PLATONE – La concezione dell’uomo
3 Febbraio 2013PLATONE – La dialettica
3 Febbraio 2013La concezione dell’amore di Platone, espressa soprattutto nel Simposio e nel Fedro, è complessa e profonda, e differisce notevolmente dall’idea moderna di “amore platonico”.
Per Platone, l’amore (eros) è una forza che spinge l’anima verso la perfezione e la conoscenza del Bene e della Bellezza. Non è semplicemente un sentimento romantico o una relazione idealizzata, ma un cammino spirituale e filosofico.
1. L’amore come desiderio di mancanza
Platone concepisce l’amore come desiderio:
- Eros nasce dalla consapevolezza di una mancanza: desideriamo ciò che non possediamo.
- Nel Simposio, il mito di Diotima descrive l’amore come figlio di Penia (Povertà) e Poros (Ingegno): l’amore è povero e privo di ciò che cerca, ma è anche ingegnoso, creativo e capace di trovare mezzi per raggiungere il suo oggetto.
2. L’amore e la scala di Diotima (Simposio)
Nel Simposio, la sacerdotessa Diotima descrive il percorso di ascesa dell’amore, noto come scala di Diotima:
- Amore per la bellezza fisica: Inizia con l’attrazione verso la bellezza di un corpo.
- Amore per la bellezza in generale: Si passa dall’amore per un corpo specifico all’amore per tutti i corpi belli.
- Amore per la bellezza dell’anima: Si trascende l’attrazione fisica e si inizia ad amare la bellezza dell’anima, come virtù e saggezza.
- Amore per le istituzioni e le leggi: L’anima si eleva all’amore per le espressioni superiori della bellezza, come quelle che si manifestano nell’arte, nella cultura e nella politica.
- Amore per la conoscenza: Si arriva all’amore per la bellezza intellettuale e per il sapere.
- Contemplazione dell’Idea della Bellezza: Il culmine dell’amore è la contemplazione dell’Idea della Bellezza, eterna, perfetta e immutabile, che trascende il mondo sensibile.
Questo percorso mostra come l’amore per Platone sia un processo di elevazione spirituale e intellettuale, che porta l’anima dalla dimensione sensibile a quella intelligibile.
3. L’amore come forza cosmica e divina
- Per Platone, eros è una forza intermedia tra uomini e dèi, una sorta di daimon (spirito mediatore).
- L’amore è ciò che lega il mondo sensibile a quello intelligibile e che spinge l’anima a ricordare le Idee che ha contemplato nell’Iperuranio (anamnesi).
4. L’amore e la conoscenza
Platone connette strettamente l’amore con la filosofia:
- L’amore non è fine a se stesso, ma uno strumento per avvicinarsi alla verità.
- Il filosofo è un amante della conoscenza, perché spinto dall’eros a cercare il Bene e la Bellezza.
5. L’amore fisico e l’amore spirituale
Platone non condanna l’amore fisico, ma lo considera un livello inferiore del desiderio. L’attrazione per la bellezza corporea è una tappa iniziale che può condurre a una forma più elevata di amore:
- L’amore fisico è un riflesso imperfetto dell’amore per la bellezza eterna.
- L’amore spirituale è orientato alla crescita dell’anima e alla contemplazione delle Idee.
6. L’idea di immortalità attraverso l’amore
- L’amore è legato al desiderio di immortalità: gli uomini cercano di perpetuare sé stessi attraverso la procreazione fisica (generare figli) o la procreazione spirituale (creare opere d’arte, pensieri e virtù).
- Il vero amore, secondo Platone, si realizza nella contemplazione del Bene e nella partecipazione all’eterno.
Differenza tra l’amore platonico moderno e l’amore di Platone
- L’idea moderna di “amore platonico” come un amore casto o puramente spirituale deriva da un’interpretazione riduttiva del pensiero di Platone.
- Per Platone, l’amore è un processo dinamico e coinvolge sia la dimensione fisica che quella spirituale. È un’energia che trasforma e innalza l’anima verso il divino.
Conclusione
Per Platone, l’amore (eros) non è semplicemente un’emozione o una relazione sentimentale, ma una forza che muove l’anima verso la conoscenza, la virtù e la contemplazione del divino. È una via di trasformazione che parte dal sensibile per raggiungere l’intelligibile, culminando nella scoperta del Bene e della Bellezza assoluti.
