Nietzsche (1844-1900 Germania), lettura critica e consapevole delle sue opere, approfondimento di filosofia, dalla tesina Il Simbolismo di Marina Esposito
Nietzsche vive in un contesto culturale che vede il trionfo del Positivismo, che è una filosofia che ha di fondo l’esaltazione della scienza, del fenomeno come dato oggettivo, e l’idea che la scienza sia un elemento fondamentale nell’evoluzione della società.
Tale esaltazione della scienza comunque porta posizioni critiche, che sono testimonianza di una crisi della visione razionalistica della filosofia occidentale. L’essere umano infatti non è dotato solo di ragione, ma ha anche momenti irrazionali ; infatti nel 1986 esce Dr. Jekill e Mr Hyde, l’uomo non ha una sola personalità c’è anche una parte incontrollabile che può prendere il possesso dell’uomo stesso. Nietzsche è critico della razionalità in tutte le sue forme ed è anche colui che intende dare nuovi valori alla società poiché interpreta i valori della storia occidentale decadenti a partire dalla filosofia di Socrate. Nietzsche scrive le sue opere all’inizio in stile saggistico, dopo scrive con uno stile ambiguo, scrive aforismi a volte non legati tra di loro, quindi difficilmente interpretabili.
Nietzsche contraddice l’entusiasmo egli idealisti e degli storicismi per la loro concezione del senso evidente e progressivo della storia. Infatti secondo Nietzsche il progresso” è semplicemente un’idea moderna quindi un’idea falsa”. Egli è anche contro ogni tipo di spiritualismo proclamando la morte di Dio. Infatti riteneva il cristianesimo un vizio”. La morale cristiana era vista come la morale degli schiavi” che deriva dal 2dire si ad un altro”; mentre esalta la morale degli aristocratici” cioè dire si a se stessi”. Quindi Nietzsche con la sua filosofia propone una radicale inversione delle idee filosofiche e dei valori morali tradizionali. In effetti la natura dei temi da lui trattati(ad esempio Questione dello stato, della morale cristiana, della rivoluzione operata da Socrate)la forte volontà provocatoria dei suoi scritti, le avventure editoriali(pubblicate alla morte) legati alla pubblicazione relativa di opere quali volontà di potenza”, hanno dato luogo a le interpretazioni più contraddittorie. Nietzsche è apparso come il filosofo anti-positivista che demolisce la fiducia nella scienza, lo spirito anti-democratico, il rappresentante più significativo del vitalismo e del irrazionalismo ed è stato anche detto il primo esistenzialista Sicuramente Nietzsche ha anticipato in vari punti il pensiero di Freud e ha sicuramente influenzato le avanguardie artistiche degli anni ’20(impressionismo). E’ stato considerato anche il profeta del nazismo per interpretazione sbagliata di concetti come quelli del superuomo e quello di volontà di potenza” che nel contesto globale del suo sistema filosofico hanno ben altro significato, sono invece apparsi come negazione di ogni forma di democrazia
Primo periodo: si basa sulla visione dell’arte
Riprende Schopenhauer, poiché Nietzsche non accetta di Schopenhauer l’idea di Noluntas, cioè sottrarsi alla volontà di vivere e che di fronte al dolore bisogna arrivare a un’ascesi.(sottrazione). Nietzsche dice che non bisogna sottrarsi al dolore, ma bisogna rispondere con più volontà, accettare sia dolore e gioia.
Perciò la realtà deve essere accettata cosi com’è. Ma solo l’arte può offrire all’individuo la forza e la capacità di fronteggiare il dolore dell’esistenza: nel 1872 quando scrive La nascita della tragedia” cerca di far comprendere come la civiltà greca presocratica esplora in un vigoroso senso tragico che è al tempo stesso accettazione della vita, coraggio dinanzi al fato, esaltazione dei valori vitali; l’arte tragica è un coraggioso e sublime dire di si alla vita, e perciò il filosofo rovescia completamente l’immagine romantica della civiltà greca. La Grecia di cui parla Nietzsche nei suoi scritti non è la Grecia classica della filosofia di Socrate, Platone, Aristotele ma piuttosto è la Grecia dei pre-socratici (VI sec.a.c.), quelli della tragedia antica il cui segreto viene da Nietzsche individuato nello spirito di Dioniso. Dioniso è simbolo della forza istintiva, della salute, dell’ebbrezza creativa, della passione sensuale simbolo di un’umanità in piano accordo con la natura. Ma nella tragedia della Grecia antica convivono lo spirito Dionisiaco e quello Apollineo che rappresenta invece l’elemento razionale che equilibra l’ebbrezza vitalistica e la manifestazione spontanea della gioia del vivere ovvero l’elemento dionisiaco. Dopo , con la filosofia socratica, viene repressa tale armonia poiché è filosofia del concetto, infatti mentre la tragedia greca antica di Eschilo e Sofocle è indicata come modello supremo dell’arte, con Euripide comincerebbe la decadenza(cioè la crisi dell’arte con la nascita e lo sviluppo del razionalismo che vede infatti la vicenda eroica di Eschilo e Sofocle come una vicenda comune, dove ci si arrende).
“Socrate” – scrive Nietzsche “fu un equivoco, tutta la morale del perfezionamento anche quella cristiana è stata un equivoco”.
La razionalità ad ogni costo, la vita chiara prudente e senza istinti, in contrasto con gli istinti, è soltanto una malattia diversa e Socrate fu semplicemente un malato” un uomo ostile alla vita che ha aperto un’epoca di decadenza che schiaccia anche noi”
Nietzsche quindi ama la filosofia pre-socratica in particolare Eraclito. (Tutto scorre”, ciò che spinge il divenire è la guerra continua tra gli opposti, perché nessuno dei due elementi può prevalere sull’altro e se succedesse non andrebbe avanti il divenire.). Infatti Nietzsche parla di opposizione tra Apollo e Dioniso perciò critica la cultura occidentale che vuole reprimere Dionisiaco, ciò è solo un’illusione. Oppure se ciò è vero vuol dire che prima o poi Dionisiaco ornerà nella cultura occidentale e ciò già sta avvenendo, secondo Nietzsche, con la musica di Wagner. L’arte è una possibilità di riscatto per l’umanità, per dare spazio di nuovo alla vita. Nietzsche fa anche una rivisitazione della filosofia greca. La filosofia dei Sofisti (anche quella dei presocratici) è esaltata da Nietzsche, in particolare il concetto che non c’è un’unica verità, ma la verità è relativa in base alle varie possibili interpretazioni.
La conoscenza concepita fino a Kant per Nietzsche è illusione. L’individuo che conosce in maniera oggettiva, non esiste; ognuno ha una propria visione. Il soggetto conosce il mondo poiché tende verso l mondo ed è un tendere non di natura etica come in Fichte, né di natura razionale come in Kant ma di natura biologica. Per cui ritorna l’elemento del corpo della fisicità. Il corpo è la grande ragione” rispetto alla piccola ragione” che è l’intelletto .
In Considerazioni inattuali” egli fa una serie di quattro riflessioni critiche alla civiltà occidentale.
I temi centrali sono:
l’elogio del genio, inteso come l’artista che produce creativamente cultura perché capace di intuire l’essenza tragica della vita.
Critica a una tendenza filosofica dello storicismo(atteggiamento di esaltazione della storia, la storia come scienza(storiografia)). Nietzsche afferma che è una sovrabbondanza di storia che dà troppa attenzione al passato, che crea una situazione di non-progressismo, si tende a pensare al passato e non al futuro, si diventa più spettatori della storia che attori. Secondo Nietzsche invece bisogna conservare gli elementi positivi della storia.
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