Orgoglio di essere italiani
27 Gennaio 2019Angelo Stummo
27 Gennaio 2019
1) Attrezzature e campo
Obbligatoriamente non viene utilizzata alcuna protezione, ma possono essere usate le ginocchiere, opzionali, o delle fasciature per le dita.
Il campo da gioco: Le partite di pallavolo si disputano al coperto in impianti il cui unico,
limite è la distanza fra l’area di gioco e il soffitto che deve essere di almeno 7m. L’area di gioco è di forma rettangolare e comprende il campo di gioco (diviso in due settori di 9 m per 9 m, separati dalla rete, e delimitato da linee che fanno parte del campo stesso), e la zona libera (evidenziata con colori diversi), cioè la superficie esterna alle linee di delimitazione del campo, che deve essere larga fra 3 e 5 m dalle linee laterali e fra i 3 e gli 8 m dalle linee di fondo. Il campo è diviso in due dalla linea di metà campo, tracciata sotto la rete; in ogni metà campo viene tracciata la linea d’attacco posta parallelamente a quella centrale, a 3 m di distanza da essa, per delimitare la zona d’attacco. Tutte le linee devono essere larghe 5 cm e devono avere un colore chiaro, contrastante con la superficie di gioco.
La rete: La rete è disposta ad un’altezza nella sua parte superiore di 2,43m per gli uomini, 2,24m per le donne e 2,37 per la mista; la misurazione deve essere effettuata nella parte centrale e in corrispondenza dei limiti laterali del campo: mentre sopra le linee laterali la rete può variare di non più di 2 cm oltre l’altezza stabilita, al centro dev’essere esatta. Le dimensioni della rete sono di un metro di larghezza e da 9,50 a 10 m di lunghezza. Due bande bianche verticali, larghe 5 cm e alte 1 metro, sono fissate nella rete esattamente al di sopra di ciascuna linea laterale.
La palla: Secondo il regolamento della FIVB, la palla deve essere di cuoio vero o sintetico e deve avere una forma sferica, una circonferenza di 65-67 cm, un peso di 260-280 g e una pressione interna di 0.30-0.325 Kg/cm²
2) Scopo: lo scopo della pallavolo è far punto facendo cadere la palla entro i limiti del campo avversario.
3) Regolamento: Il servizio spetta alla squadra che ha fatto registrare il punto a suo favore. La palla deve superare la rete nella zona definita dalle due aste laterali senza toccare né il campo di gioco della squadra in battuta, né alcuno dei suoi giocatori. Se la palla tocca la rete ma, passando sopra di essa, giunge nel campo avversario, il servizio è valido. Il servizio non può essere murato. Il giocatore al servizio ha a disposizione 8 secondi per battere, dal fischio dell’arbitro. Per ogni azione di gioco, la squadra ha a disposizione tre tocchi per inviare la palla nel campo avversario; nel caso di un quarto tocco l’azione è considerata fallosa .Uno stesso giocatore non può eseguire due tocchi consecutivi. Vi sono però alcune eccezioni a questa regola, come in ricezione (primo colpo dopo il servizio) e a muro. L’azione tecnica del muro non viene infatti conteggiata nel numero di tocchi per azione o come tocco da parte dell’atleta: se un giocatore tocca la palla mentre sta effettuando il muro, la sua squadra può effettuare ancora tre passaggi e il giocatore che ha murato può subito ritoccare la palla rimasta dalla sua parte della rete, in “autocopertura”, senza incorrere nel fallo di “doppio tocco”.La palla non può essere fermata o trattenuta e può essere colpita con qualunque parte del corpo. Se la palla tocca la rete e ritorna indietro può essere rigiocata, nel limite dei tocchi rimasti a disposizione della squadra e a patto che non sia lo stesso giocatore che ha indirizzato la palla in rete a rigiocarla .I giocatori di seconda linea non possono inviare la palla nel campo avversario se si trovano nella zona di attacco (tra la linea “dei tre metri” e quella centrale) e la colpiscono quando essa si trova completamente sopra il bordo superiore della rete. In ogni caso il fallo si concretizza solo al momento in cui l’attacco è completato, ossia la palla viene toccata dal muro e/o supera completamente il piano verticale della rete. Possono viceversa inviarla nel campo avversario se la colpiscono sotto l’altezza della rete o se la colpiscono mentre “staccano” (senza toccare la linea dei tre metri) dalla zona di difesa. Se un giocatore mette il piede nel campo avversario, oltrepassando completamente la linea centrale commette fallo (invasione).Un giocatore commette fallo di invasione in ogni caso anche se durante il gioco tocca l’antenna o la banda (nastro) superiore della rete o la rete stessa. Le linee che delimitano il campo sono tracciate all’interno delle sue dimensioni: la palla che colpisce la linea è palla “dentro”.La palla che tocca le antenne (le astine che delimitano il campo, attaccate alla rete), tocca la rete all’esterno delle antenne o tocca il soffitto o le mura della palestra o un qualsiasi altro oggetto o persona che non sia considerato giocatore regolarmente in campo, è da considerarsi fuori. Se un giocatore appartenente alla squadra in battuta cerca di coprire, mediante le mani o il corpo, il compagno che sta effettuando il servizio, così togliendo la possibilità alla squadra in ricezione di vedere il pallone, commette il fallo di “velo” (affinché il fallo si concretizzi la palla deve passare sopra il giocatore, che deve, o spostarsi volontariamente per disturbare il giocatore in ricezione, oppure avere le mani sopra la testa).