Schema sintetico di studio
AMORE PLATONICO
- – Bellezza » non viene collegata all’arte, che è pura imitazione non rivelatrice dell’intellegibile
» idea collegata a quella dell’amore, dell’Eros (in greco á¼”ÏοÏ,)
- – Amore » forza alogica che spinge l’uomo alla ricerca della verità, all’idea di Bene e Bello
» è una forza mediatrice tra sensibile e intellegibile che, percorrendo tutti i gradi
della conoscenza, eleva all’idea intellegibile di Bello e Buono (che per i greci coincidono)
» Eros = forza che eleva al bene; erotica = via alogica che porta all’Assoluto
» è quella forza che spinge l’uomo a conoscere perché fa sentire una mancanza, è il desiderio
di conoscere di più per andare verso il Bello (viene chiamato “spiritello, in greco δαίμον)
» non è un dio (che è solo Bello e Buono) né mortale, è filo-sofo ovvero né ignorante né
totalmente sapiente perché non possiede il sapere ma vi aspira
» l’uomo vuole conoscere perché sa di non sapere (ripresa di Socrate) e nello stesso tempo
arde di sapere ed è spinto a raggiungerlo, per il quale si muove
» la ragione umana è spinta verso la perfezione da qualcosa che è al di fuori della logica
» tutti gli uomini hanno l’Eros, perché tutti riescono a riconoscere il Bello, anche se con gradi
diversi (non tutti possono arrivare al massimo grado di conoscenza, e si fermano)
» non siamo totalmente ignoranti perché non si è spinti a conoscere qualcosa che non si sa di
esistere (in noi c’è il ricordo delle idee, della perfezione che vogliamo raggiungere)
» amore è desiderio del Bello, della Sapienza, dell’Assoluto, della Felicità. Dell’Immortalità
- – Simposio » racconta di un banchetto a cui è invitato Socrate a cui fa dire le proprie idee sull’amore
» attraverso un mito spiega che Eros è un essere demoniaco a metà tra dio e uomo
» l’amore non è né bello né buono, ma è sete di bellezza e di bontà
» viene spiegato il mito di Eros dal Socrate platonico
- – Mito di Eros » deriva dall’unione tra Fame (donna mortale, sempre affamata, sporca, povera) e
Bravo(dio che possiede la sapienza, la Ï?Ï?Ï+ία = conoscere, avere ed essere la verità)
» nasce lo stesso giorno di Afrodite (è segno che centra con ciò che è bello, vista che
Afrodite è la dea della bellezza eterna, che rappresenta l’idea di Bello assoluto)
» dalla madre prende tutte qualità negative (non conoscenza), dal padre prende
l’attaccamento alla sapienza divina che anela ad ottenere (è un semidio)
- – Filosofi = coloro che riconoscono di non accontentarsi del bello sensibile
» non sono né sapienti né ignoranti, perché solo le idee possiedono la sapienza, ma vi
ispirano, la cercano continuamente, proprio come fa l’amante sono amanti del Bello)
» il filosofo è il vero amante che sa percorrere tutte le vie dell’amore fino in fondo
» è predestinazione: non tutti sono stati “scelti” per fare i filosofi, ma non dà i criteri per i
cui solo alcuni vengono privilegiati e possono percorrere tutti i gradi della conoscenza
» in questo si contraddice perché afferma anche che tutti hanno un’anima che ricorda e
desidera il bello, di conseguenza tutti dovrebbero avere la possibilità di cercarlo
» sono consapevoli che in vita non si raggiungerà mai la verità » vita come preparazione alla
morte » meglio mi alleno a ricercare le idee, per più tempo le potrò contemplare da morto
» la filosofia ha un orizzonte ultraterreno e serve anche per la politica in vita
- – Vie dell’amore » l’Eros ne ha molte che portano a vari gradi di Bene e Bello, c’è una scala
» amore fisico » è quello che sta nel grado più basso della scala dell’amore
» desiderio di possedere il corpo bello per generarne altro nel bello
» è desiderio di immortalità e di eternità (la riproduzione è l’unico
modo che permette all’uomo di sopravvivere
» l’amore ha dimensione di completamento di sé, così accade quando
uomo e donna si cercano e si desiderano (ricerca di sé nell’altro)
» amanti» coloro che sono fecondi non nei corpi ma nelle anime
» in grado verso il più alto ci sono gli amanti delle arti, della giustizia, delle
leggi, delle pure scienze, delle anime (= filosofi)
» visione dell’idea di Bello in sé » è al vertice della scala dell’amore
- – Fedro » l’amore ha una natura sintetica e mediatrice dell’amore grazie alla capacità di ricordare
» filosofando l’anima ricorda le idee che vide quando viveva insieme agli dei
» la Bellezza è un’idea che è facilmente visibile (tutti riconoscono ciò che è bello)
» sola fra le idee ha avuto sorte privilegiata di essere straordinariamente visibile ed amabile
» l’accorgersi di quell’accenno di Bello nel sensibile, che a noi sembra enorme, infiamma
l’anima che da ciò viene spinta dal desiderio di tornare nel luogo dove il Bello regna
» Eros è nostalgia dell’Assoluto, dell’originario essere presso gli dei
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