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Autori
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Graziella Anselmi |
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Sandro Domenico Armenio |
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Maurizia Caldara |
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Silvia Fontana |
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Antonio Gaetano |
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Maria Ada Molaschi |
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Detti anche “directory”, “subject tree” o “pick list”, questi indici non sono costruiti automaticamente come quelli dei , ma vengono costruiti da personale specializzato che seleziona e indicizza le pagine Web in base al soggetto, scartando quelle meno interessanti e talvolta aggiungendo un breve riassunto e una valutazione. Il lavoro umano garantisce un filtro qualitativo e diminuisce il “rumore” rispetto alle ricerche effettuate coi motori, ma per problemi di costi gli archivi sono di gran lunga più piccoli di quelli usati dai motori. Pochi di questi indici adottano sistemi formalizzati di classificazione bibliotecaria (CDD, CDU, LC), mentre la maggior parte utilizza una propria gerarchia di classi annidate piuttosto approssimativa dal punto di vista del rigore concettuale. Alcuni, come Yahoo!, permettono una ricerca per parola all’interno del proprio archivio di “intestazioni”, una possibilità che gli utenti meno esperti confondono spesso con la ricerca nell’intera rete tipica dei search engine. Gli indici categoriali catalogano pagine e siti in numero molto inferiore a quello dei perché il processo è difficilmente automatizzabile: non esistono software in grado di stabilire a quale categoria debba appartenere un sito o una risorsa. Capita spesso che non sapendo dove collocare con esattezza una pagina web, i catalogatori inventino una nuova categoria facendo ben attenzione a non farla entrare in conflitto con quelle esistenti, perciò i rimandi da una categoria all’altra, lungi dall’essere un’eccezione ne rappresentano la regola. Questo perché è risaputo che chi cerca un sito può seguire un percorso, legittimo e corretto, ben diverso da quello scelto da un altro utente. Gli indici vengono spesso usati quando si cercano le risorse informative piu’ importanti in un determinato settore: ricordiamoci però che l’archiviazione è dipendente dalla scelta del tutto arbitraria dei curatori.
Fonti: Istituto Universitario di Architettura – Corrado Petrucco E.S. Burioni Ricerche bibliografiche
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