La legge 20 agosto 2019, n. 92 ha introdotto l’educazione civica nelle scuole, definendo obiettivi specifici per lo sviluppo delle competenze civiche all’interno di una matrice valoriale trasversale, che va coniugata con le discipline di studio nella loro totalità. Le linee guida del DM 35/2020 sottolineavano il principio della trasversalità, richiamando l’importanza di un insegnamento integrato a tutte le discipline.
Il DM 183/2024 aggiorna tali linee guida, pur mantenendo la cittadinanza attiva come sfondo integratore, e introduce obiettivi nuovi nel piano triennale dell’offerta formativa, concentrandosi su competenze sociali, ambientali, digitali e civiche. Tra i valori principali vi sono la Costituzione, la centralità della persona, la cultura del lavoro, l’inclusione e l’integrazione interculturale.
I pilastri sono:
- La Costituzione, con particolare attenzione alla legalità e alla lotta alla criminalità organizzata;
- Lo sviluppo economico e la sostenibilità;
- La salute e il benessere;
- L’educazione finanziaria e previdenziale;
- Il rispetto dell’ambiente;
- La cittadinanza digitale e il rispetto della privacy;
- L’uso responsabile dei dispositivi elettronici, con attenzione al cyberbullismo e all’uso didattico del tablet nelle scuole primarie e secondarie.
METODOLOGIE DIDATTICHE.
L’educazione civica deve essere integrata trasversalmente in tutto il curricolo. Il Dirigente Scolastico, responsabile della gestione dell’istituzione scolastica ai sensi dell’art. 25 del Dlgs 165/01, ha il compito di garantire che vi siano le condizioni per un’effettiva interdisciplinarità.
I PROCESSI ATTIVATI DAL DIRIGENTE SCOLASTICO
Per garantire una concreta attuazione delle nuove linee guida, il Dirigente Scolastico può attivare diversi processi. Primo, deve inserire nell’atto di indirizzo le direttive per una progettazione interdisciplinare, orientando il Collegio dei Docenti verso l’elaborazione di unità di apprendimento (UDA) che integrino l’educazione civica nelle varie discipline. Ciò può includere il coordinamento tra dipartimenti per sviluppare un curricolo coerente e trasversale.
Inoltre, il Dirigente deve favorire la creazione di gruppi di lavoro inter e trans-dipartimentali per la condivisione di pratiche educative e l’integrazione di diverse prospettive disciplinari. Un ruolo chiave è anche la formazione del corpo docente: il Dirigente deve garantire che i docenti ricevano un’adeguata formazione sulle metodologie didattiche necessarie per insegnare l’educazione civica, utilizzando le risorse disponibili, sia vincolate che non vincolate, per organizzare attività formative.
Infine, il Dirigente può attivare reti con stakeholder esterni, come enti locali e famiglie, per arricchire l’offerta formativa e sviluppare progetti comuni. Le attività andranno monitorate e valutate per assicurare che siano rispettati gli standard di trasversalità e integrazione richiesti dalla normativa.
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