Pitagora, il filosofo dei numeri, fu anche cultore di musica ed altre scienze
Pitagora di Samo (circa 580 a.C. – circa 495 a.C.) è stato un filosofo, matematico, scienziato e legislatore greco antico. La sua figura, avvolta da un alone di leggenda, è stata al centro di una scuola filosofica che ha influenzato profondamente il pensiero occidentale.
Pitagora di Samo
La scuola pitagorica e i suoi principi
La scuola pitagorica non era solo un luogo di studio, ma una vera e propria comunità, con regole e riti ben precisi. I pitagorici credevano che i numeri fossero alla base di tutto ciò che esiste, e che l’armonia dell’universo fosse espressa attraverso rapporti numerici.
Il numero come principio di tutte le cose: Per i pitagorici, i numeri erano l’essenza stessa della realtà. Tutto ciò che esiste, dalla materia all’anima, poteva essere espresso attraverso numeri e rapporti numerici.
L’armonia delle sfere: La musica, per i pitagorici, era l’espressione dell’armonia cosmica. I pianeti, ruotando intorno a un fuoco centrale, producevano suoni armoniosi, creando la “musica delle sfere”.
Musica delle sfere pitagorica
La metempsicosi: I pitagorici credevano nella reincarnazione, o metempsicosi. L’anima, dopo la morte, si reincarnava in un altro corpo, umano o animale, in base alle azioni compiute nella vita precedente.
Le scoperte matematiche dei pitagorici
I pitagorici fecero importanti scoperte nel campo della matematica, tra cui:
Il teorema di Pitagora: Uno dei teoremi più famosi della geometria, che stabilisce una relazione tra i lati di un triangolo rettangolo.
I numeri perfetti: Numeri uguali alla somma dei loro divisori propri (es. 6 = 1 + 2 + 3).
I numeri amici: Due numeri tali che la somma dei divisori propri di uno è uguale all’altro numero e viceversa.
L’influenza di Pitagora
L’influenza del pensiero pitagorico si è fatta sentire in molti campi:
Filosofia: Il pitagorismo ha influenzato filosofi come Platone e Aristotele.
Matematica: Le scoperte matematiche dei pitagorici hanno gettato le basi per lo sviluppo della geometria e dell’aritmetica.
Musica: La teoria della musica di Pitagora ha influenzato la musica occidentale per secoli.
Scienze naturali: L’idea che i numeri governino l’universo ha ispirato molti scienziati.
Pitagora oggi
Oggi, il nome di Pitagora è ancora sinonimo di saggezza e conoscenza. La sua filosofia, seppur superata in molti aspetti, continua a esercitare un fascino particolare, ricordandoci l’importanza della ricerca della verità e dell’armonia.
Il rapporto tra la filosofia pitagorica e la religione
La filosofia pitagorica era profondamente intrecciata con la religione. I pitagorici non facevano una netta distinzione tra il mondo naturale e il divino, ma vedevano tutto come parte di un ordine cosmico governato da principi numerici e armoniosi.
Religione misterica: La scuola pitagorica presentava molti tratti delle religioni misteriche, con riti iniziatici, credenze nell’immortalità dell’anima e nella reincarnazione.
Culto dei numeri: I numeri erano considerati quasi divini, dotati di poteri mistici e in grado di spiegare l’ordine del cosmo.
Purificazione e ascetismo: I pitagorici seguivano regole di vita rigorose, basate sulla purificazione del corpo e dell’anima. Si astenevano da determinati cibi (come le fave), praticavano il silenzio e la meditazione.
In sintesi, la filosofia pitagorica era una sorta di “religione della ragione”, dove la ricerca della verità si intrecciava con pratiche religiose e spirituali.
L’influenza di Pitagora sulla politica e sulla società
L’influenza di Pitagora sulla politica e sulla società era notevole. I pitagorici credevano in un ideale di stato basato sulla giustizia, sull’armonia e sulla saggezza.
Lo stato ideale: I pitagorici immaginavano uno stato ideale governato da filosofi, dove la musica e l’educazione avevano un ruolo fondamentale.
