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28 Dicembre 2019L’espressione “Pirandello figlio del Caos” ha un doppio significato, legato sia alla nascita di Luigi Pirandello, che al suo rapporto con la vita e alla sua visione filosofica.
Pirandello e il “Caos” geografico
Pirandello nacque il 28 giugno 1867 in una contrada chiamata “Càvusu” (in dialetto siciliano), che in italiano si traduce con “Caos“, una località nei pressi di Agrigento, in Sicilia. Sebbene il nome della contrada non avesse alcun legame con il significato filosofico di disordine o confusione, Pirandello amava giocare con questa coincidenza etimologica, definendo sé stesso “figlio del Caos”. Questo modo di esprimersi è emblematico del suo umorismo e della sua capacità di cogliere significati nascosti e ambiguità anche nelle piccole cose della vita.
Il “Caos” come visione filosofica
Oltre alla sua origine geografica, l’espressione “figlio del Caos” acquista un significato più profondo, legato alla visione del mondo di Pirandello. Nelle sue opere, Pirandello esplora il disordine esistenziale e la confusione che caratterizzano la condizione umana. Per lui, la realtà è caotica, mutevole e priva di una struttura razionale fissa. Gli esseri umani vivono immersi in una perenne crisi di identità, incapaci di comprendere appieno sé stessi e il mondo che li circonda.
Temi principali legati al “Caos” in Pirandello
- Relatività della verità: Pirandello sostiene che la verità è soggettiva e mutevole. Non esiste una verità assoluta, ma solo punti di vista personali che possono essere contraddittori. Questo crea un senso di instabilità e disordine nella vita umana, poiché ciò che sembra vero per uno può apparire falso per un altro.
- Esempio: Nella sua celebre opera “Così è (se vi pare)”, Pirandello mostra come le persone possano interpretare la stessa situazione in modi completamente diversi, senza che una delle interpretazioni possa essere considerata oggettivamente “giusta”.
- Crisi dell’identità: Gli individui, per Pirandello, non hanno una sola identità stabile e definita. La nostra identità è frammentata e mutevole, influenzata dalle circostanze, dalle aspettative degli altri e dai nostri stessi cambiamenti interiori. Viviamo una continua tensione tra il modo in cui ci vediamo e il modo in cui gli altri ci vedono.
- Esempio: In “Uno, nessuno e centomila”, il protagonista Vitangelo Moscarda scopre che le persone lo vedono in modi completamente diversi da come lui si vede, il che lo porta a una crisi di identità.
- Maschera e persona: Pirandello utilizza spesso il tema della maschera per esplorare la dualità tra l’immagine che una persona mostra al mondo e la sua vera essenza interiore. Gli individui, secondo Pirandello, sono costretti a indossare maschere sociali per adeguarsi alle aspettative degli altri, ma queste maschere non corrispondono alla loro vera natura, creando una frattura tra apparenza e realtà.
- Esempio: Nei “Sei personaggi in cerca d’autore”, i personaggi stessi sembrano vivere in uno stato di caos e disordine, poiché la loro esistenza è sospesa tra la realtà e la finzione, alla ricerca di un autore che dia loro una forma stabile.
- Il caso e l’incontrollabilità del destino: Pirandello vede la vita come dominata dal caso e dall’imprevedibilità. Gli esseri umani cercano di dare un senso alla propria esistenza, ma spesso sono vittime delle circostanze e di eventi fuori dal loro controllo. Il caos della vita si riflette nella mancanza di un ordine morale o di una giustizia divina che guidi le azioni umane.
- Esempio: In “Il fu Mattia Pascal”, il protagonista tenta di sfuggire al proprio passato e reinventarsi, ma scopre che è impossibile sfuggire al caos della vita e che il suo destino è segnato dal caso.
Conclusione
Essere definito “figlio del Caos” non è solo una casualità legata al luogo di nascita di Luigi Pirandello, ma riflette la sua visione del mondo, in cui la realtà è caotica, instabile e sfuggente. Pirandello esplora la fragilità della condizione umana, la relatività della verità e la frammentazione dell’identità, temi che rendono il suo teatro e la sua narrativa profondamente moderni e universali.