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20 Febbraio 2024La svolta copernicana
20 Febbraio 2024Fin dai tempi dei Greci e fino all’avvento di Cusano e di Bruno, si riterrà che l’Universo sia finito per due principali ragioni: l’osservazione empirica e il principio filosofico che sostiene che solo il finito può essere perfetto.
- Il dibattito verterà quindi sulla questione se al centro dell’universo vi sia la Terra o il Sole; Tolomeo, vissuto in epoca ellenistica, elaborò la teoria geocentrica. Non fu lui il primo ad elaborarla, ma raccolse una grande quantità d’informazioni ed elaborò una teoria matematicamente definita che permise di salvare i fenomeni, quindi essere sempre in accordo con i dati desunti. Aristarco di Samo (III° sec. a.C.) fu il primo scienziato a formulare la teoria eliocentrica; la sua teoria però non era fondata su una elaborazione matematica compiuta e non ebbe seguito nel mondo antico.
- Nel celebre saggio De revolutionibus orbium coelestium Copernico, un astronomo polacco, presentò la teoria eliocentrica; egli sapeva bene quali problemi avrebbe suscitato la sua tesi e per questo acconsentì alla pubblicazione del suo saggio solo poco prima di morire. Copernico non voleva attaccare l’autorità della Bibbia, ma le recenti e accurate osservazioni avevano messo in difficoltà il sistema geocentrico; perciò disse che il suo saggio era ristretto solo ad un ambito matematico. Tuttavia il sistema eliocentrico si era dimostrato impreciso quanto l’altro, e le ragioni che glielo avevano fatto preferire erano di natura diversa.
- Copernico è fermamente convinto che l’universo sia governato da Dio e abbia un ordine rigoroso e semplice; le leggi che spiegano il movimento dei corpi devono essere le più semplici che sia possibile ipotizzare. Il fatto che l’uomo non sia ancora riuscito a definire perfettamente le leggi che governano la materia, dipende solo dalla difficoltà dalla ricerca, non dall’incapacità della mente o dal fatto che l’universo sia strutturato in modo non logico. Dunque è molto più semplice pensare che ad occupare la posizione centrale sia il sole, il corpo più grande, e non la terra.
- Contrariamente al pensiero medioevale, che riteneva che la posizione centrale avesse un valore negativo proprio in ragione alla sua lontananza da Dio (basti pensare all’Inferno dantesco), Copernico ritiene che la posizione centrale sia la posizione eccellente dell’universo, e che debba appartenere al corpo dal quale tutti gli altri dipendono. E infatti la luce e il calore del sole sono necessari per la vita sulla terra.
- La concezione astronomica copernicana rivoluzionò completamente il pensiero del tempo; la terra diventò un corpo celeste al pari degli altri e venne dotata degli stessi movimenti costanti degli altri corpi. La materia celeste e quella terrestre si dimostrarono della stessa natura, viene quindi sovvertito l’ordine gerarchico degli esseri.
- Copernico non concepisce l’infinità del cosmo; il suo universo è duemila volte più grande di quello di Tolomeo, ma è sempre finito, in quanto ritiene che i dati che si possono raccogliere parlano di un universo finito (non vedremmo la luce di una stella posta ad una distanza infinita da noi). Per cui si parla ancora di universo chiuso, un’immensa sfera al cui c’è il sole. Copernico continua a mantenere la concezione delle stelle fisse, non immaginando che questa volta sia solo un effetto ottico e che in realtà il suo spessore sia immensamente ampio, tanto da configurare un universo aperto e non chiuso.
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Implicazioni culturali della rivoluzione scientifica da Copernico e Galileo, fino a Leopardi e Pirandello, di Alissa Peron
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COPERNICO di Diego Fusaro