4) Fondamentali
Uno dei fondamentali più importanti nella pallavolo è il palleggio, in quanto costituisce i due terzi di ogni azione. Nella pallavolo si parla di passaggio o palleggio, poiché non essendoci la possibilità di toccare due volte consecutive la palla, si ha sempre bisogno di un compagno che la rimandi nel campo avverso. Per distinguere i vari modi di respingere la palla nella terminologia odierna del campo di gioco, viene definito palleggio il passaggio effettuato con le mani e bagher quello eseguito con le braccia. Quando il passaggio viene indirizzato allo schiacciatore, viene chiamato alzata. A seconda che la palla venga inviata davanti, dietro o lateralmente al corpo abbiamo rispettivamente il palleggio avanti, il palleggio dietro e il palleggio laterale. In generale, il palleggio è uno dei fondamentali più importanti in quanto si impostano con esso quasi tutte le azioni d’attacco e di contrattacco. Di tutti i tipi di passaggi è il più facile, perché si esegue sopra alla testa permettendo attraverso le dita di controllare continuamente il pallone. A livello tecnico, il palleggio si effettua portando le mani sopra la fronte, in modo tale che i pollici e gli indici formino una figura simile ad un cuore rovesciato o maschera da sub. Contemporaneamente il resto della mano avvolge la palla e gli arti inferiori in coordinazione delle braccia, flettendosi, danno, al rilascio del pallone, la forza desiderata. Ad un buon livello agonistico la maggior parte delle alzate è “in salto”, vale a dire senza toccare terra al momento del palleggio, questo al fine di velocizzare il gioco e spiazzare il muro avversario, ma anche perché il primo tocco risulta spesso troppo alto e vicino a rete per rimanere con i piedi a terra.
La tecnica del bagher consiste nel respingere il pallone con la parte radiale o con la parte interna delle braccia unite. A seconda delle varie direzioni in cui si muovono le braccia si avrà il bagher in avanti o quello laterale. Il bagher in avanti (o frontale) è quello più utilizzato: è il passaggio con le braccia che invia la palla davanti al corpo. Quando il pallone in arrivo ha una velocità limitata si accompagna il bagher utilizzando anche le gambe, in modo da imprimergli la forza necessaria per spostarlo. Quando invece il pallone in arrivo è molto forte come in ricezione su una battuta in salto o in difesa per contrastare una schiacciata, il bagher si utilizza come piano di rimbalzo, stando praticamente immobili, in quanto la velocità va attutita o comunque limitata. L’uso del bagher è legato alla ricezione della battuta, alla difesa e in qualsiasi altro tocco dove la palla è troppo bassa per essere palleggiata o schiacciata. Il fondamentale del bagher è quello più tecnico nella pallavolo in quanto prevede una posizione di gambe piegate per la successiva spinta, schiena dritta o piegata a seconda della situazione e di braccia mobili, ferme o con gomiti piegati a seconda dell’intensità della velocità e forza del pallone. In alcune regioni nei campionati giovanili il bagher è obbligatorio nella ricezione.
