Gli Stati Generali nella Francia dei sei-settecento
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7 Maggio 2024Cinquant’anni fa, nel mese di maggio del 1974, la scuola fu rivoluzionata; i principi delle scienze dell’amministrazione furono il volano del cambiamento.
La cultura sistemica guidò la mano del legislatore.
La complessità del problema formativo implicava l’adozione di un procedimento risolutivo per approssimazioni successive; era quindi necessario adottare la gestione collegiale.
La progettazione diventava il fondamento della nascente scuola e l’insegnamento il momento esecutivo di un articolato processo.
L’innovazione educativa consisteva nella specificazione dei traguardi, nell’ideazione e applicazione di strategie e nella capitalizzazione degli scostamenti tra gli obiettivi e i risultati ottenuti.
L’uso del tempo passato è intenzionale: la voce del legislatore non ha scalfito la tradizionale gestione scolastica.
I libri di testo e i programmi sono ancora la stella polare degli insegnamenti e la gestione delle aule rimane saldamente ancorata al tradizionale e obsoleto bottom-up.
L’inadempienza del Ministero dell’Istruzione, ora anche del Merito, è evidente. Avrebbe dovuto assicurare la corretta applicazione della volontà parlamentare; l’esecutività, infatti, è la sua funzione.