Studia unamuniana
27 Gennaio 2019Agostino G. Carbognin
27 Gennaio 2019di Gennaro Capodanno
Condivido pienamente la posizione assunta dal direttore del quotidiano dei vescovi, Avvenire, anche se reputo che non basti voltare la testa dall’altra parte, ignorando il problema. Certo forse si rischia, continuando a parlarne, di fare ulteriore pubblicità ad una trasmissione trash che sta mettendo in onda quanto di peggio si possa offrire in un programma televisivo, con turpiloqui e bestemmie. Ne è possibile giustificare tutto questo con il tentativo di recuperare ascolti per un format che è chiaramente in fase di declino, al punto che in altri paesi, anche in quello dove è nato, in Gran Bretagna, è stato cancellato dai palinsesti. Quello che trovo strano è che gli organismi preposti nel nostro Paese alla tutela dei telespettatori, specialmente dei minori, nonostante la chiara situazione che si è determinata, anche con lo sdoganamento della bestemmia, non intervengano. Mi riferisco in particolare al Comitato di applicazione del codice di autoregolamentazione media e minori, che è tenuto a verificare eventuali violazioni ai principi ed alle prescrizioni dello stesso codice, e all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni che , ove sia il caso, può per legge irrogare sanzioni che vanno dal pagamento di una somma fino alla sospensione o alla revoca della licenza o autorizzazione a trasmettere.
Gennaro Capodanno – Napoli