La politica come espressione dell’armonia: La politica, secondo i pitagorici, doveva essere ispirata ai principi dell’armonia e della giustizia, come espresse dai numeri.
L’importanza dell’educazione: L’educazione era considerata fondamentale per formare cittadini virtuosi e per garantire la stabilità dello stato.
Tuttavia, l’influenza politica dei pitagorici fu limitata e di breve durata. La loro comunità fu sciolta a causa di contrasti interni e di persecuzioni politiche.
Il mito di Pitagora e la costruzione della sua figura nel tempo
La figura di Pitagora è stata avvolta da un alone di leggenda fin dall’antichità. Nel corso dei secoli, il suo mito si è arricchito di aneddoti e storie che hanno contribuito a creare un’immagine quasi divina del filosofo di Samo.
Il maestro illuminato: Pitagora è stato presentato come un maestro illuminato, dotato di poteri soprannaturali e in grado di comunicare con gli dei.
Il fondatore di una setta segreta: La scuola pitagorica è stata spesso descritta come una setta segreta, con riti iniziatici e dottrine esoteriche.
L’influenza sulla filosofia successiva: Filosofi come Platone e Aristotele hanno riconosciuto l’importanza di Pitagora e del suo pensiero, contribuendo a consolidare il suo mito.
La costruzione del mito di Pitagora è stata influenzata da diversi fattori:
La natura stessa della scuola pitagorica: La segretezza e i riti iniziatici della scuola hanno alimentato la curiosità e la fantasia.
Il bisogno di eroi: In un’epoca in cui gli eroi erano figure molto importanti, Pitagora si è presto trasformato in una figura leggendaria.
L’evoluzione del pensiero filosofico: Il pensiero pitagorico è stato rielaborato e reinterpretato nel corso dei secoli, dando origine a diverse interpretazioni della sua figura.
In conclusione, Pitagora è stato una figura complessa e affascinante, il cui pensiero ha lasciato un’impronta indelebile sulla storia della filosofia, della matematica e della cultura occidentale. Il mito che si è costruito attorno alla sua figura ne ha esaltato l’importanza e l’influenza, trasformandolo in una sorta di saggio universale.
Il rapporto tra Pitagora e i numeri: Quali erano le proprietà mistiche attribuite ai numeri dai pitagorici?
Per i pitagorici, i numeri non erano semplici entità matematiche, ma possedevano un significato profondo e un potere mistico. Ecco alcune delle proprietà a loro attribuite:
Principio cosmico: I numeri erano considerati i costituenti fondamentali dell’universo, la “sostanza” di cui tutto è fatto.
Armonia e ordine: I rapporti numerici esprimevano l’armonia e l’ordine che regnano nel cosmo.
Simbolismo: Ogni numero era associato a specifici significati e simboli:
1: L’unità, il principio generatore di tutto.
2: La dualità, il principio femminile e maschile.
3: La perfezione, rappresentata dalla triade divina.
4: La giustizia, la terra, i quattro elementi.
E così via, per ogni numero.
Potere mistico: I numeri erano considerati in grado di influenzare la natura e la vita umana. Ad esempio, si credeva che certi numeri potessero portare fortuna o sfortuna.
La musica delle sfere: Come si connetteva la teoria musicale di Pitagora alla sua visione dell’universo?
La “musica delle sfere” è una delle idee più affascinanti e influenti della filosofia pitagorica. Secondo questa teoria, i pianeti nel loro moto intorno alla Terra producono suoni armonici, invisibili all’orecchio umano ma percepibili dall’anima.
L’armonia cosmica: La musica delle sfere era l’espressione dell’armonia cosmica, un’armonia governata da rapporti numerici precisi.
I pianeti come strumenti musicali: Ogni pianeta, nel suo moto, produceva una nota musicale, e l’insieme di queste note formava una melodia divina.
La matematica della musica: Pitagora scoprì che i rapporti numerici tra le lunghezze delle corde di una lira producevano suoni armonici. Questa scoperta lo portò a ipotizzare che lo stesso principio si applicasse ai movimenti dei corpi celesti.
