La peste vista da Boccaccio e da Lucrezio
27 Gennaio 2019Laboratorio di Poesie
27 Gennaio 2019
Oscar Wilde nasce a Dublino nel 1854 ed è uno dei maggiori esponenti del Decadentismo.
Dopo gli studi classici, Wilde frequentò l’università di Oxford dove venne influenzato dalla poesia. Spirito eccentrico e dandy di rara eleganza, cominciò a far parlare di sé negli ambienti borghesi e fu preso di mira da una rivista umoristica, che ne mise in ridicolo gli atteggiamenti. Per il suo ingegno e il suo brillante fascino, ebbe molti ammiratori.
Pubblicò il suo primo volume di poesie nel 1881 e successivamente si trasferì a Londra dove sposò una ricca irlandese. Nel 1895, all’apice della carriera, fu al centro di un processo che lo vide imputato di sodomia, uno scandalo senza pari nell’Inghilterra vittoriana. Condannato a due anni di lavori forzati, ne uscì finanziariamente rovinato e psicologicamente provato. Trascorse gli ultimi anni della sua vita a Parigi sotto falso nome e poco prima della morte si convertì al cattolicesimo.
Oscar Wilde: Il ritratto di Dorian Gray”
Il suo unico romanzo, considerato la bibbia” del Decadentismo.
Il romanzo può essere definito psicologico per i risvolti inquietanti della psiche umana, e fantastico per i temi legati alla letteratura fantastica.
Wilde concepisce il romanzo come finzione artistica e sceglie al posto dell’intreccio tradizionale, un’attenzione continua e ossessiva per la psicologia dell’individuo. Si concentra su un solo protagonista e cerca di carpirne i segreti e i disagi.
Una novità tematica di questo romanzo è il rapporto arte-vita, risolto con il prevalere della prima sulla seconda. L’autore sviluppa una storia fantastica mettendo le idee dell’Estetismo e portandole ad estreme conseguenze. Infatti, il romanzo non ha un lieto fine: la tragica conclusione stabilisce il fallimento del culto della bellezza.
Trama
Il giovane Dorian Gray riceve in regalo da un amico pittore un suo ritratto, e rimane stupito dalla bellezza del proprio volto. Così esprime la sua tristezza per il fatto che la sua immagine sul dipinto rimarrà sempre giovane e bella, mentre egli invecchierà. Un nobile spregiudicato convince Dorian ad approfittare della propria bellezza per godere al massimo dei piaceri della vita. Dorian si lascia convincere e s’incammina sulla strada della perversione più spregevole. Ma tutto ciò non lascia nessun segno sul volto di Dorian che continua ad essere bello. E’ invece il suo ritratto ad avere i segni del male. Dorian, impazzito, da una pugnalata al cuore del ritratto. Cade a terra, morto e col volto invecchiato e deturpato, mentre il volto del quadro riacquista la sua bellezza.
The picture of Dorian Gray” – Oscar Wilde