Studia unamuniana
27 Gennaio 2019Agostino G. Carbognin
27 Gennaio 2019Caro Babbo Natale, tu che di questi tempi ti prepari ad accontentare grandi e piccini, fai un dono anche a me, salva la città dove sono nato e vivo, la bella Napoli. Salvala innanzitutto da chi ha dimostrato di non avere la capacità di amministrarla
Liberaci dal sindaco Iervolino
Caro Babbo Natale,
tu che di questi tempi ti prepari ad accontentare grandi e piccini, fai un dono anche a me, salva la città dove sono nato e vivo, la bella Napoli. Salvala innanzitutto da chi ha dimostrato di non avere la capacità di amministrarla. Liberala dagli attuali amministratori, mandando a casa anzitempo il sindaco Iervolino ed i componenti della sua giunta.
Napoli è una città in agonia, dove, in questi giorni che annunciano il periodo natalizio, al posto delle luminarie e degli addobbi, troviamo montagne di spazzatura dappertutto, che, tra l’altro, potrebbero mettere a rischio la salute di un milione di napoletani; dove i commercianti onesti devono lottare ogni giorno contro i dilaganti fenomeni dell’abusivismo commerciale e della contraffazione, che notoriamente fanno capo alla delinquenza organizzata, generando un giro d’affari di miliardi di euro all’anno; dove da 34 anni aspettiamo il completamento della linea 1 della metropolitana, i cui lavori iniziarono nel lontano 1976; dove i giovani lasciano la scuola perché non credono più nel fatidico pezzo di carta, che, da queste parti, offre solo disoccupazione, frustrazione e fame.
Con un consiglio comunale le cui sedute vanno per lo più deserte mentre il capoluogo partenopeo è diventato la città pattumiera d’Italia, con tonnellate di rifiuti distribuite dappertutto, costretto a chiedere aiuto, per ripulire le proprie strade dall’immondizia, a tutto il resto del Paese, che evidentemente non ha questo problema; in queste drammatiche condizioni solo tu puoi salvare la Città morente. In caso contrario, a noi tanti napoletani onesti non resterà altra scelta che andare via, seguendo il monito di Eduardo.
Pensaci tu Babbo Natale e, trovandoti, rivolgi anche una preghiera a tua cugina la Befana. Il 6 gennaio tanto, ma proprio tanto, carbone nero nelle calze di tutti coloro che, a vario titolo, hanno disamministrato in questi ultimi anni, questa bella ma sfortunata metropoli, un tempo capitale d’Europa e meta privilegiata di turisti e di studiosi, riducendola nello stato di degrado e di abbandono attuale.
Gennaro Capodanno