Questa teoria ha avuto un’influenza profonda sulla musica e sulla cosmologia occidentale, ispirando generazioni di filosofi, astronomi e musicisti.
L’influenza del pitagorismo sulle scienze naturali: In che modo il pensiero pitagorico ha influenzato lo sviluppo della fisica e dell’astronomia?
Il pitagorismo ha lasciato un’impronta indelebile sullo sviluppo delle scienze naturali, in particolare della fisica e dell’astronomia:
La matematica come fondamento della natura: L’idea che i numeri governassero l’universo ha stimolato la ricerca di leggi matematiche che descrivessero i fenomeni naturali.
L’armonia cosmica: La concezione di un universo ordinato e armonico ha ispirato la ricerca di modelli cosmologici sempre più precisi ed eleganti.
La musica delle sfere: Questa teoria ha influenzato la concezione dei movimenti planetari e ha contribuito allo sviluppo dell’astronomia.
Tuttavia, è importante sottolineare che molte delle idee pitagoriche erano basate su speculazioni filosofiche e non su osservazioni empiriche. Nonostante ciò, il pitagorismo ha rappresentato un punto di partenza fondamentale per lo sviluppo del pensiero scientifico occidentale.
In conclusione, il pitagorismo è stato un movimento filosofico complesso e affascinante, che ha lasciato un’eredità duratura in molti campi del sapere. La centralità dei numeri, l’armonia cosmica e la musica delle sfere sono solo alcuni degli elementi che hanno contribuito a rendere il pensiero pitagorico così affascinante e influente.
Il confronto tra il pitagorismo e altre scuole filosofiche dell’antica Grecia
Il pitagorismo, con la sua centralità dei numeri e l’armonia cosmica, si inserisce in un panorama filosofico greco antico ricco di diverse scuole, ognuna con le proprie peculiarità. Vediamo come si colloca rispetto ad alcune delle principali:
Pitagorismo vs. Milesi (i filosofi di Mileto)
Milesii: Talete, Anassimandro e Anaximenes, i primi filosofi greci, cercavano un principio materiale unico da cui tutto ha origine (acqua, apeiron, aria).
Confronto: I pitagorici si discostano dai Milesi, non cercando un principio materiale, ma un principio numerico e armonico. Mentre i Milesi guardano al mondo sensibile, i pitagorici cercano un ordine razionale e matematico sottostante.
Pitagorismo vs. Eleati
Eleati: Parmenide e Zenone sostenevano l’essere come unico, immutabile e indivisibile, negando il divenire e il molteplice.
Confronto: I pitagorici, pur riconoscendo l’importanza dell’unità, ammettono la molteplicità e il divenire, spiegati attraverso i rapporti numerici. Tuttavia, condividono con gli Eleati la ricerca di un principio razionale e immutabile.
Pitagorismo vs. Sofisti
Sofisti: I sofisti si concentravano sulla retorica, sulla dialettica e sulla relatività della conoscenza.
Confronto: I pitagorici erano più interessati alla ricerca della verità assoluta e all’ordine cosmico, mentre i sofisti erano scettici sulla possibilità di conoscere una verità oggettiva.
Pitagorismo vs. Atomisti
Atomisti: Democrito e Leucippo proponevano una realtà composta da atomi indivisibili e in continuo movimento nel vuoto.
Confronto: Sia pitagorici che atomisti cercavano di spiegare la realtà attraverso elementi fondamentali, ma mentre i pitagorici usavano i numeri, gli atomisti postulavano particelle materiali.
Pitagorismo vs. Platone e Aristotele
Platone: Platone riprese molti elementi del pitagorismo, come l’importanza delle idee e dei numeri, ma li integrò nella sua teoria delle forme.
Aristotele: Aristotele criticò alcune dottrine pitagoriche, come l’idea che i numeri fossero la sostanza delle cose, ma ne riprese altre, come l’importanza della matematica per comprendere la natura.
