Il tempo non è poco, se lo si spende bene – Seneca
31 Dicembre 2012PLATONE – scritti
31 Dicembre 2012VITA
– Nasce ad Atene nel 428/427 a.C. e muore nel 347 a.C.
– Il suo vero nome era Aristocle, Platone è un soprannome derivato dal suo vigore fisico (infatti λάÏ,,οÏ, significa, in greco, “ampiezza” )
– Il suo ideale risedeva nella vita politica (= agire per il bene della poliscon una motivazione ideale)
» coincidenza tra politica e filosofia: il filosofo è anche politico, per essere politico devi filosofare
» la filosofia è capace di definire cos’è giusto, da cui nasce una politica utile e per il bene comune
» l’unico modo di occuparsi di politica è fare filosofia
– Diventa prima un discepolo dell’eracliteo Cratilo, poi di Socrate (lo frequentava non per fare della filosofia lo scopo della propria vita, ma per prepararsi con la filosofia alla politica)
– Nel 404/403 a.C. l’aristocrazia prende il potere ad Atene con due suoi compagni (Carmide e Crizia), ma fu un’esperienza deludente per i loro metodi sfarzosi e violenti
– Quando fu condannato a morte Socrate (399 a.C.) il disgusto per la politica fu al massimo
» “se Atene ha condannato il suo uomo più giusto allora ha perso totalmente il senso della giustizia”
» capisce che è necessario un suo impegno per rifondare le basi morali e politiche, di insegnare la
giustizia a tutti (se i politici l’avessero conosciuta non avrebbero condannato Socrate)
» dà quindi fondamento alla vita civile della polis (= la politica non è una tecnica)
» capisce che il relativismo sofista è sbagliato, guardando la morte di Socrate
» capisce che esiste un’oggettività, un riferimento unico, un criterio di giudizio della realtà che è
copia del criterio originale di tutte le cose (è al di fuori della realtà ma la costituisce)
– Dopo questa data si trasferì a Megara, ospite di Euclide per non essere perseguitato dagli anti-socratici (essendo lui un suo alunno), ma non per lungo tempo
– Nel 388 a.C. (aveva quasi quarant’anni) si spostò in Italia per conoscere i pitagorici
– Fu invitato a Siracusa, dal tiranno Dionigi I, a cui voleva inculcare l’ideale del re-filosofico
– Strinse un vincolo di amicizia con Dione (parente del tiranno)
– Si scontrò invece con il tiranno stesso e il resto della corte per i suoi ideali
– Dionigi lo fa vendere come schiavo a Egina da un ambasciatore spartano
– Fu riscattato da Anniceride di Cirene
– Ritorna ad Atene e fonda l’Accademia (a cui confluirono giovani e importanti)e il Menone
– Nel 367 a.C. si reca ancora in Sicilia, regnata dal figlio del tiranno precedente, Dionigi II
– Con la stessa mentalità del padre, esiliò Dione, accusato di tramare contro di lui, e trattenne Platone, come prigioniero (lo rilasciò solo perché occupato in guerra, e lui tornò ad Atene)
– Ad Atene ritrova Dione, lo convince ad accogliere un invito di Dionigi II a tornare in Italia
– Nel 361 a.C. si reca una terza volta in Sicilia, pensando che il tiranno fosse cambiato
– Platone invece cade in un tranello e rischia la vita (Archita e i Tarantini lo salvano)
– Nel 357 a.C. Dione riesce a prendere il potere a Siracusa, ma per poco, fino alla sua morte nel 353)
– Nel 360 a.C. Platone ritorna ad Atene e diresse l’Accademia fino alla morte
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