Lettera di un espatriato
4 Maggio 2013L’eroe dei giorni nostri – di Daniele Sammartino
5 Maggio 2013Politica militare e finanza nello stato moderno, dal cinquecento in poi.
LO STATO MODERNO
POLITICA MILITARE
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– Periodo successivo alla guerra dei cent’anni » rinforzamento delle monarchie (premesse per lo stato)
» indebolimento del vecchio potere nobiliare
» ridimensionamento dei centri di potere locale
» ascesa di nuovi ceti emergenti quali la borghesia e la piccola nobiltà di recente origine
» ampliamento della base territoriale della corona
» creazione di apparati fiscali e di forme di prelievo tributario stabili e capillari
- – Aumento dei costi bellici in maniera esponenziale
» maggiore pressione fiscale » potenziamento degli apparati amministrativi
» ribellioni del popolo creano coercizioni e quindi maggiore affermazione dello Stato
» primi eserciti permanenti in Francia con la guerra dei 100 anni
» terminato il conflitto le truppe non furono congedate, ma a tendenza fu rinforzata
» Francia ha un esercito composto dall’1% dei maschi adulti (18-45 anni) » all’epoca cifra enorme
» vantaggi» l’esercito permanente non dipendeva dalla disponibilità dei feudatari
» il re non dipende più dai suoi feudatari, ma ha potere autonomo (motivo politico)
» maggiore rapidità di reclutamento, meno tempo di reazione ad una provocazione
» era prontamente schierabile in campo e garantiva la stessa professionalità dei mercenari
» prima era composto dai nobili che venivano convocati: scarso allenamento e velocità
» svantaggi» + costoso perché bisogna che si mantenga anche in tempi di pace(motivo economico)
» necessità di reperire nuove risorse e quindi di una struttura centralizzata
- – Artiglieria
» l’aumento dei costi è dovuto anche dall’adozione di nuovi armamenti (soprattutto artiglieria)
» prima polvere da sparo in Cina nel XI secolo, conosciuta come “neve cinese” o “sale di Cina”
» in oriente era inizialmente usata per scopi ludici (es: fuochi d’artificio)
» all’inizio serviva a confezionare proiettili fumogeni o esplosivi(utilizzo bellico polvere da sparo)
» viene soprattutto usata come arma psicologica » i botti, l’imponenza, la novità spaventano i nemici
» passo successivo: scoperta dell’uso per lanciare proiettili pesanti e potenzialmente distruttivi
» nascita del cannone (prima raffigurazione nel 1326), dal greco kanvn “fusto, canna”
» usato tra le prime volte nella guerra dei cent’anni nella battaglia di Crecy e Calais dagli inglesi
» svantaggi» tiro molto impreciso (più rumore che danni)
» enorme peso: quasi inamovibili (si fondevano sul luogo d’assedio » imprecisione)
» necessità di sparatori competenti (spesso morivano per errori nello sparo)
» traiettoria rettilinea non consentiva di oltrepassare gli ostacoli (come il mortaio)
» costo smisurato della produzione (materiali metallici per la fusione, chimici per la
polvere da sparo; assunzione di sparatori esperti; trasporto delle armi)
» reazioni morali da parte del popolo e della Chiesa: vengono viste come strumenti del
demonio » per i politici è l’arma del potere e del futuro
» non erano efficaci con le nuove mura dei castelli, non più strette e alte (efficaci per gli
assedi) ma massicce e con la forma di un trapezio rettangolo che deviano la traiettoria
del proiettile, che perde molta potenza d’urto » mura + resistenti alle armi
» vantaggi» re ha le risorse finanziarie per comprare i cannoni » avvantaggiato rispetto ai feudatari
» dislivello più grande tra la potenza del re e quella dei feudatari
» progressi » dai proiettili di forma a freccia alle palle di pietra, da queste a quelle di bronzo
» forma vascolare viene sostituita da quella tubolare » aumenta la gittata e la velocità
- – Conseguenze politiche dell’artiglieria
» i signori non potevano più contrastare il re » impotenti di fronte ai cannoni
» gli Stati grandi potevano con maggior facilità imporsi su quelli più piccoli e privi di mezzi
» potenziamento delle fortificazioni delle città » ulteriore spesa militare
FINANZA ED ECONOMIA
- – Risorse dello Stato
» mezzi del re » profitti delle aziende regie, mulini, foreste, dazi sulle merci, pedaggi, ammende
inflitte nei tribunali, monete coniate dalle sue Zecche
» necessità di nuovo finanziamento » monarchie assunsero ancora il diritto di battere moneta
» crescente interesse dei sovrani nell’investimento nel settore monetario » fase di crescita
» signoraggio= profitto che il principe traeva dalla fabbricazione dei pezzi il cui valore legale era
sempre maggiore alla loro qualità di metallo
» il re decideva il costo delle monete per guadagnare soldi » produzione costa meno di
quello che vale la moneta in termini legali e astratti
» svalutazione= diminuzione della quantità di oro e di argento contenuta in ciascuna moneta
» la moneta ha un valore legale maggiore rispetto al suo potere d’acquisto
- – Fisco » a partire dal XIII acquista un’intensità e un peso mai visti » crescono le imposte indirette
» Genova, Firenze, Inghilterra, Francia imposizione di diritti doganali sulle merci importate
ed esportate e tasse sui prodotti di prima necessità (grano, olio, vino, sale)
» nuova pratica dell’imposizione diretta (criteri fiscali variano da paese a paese)
» si potevano tassare le capitali, le rendite o entrambi ecc… (XV sec: imposizione diretta + indiretta)
» nasce principio secondo cui tutti sono obbligati a contribuire in ragione delle loro possibilità
» in questa politica sono avvantaggiati gli Stati più avanti nel processo di centralizzazione