PLATONE – la scoperta della metafisica
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1 Gennaio 2013L’Iperuranio (dal greco hyperouranios, “oltre il cielo”) è un concetto centrale nella filosofia di Platone, legato alla sua teoria delle Idee.
Esso rappresenta il luogo metafisico in cui risiedono le Idee, la realtà perfetta e immutabile che trascende il mondo sensibile.
1. L’Iperuranio come regno delle Idee
- Nell’Iperuranio si trovano le Forme o Idee, che sono le essenze eterne e perfette di tutte le cose.
- Questo “luogo” non è fisico, ma metafisico: è al di là dello spazio e del tempo, accessibile solo attraverso la ragione e la contemplazione filosofica.
- Le Idee dell’Iperuranio fungono da modelli per il mondo sensibile: ogni oggetto nel mondo fisico è una copia imperfetta di una specifica Idea.
2. Il mito del carro alato (Fedro)
Platone descrive l’Iperuranio nel Fedro attraverso il celebre mito del carro alato:
- L’anima è rappresentata come un carro trainato da due cavalli: uno bianco (razionale, nobile) e uno nero (irrazionale, istintivo), guidati da un auriga (l’intelletto).
- Prima di incarnarsi nel corpo, l’anima vive nell’Iperuranio e contempla direttamente le Idee, soprattutto l’Idea del Bene, la più alta e luminosa.
- Durante la discesa nel mondo sensibile, l’anima dimentica questa visione, ma conserva un ricordo parziale (anamnesi), che può essere risvegliato attraverso la filosofia.
3. L’Iperuranio e la conoscenza
- La conoscenza vera (episteme) non si fonda sui sensi, che ci mostrano solo copie imperfette, ma sul contatto con le Idee nell’Iperuranio.
- Il processo della dialettica (il metodo filosofico di Platone) è il mezzo per risalire dal mondo sensibile al mondo delle Idee.
4. L’Iperuranio e l’amore (Fedro e Simposio)
L’Iperuranio è strettamente legato al concetto platonico di eros:
- L’amore è un desiderio che spinge l’anima a ritornare verso la bellezza eterna e perfetta che aveva contemplato nell’Iperuranio.
- Nel Simposio, Platone descrive l’amore come un’ascesa progressiva: dall’amore per i corpi al riconoscimento della bellezza spirituale e, infine, alla contemplazione dell’Idea della Bellezza.
5. Influenza e interpretazioni
- L’Iperuranio ha avuto un’enorme influenza sulla filosofia successiva, in particolare sul neoplatonismo e sulla teologia cristiana, dove è stato reinterpretato come il regno divino o celeste.
- Filosofi come Plotino e Agostino hanno ripreso l’idea di una realtà trascendente perfetta, separata dal mondo sensibile.
L’Iperuranio, in sintesi, è la dimora delle verità assolute, il luogo verso cui il filosofo deve aspirare per raggiungere la conoscenza autentica e la perfezione spirituale.
L’IPERURANIO
– Idee = sono le cause vere, di natura non fisica
» in greco sono chiamate ιδÎα (= idea) oppure εá¿-δοÏ, (= immagine)
» non sono dei semplici concetti o rappresentazioni mentali ma sono entità, sostanze
» sono ciò che il pensiero pensa, sono il vero essere, ciò che fa si che ciascuna cosa sia ciò che è
» le idee costituiscono il “modello” (= αÏαδίγμα) delle cose, come deve essere ciascuna cosa
» l’idea di santità sta nel paradigma: esprime come le cose devono essere per essere sante
– Caratteristiche » intellegibilità (l’idea è si può cogliere solo con l’intelletto e ne è oggetto)
» incorporeità (è in una dimensione diversa dall’essere corporeo e sensibile)
» essere in senso pieno (le idee sono l’essere che veramente è)
» immutabilità (le idee non possono cambiare, né nascere né morire)
» perseità (le idee sono assolutamente oggettive, in sé e per sé)
» unità (le idee sono, ciascuna, un’unità)
» non hanno figura, colore, sono invisibili
» Nega l’esistenza della relatività e affermazione di una stabilità, oggettività
» le idee non sono manipolabili, ma si impongono al soggetto
– Iperuranio= spazio soprasensibile, metafisico, capace di spiegare e legittimare la realtà
» la parola in greco significa “luogo sopra il cielo” o “sopra il cosmo fisico”
» richiama ad una dimensione aspaziale e atemporale, un non-luogo spirituale
» la realtà quindi non è la verità, ma ne è specchio, ne contiene una minima parte
» riprende quindi Parmenide nell’indagare il sovrasensibile
» il sensibile è spiegabile solo se ricondotto al sovrasensibile
– Rapporto tra Iperuranio intellegibile e la realtà sensibile è:
- mimesi = imitazione (da μίμεÏ?ιÏ,)
» la relatà sensibile imita quella intellegibile senza eguagliarla
» es: la stampa di una stampa che viene più sfuocata della prima, sebbene sia simile
» nel divenire continuo se ne avvicina, ma corrompendosi si allontana
- metessi = partecipazione (da μÎθεξιÏ,)
» il sensibile ha parte dell’intellegibile nella misura in cui realizza la propria essenza
- comunanza » (in greco κοινία)
» il sensibile ha una tangenza con l’intellegibile perché questo è causa e
fondamento del sensibile
» il sensibile infatti ricava l’essenza e conoscibilità dall’intellegibile
- presenza »
» l’intellegibile sta nel sensibile come la causa sta nel causato, condizione nel
condizionato, principio nel principato
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