che si distingue per la sua straordinaria indipendenza. In un’epoca in cui le donne avevano ruoli socialmente subordinati, Mirandolina gestisce con grande abilità e intelligenza una locanda ereditata dal padre, senza il bisogno di un marito o di un uomo che la sostenga. Questa autonomia economica la rende una figura insolita nel panorama della commedia dell’arte e del teatro dell’epoca, dove spesso le donne erano rappresentate come figure deboli, dipendenti dagli uomini, o come oggetti di desiderio e corteggiamento.
Nonostante la pressione sociale per sposarsi, Mirandolina difende strenuamente la sua libertà e rifiuta di legarsi a qualcuno, perché ciò significherebbe perdere il controllo della sua vita e delle sue scelte. È consapevole del valore della propria autonomia e, per questo, si mantiene distante da ogni tentativo di corteggiamento.
2. Astuzia e controllo emotivo
Uno dei tratti più rilevanti di Mirandolina è la sua astuzia. Sa perfettamente come utilizzare le sue doti femminili e la sua intelligenza per manipolare gli uomini che la circondano. L’intera commedia ruota intorno alla sua capacità di far innamorare il Cavaliere di Ripafratta, un aristocratico misogino che disprezza il genere femminile e crede di essere immune al loro fascino. Tuttavia, Mirandolina si impegna a sedurlo non per vero interesse amoroso, ma per il puro piacere di dimostrare la sua superiorità e per vendicarsi della sua arroganza.
La sua capacità di giocare con le emozioni degli altri è evidente anche nella gestione dei due altri corteggiatori, il Conte d’Albafiorita e il Marchese di Forlipopoli, che rappresentano due archetipi maschili contrastanti: il primo è ricco e generoso, il secondo è nobile ma spiantato. Mirandolina sa sfruttare i loro sentimenti, dispensando lusinghe o ignorandoli a suo piacimento, ma senza mai oltrepassare il limite. È consapevole del proprio potere sugli uomini e lo esercita con grande abilità, mantenendo il controllo completo delle dinamiche relazionali.
3. Ambivalenza emotiva
Nonostante la sua apparente freddezza e il distacco che dimostra nei confronti dell’amore, Mirandolina non è completamente priva di emozioni. La sua decisione di far innamorare il Cavaliere nasce da un desiderio di vendetta ma anche da una sfida personale. Il suo atteggiamento nei confronti degli uomini rivela una complessità emotiva: da un lato li disprezza, considerandoli spesso deboli e ridicoli nelle loro espressioni d’amore, dall’altro è capace di suscitare in loro sentimenti forti e autentici, il che le conferisce un certo piacere.
Alla fine della commedia, tuttavia, Mirandolina sembra in qualche modo “piegarsi” alla necessità di un matrimonio, scegliendo il suo cameriere Fabrizio, sebbene questa scelta appaia più pragmatica che sentimentale. Fabrizio, nonostante sia innamorato di lei, viene percepito come una figura neutra, un uomo che non metterà in pericolo la sua libertà. Questa ambivalenza fa di Mirandolina un personaggio sfaccettato, che, pur esibendo un estremo controllo sulle proprie emozioni, non è completamente immune dai conflitti interiori.
4. Relazione con la società e il contesto storico
Mirandolina rappresenta un tipo di femminilità che va controcorrente rispetto ai modelli tradizionali del tempo. Nella società del Settecento, le donne erano spesso considerate esclusivamente come mogli o oggetti di corteggiamento, ma Mirandolina è molto più di questo: è una donna che riesce a farsi rispettare non solo per la sua bellezza o per la sua grazia, ma per la sua intelligenza e la sua capacità di gestire gli uomini e le loro emozioni a proprio vantaggio.
Goldoni, con questo personaggio, critica implicitamente la condizione delle donne del suo tempo, intrappolate in ruoli sociali stereotipati e limitanti. Mirandolina sfida queste convenzioni sociali, dimostrando che una donna può avere il pieno controllo del proprio destino senza doversi sottomettere alle aspettative della società patriarcale. Tuttavia, il suo matrimonio finale con Fabrizio può essere visto come una concessione alle convenzioni dell’epoca, un necessario compromesso per conformarsi a una conclusione accettabile per il pubblico contemporaneo.
5. Simbolo di modernità e femminismo ante litteram
In molti modi, Mirandolina può essere considerata una figura protofemminista, sebbene sia un prodotto del Settecento e non possa essere vista attraverso l’esatta lente del femminismo contemporaneo. La sua difesa della libertà individuale, la sua capacità di sfuggire alle dinamiche di potere maschili e il suo rifiuto di essere trattata come un oggetto d’amore o di piacere la rendono un personaggio estremamente moderno. Non cerca di piacere agli uomini per ciò che sono, ma sa come sfruttare la loro vanità a proprio vantaggio.
Il suo dialogo con il Cavaliere è emblematico in questo senso: mentre lui disprezza le donne e si ritiene superiore a loro, Mirandolina si diverte a dimostrare che anche l’uomo più “forte” può essere manipolato e reso vulnerabile. Questo gioco di potere tra i sessi, in cui la donna assume il ruolo dominante, è una tematica che anticipa discussioni molto più moderne sull’uguaglianza e sul potere femminile.
6. Conclusione
Mirandolina è un personaggio che riflette le tensioni e i cambiamenti della sua epoca, ma che al contempo trascende il suo tempo per diventare un simbolo di emancipazione femminile. La sua astuzia, il suo spirito indipendente e la sua capacità di gestire le dinamiche di potere fanno di lei una figura straordinaria nel panorama del teatro italiano. La sua storia non è solo una commedia di costume, ma una profonda riflessione sulla libertà individuale, sull’identità femminile e sui rapporti di potere tra i sessi.
Nel corso dei secoli, il personaggio di Mirandolina ha continuato a essere apprezzato e studiato proprio per la sua modernità e per la capacità di sfidare le aspettative sociali, rendendola un’icona non solo del teatro, ma anche della lotta per l’autonomia e la dignità delle donne.