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28 Dicembre 2019“O iubelo del core” è una delle laude più celebri di Jacopone da Todi, poeta e mistico francescano vissuto nel XIII secolo.
Questa composizione rappresenta un esempio eccellente della poesia religiosa medievale italiana, caratterizzata da un’intensa spiritualità e da un linguaggio ricco di simbolismi.
L’autore
Jacopone da Todi (1230/36 – 1306):
- Nato da famiglia nobile a Todi, in Umbria
- Dopo una vita mondana, si converte in seguito alla morte della moglie
- Entra nell’ordine francescano come frate laico
- Autore di numerose laude in volgare umbro
Il testo e la parafrasi
Testo originale del componimento:
O iubelo del core, Quando iubel se scalda, Quando iubel è acceso, Quando iubelo ha preso |
Parafrasi:
O giubilo del cuore, Quando il giubilo si riscalda, Quando il giubilo è acceso, Quando il giubilo ha preso |
La parafrasi aiuta a comprendere meglio il significato del componimento, rendendo più chiaro il linguaggio e le immagini utilizzate da Jacopone da Todi per descrivere l’intensa esperienza mistica dell’incontro con l’amore divino.
Schema del testo:
- Ripresa iniziale (vv. 1-2): Il poeta invoca il giubilo del cuore, un’intensa gioia spirituale che ispira canti d’amore divino.
- Prima stanza (vv. 3-8): Quando questa gioia spirituale cresce in intensità (“si riscalda”), spinge l’uomo a cantare. L’esperienza è così intensa che la lingua balbetta, incapace di esprimere adeguatamente ciò che si prova. La dolcezza dell’esperienza è così grande che non può essere contenuta interiormente.
- Seconda stanza (vv. 9-14): Quando il giubilo raggiunge il suo apice (“è acceso”), fa gridare l’uomo. Il cuore è talmente pieno d’amore divino che non riesce a contenerlo. Questo porta a grida stridenti, senza provare vergogna per queste manifestazioni esteriori.
- Terza stanza (vv. 15-20): Quando il giubilo ha completamente conquistato il cuore innamorato di Dio, le altre persone deridono il mistico, non comprendendo il suo stato. Il mistico parla come se fosse fuori di sé, privo di autocoscienza, completamente assorbito nell’esperienza divina.
Analisi strutturale
- Forma metrica: Lauda
- Struttura: Ripresa iniziale di due versi seguita da tre stanze di sei versi ciascuna
- Schema rimico: aa | bccbba
- Versi: Settenari e ottonari
Analisi tematica
- La gioia mistica
- Il “iubelo” come espressione di gioia spirituale intensa
- L’amore divino come fonte di questa gioia
- L’ineffabilità dell’esperienza mistica
- L’incapacità di esprimere a parole l’esperienza (“la lengua barbaglia”)
- Il contrasto tra l’intensità dell’esperienza interiore e i limiti del linguaggio
- Gli effetti fisici dell’esperienza mistica
- Il canto e le grida come manifestazioni esteriori della gioia interiore
- La perdita del controllo (“stridendo el fa gridare”)
- L’incomprensione del mondo
- Il mistico deriso dalla gente che non comprende il suo stato
- L’apparente follia del mistico agli occhi del mondo
Elementi stilistici e retorici
- Ripetizione
- L’anafora “Quando iubel” all’inizio di ogni stanza
- La ripetizione di termini chiave come “core”, “amore”, “cantare”
- Ossimori e paradossi
- La contrapposizione tra l’intensità dell’esperienza interiore e l’incapacità di esprimerla
- Metafore
- Il “iubelo” come fuoco che si accende e scalda
- Iperboli
- L’esagerazione degli effetti fisici dell’esperienza mistica
- Climax ascendente
- L’intensificazione progressiva dell’esperienza mistica attraverso le stanze
Contesto storico-letterario
- Influenza della spiritualità francescana
- Enfasi sull’esperienza diretta di Dio
- Importanza dell’amore divino
- Tradizione della poesia mistica
- Paralleli con la poesia di San Francesco d’Assisi
- Anticipazione di temi che saranno sviluppati nella mistica spagnola del XVI secolo
Importanza nella letteratura italiana
- Esempio significativo di poesia religiosa in volgare
- Contributo allo sviluppo del linguaggio poetico italiano
- Influenza sulla tradizione della lauda e sulla poesia religiosa successiva
Conclusione
“O iubelo del core” di Jacopone da Todi rappresenta un capolavoro della poesia mistica medievale italiana. Attraverso un linguaggio ricco di immagini e un ritmo incalzante, il componimento riesce a trasmettere l’intensità dell’esperienza mistica, esplorando il tema dell’ineffabilità dell’incontro con il divino e della gioia che ne deriva. La sua importanza risiede non solo nel valore letterario, ma anche nella capacità di offrire uno sguardo unico sulla spiritualità medievale.
Audio Lezioni di Letteratura delle origini, duecento e trecento del prof. Gaudio
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