In sintesi, il pitagorismo si distingue dalle altre scuole filosofiche greche per la sua centralità dei numeri, l’armonia cosmica e la visione mistica della realtà. Pur presentando affinità con alcune scuole, come gli Eleati e Platone, il pitagorismo mantiene una propria originalità e ha influenzato profondamente lo sviluppo del pensiero occidentale.
Schema sintetico di studio su Pitagora
PITAGORA
–Nasce a Samo, muore nei primi anni del V secolo a.C.
–Si sposta in Italia (fonda anche una scuola a Crotone, in Calabria)
–Scuola di Pitagora acquista valore politico
» propone una forma di aristocrazia basata su nuovi ceti che si sarebbero occupato solo del
commercio (lavoro con ruolo centrale nelle colonie)
» provoca una rivolta dei Crotoniati perché temevano che Pitagora si proponesse come
nuovo tiranno
» incendiano l’edificio in cui si riuniva con i discepoli » morte di tutti (miti raccontano che
Pitagora si salva per poi morire altrove)
–Insegnamento di Pitagora è unicamente orale (gli scritti con il suo nome sono falsati)
–Viene subito venerato e paragonato ad una divinità
–Non si può limitare il pensiero solo a Pitagora ma a tutta la sua cerchia di discepoli perché le fonti non sono precise
EVOLUZIONE DEL PENSIERO
–Pitagora non lavora da solo ma con dei colleghi con cui scambia idee e pareri
–Ricerca filosofica si sposta dalla Grecia e arriva anche in Italia
–Creazione di una confraternita chiusa e insieme di ordine religioso separato dalla società
–Scuola di Crotone » la confraternita segue regole precise (vietata la diffusione di dottrine)
» solo gli adepti potevano venire a conoscenza delle dottrine
» Filolao primo pitagorico che pubblica le opere (per bisogni economici)
» da VI a IV sec a.C. arricchiscono la loro cultura perché si aprono
–Il principio, la legge che regola tutta la materia e la realtà è il numero
–In tutte le cose esiste una regolarità matematica, ossia numerica
–Un passo importante è la progressiva astrazione del principio
–Scoperta » osservazione della realtà
» colgono delle regolarità con cui la natura si manifesta (scoperta dell’incidenza)
» es: fasi lunari, alternarsi delle stagioni, le note delle corde degli strumenti…
–Numero » non ha il significato moderno di simbolo astratto per indicare cose concrete
» per i Pitagorici il numero è la più reale delle cose
» è l’espressione dei due principi primi che regolano tutte le cose, è il loro incontro
– principio del limite
– principio dell’infinito
1 234 5 6
– – – ——————|—-|—-|—-|—-|—-|——– – – –
» il numero quindi è solo una rappresentazione del principio su carta
» il numero ha anche rappresentazione geometrica (algebra/geom non distinte)
» i due principi non sono in tutti i numeri in quantità uguale, uno prevale l’altro
–Numero pari » numeri in cui prevale il principio illimitato
» chiamati “rettangolari” perché se disposte intorno al numero 2 le unità dei
numeri pari, si ottengono dei rettangoli (qualsiasi numero pari è rettangolo)
–Numeri dispari » prevale il principio limitato (hanno 1 unità in + che determina)
» chiamati “quadrati” perché se disposte intorno al numero 1 le unità dei
numeri dispari, si ottiene un quadrato che crescerà all’infinito
–Numero 1 » chiamato “parimpari” perché né pari né dispari (non conoscevano lo 0)
» da esso parte la numerazione di tutti i numeri pari e dispari (è lìinizio)
–Numero 10 » numero perfetto di riferimento per i Pitagorici (triangolo perfetto con lato 4)
» in esso c’è eguale quantità di pari (2,4,6,8) e dispari (3,5,7,9)
» tanti numeri primi (2,3,5,7) quanti composti (4,6,8,9)
» ci sono tutti i rapporti numerici scoperti (= ; + ; – ; n° lineari, quadrati, cubi…)
–La realtà è costituita da numeri quindi posso chiamare la realtà con essi
» 1 = punto / intelligenza, scienza (hanno carattere di persistenza)
» 2 = linea / opinione pubblica (oscilla, instabile)