I fondamentali di attacco si utilizzano per inviare il pallone nel campo avversario cercando di ottenere un punto. La prerogativa dei fondamentali di attacco è il salto del giocatore, poiché colpendo il pallone sopra l’altezza della rete, è possibile imprimere una traiettoria discendente; inoltre più la palla viene colpita in alto, maggiori sono le traiettorie e le angolazioni possibili. Quando il pallone viene inviato nel campo avversario da un giocatore che non ha effettuato un salto si parla quasi sempre di “free ball” perché la squadra avversaria riceve un pallone facile da giocare, la cui traiettoria e potenza non necessitano di essere affrontati con il muro e la difesa. Variabili come l’altezza e la posizione del muro, la posizione della difesa, e ancora il punto in cui viene colpito il pallone, la posizione del giocatore, la distanza da rete del pallone, influenzano il tipo di attacco a disposizione dello schiacciatore. Questi può decidere di puntare su un colpo potente fuori dal muro, oppure utilizzare le mani del muro per eseguire il cosiddetto “mani e fuori”, oppure può sorprendere la difesa con un pallonetto o una palla smorzata
Pallonetto: Per pallonetto si intende un palleggio effettuato ad una mano che sorprende l’avversario passando sopra o lateralmente al muro. Rappresenta una delle varianti ai colpi forti d’attacco nel caso di giocatori esperti, dove si cerca di sorprendere la difesa piazzata per ricevere un pallone potente, mentre costituisce la principale arma d’attacco nel minivolley.
Smorzata: E’ il colpo che smorza il rimbalzo della palla provocando un volo cortissimo e una veloce ricaduta al suolo. La parabola risultante è simile a quella del pallonetto.
Schiacciata: E’ il colpo o lo “schiaffo” che si dà alla palla, con una sola mano, cercando generalmente di colpire il più forte possibile affinché l’avversario non riesca a recuperare la palla che finisce sul suo campo, o non riesca a controllarla, mandandola fuori.
Si chiama “muro” la parte del corpo (solitamente formata dagli arti superiori) che uno o più giocatori di prima linea possono innalzare al di sopra della rete al fine di arrestare il colpo avversario. Il giocatore a muro può toccare il pallone oltrepassando l’asse verticale della rete, se il pallone è stato direzionato verso il campo di chi sta murando. Il muro può essere eseguito da un singolo giocatore oppure da due o tre giocatori (in questi ultimi casi si parla di “muro collettivo”). Condizione affiché il muro sia considerato valido è che i giocatori si trovino nelle vicinanze della rete e abbiano almeno una parte del corpo al di sopra del bordo superiore della rete. Il muro non può interferire con il gioco avversario. Si parla di “tentativo di muro” quando il muro non tocca la palla, di “muro effettivo” quando il muro tocca la palla.
Si chiama “servizio” (o più semplicemente “battuta”) il colpo netto che mette in gioco la palla inviandola nel campo avversario. Il servizio deve essere effettuato con una mano o con il braccio dopo che la palla è stata lasciata dalla/e mano/i, entro 8 secondi dal fischio di autorizzazione del primo arbitro. La limitazione è stata imposta per impedire che il pallone venga trattenuto da una o due mani eseguendo dei lanci con effetti speciali. Nel gioco della pallavolo il servizio ha un’importanza capitale in quanto il battitore può mettere in difficoltà la ricezione avversaria in maniera tale che la propria squadra possa avere maggiori possibilità di conquistare il punto mediante il muro (su un attacco reso prevedibile dalla ricezione) o con il contrattacco. Il punto può essere conquistato già con il servizio e in questo caso prende il nome di ace. In base a dove verrà colpita la palla si parlerà di battuta “al salto”, battuta “dall’alto” o battuta “dal basso”.
5) Fondamentali di squadra. I fondamentali di squadra sono i diversi schemi secondo i quali i sei giocatori si dispongono nelle due linee d’azione. Uno di questi è lo schema a W nel quale i giocatori laterali di prima linea si dispongono ai confini del campo e dietro l’alzatore centrale che starà sotto rete. I giocatori laterali di seconda linea si disporranno fra i giocatori laterali di prima linea e il giocatore centrale di seconda linea che starà dietro ai giocatori di prima linea