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27 Gennaio 2019appunto di scienze (geofisica) ed elettronica
di Andrea
Alcuni studi hanno dimostrato che alcune ore prima di un evento sismico le rocce nel sottosuolo, sottoposte a stress, iniziano ad emettere onde elettromagnetiche. Questo forse spiega lo strano comportamento di alcuni animali: non dimentichiamo infatti che il sistema nervoso funziona un po’ come i circuiti elettronici, spesso sensibili ai disturbi elettromagnetici.
Secondo alcuni studiosi è possibile prevedere la possibilità di un fenomeno sismico attraverso la corretta interpretazione di questi segnali. L’ impresa non è per niente semplice, anche perché richiederebbe una rete di rilevamento piuttosto fitta, ma nello stesso tempo distante da sorgenti elettromagnetiche artificiali: questo aspetto potrebbe spiegare lo scetticismo di alcuni.
Ciò nonostante alcuni istituti di ricerca, e non solo, ci stanno provando. Alcuni anni fa l’Associazione Radioamatori ha sperimentato un sistema di rilevamento in Alta Toscana.
Gli esperimenti sono iniziati nel 1999 con un’ apparecchiatura elettromeccanica che registrava i dati su carta. Tra il 2003 e il 2004 il sistema è stato notevolmente migliorato, con l’introduzione di un ricevitore più sofisticato e l’interfacciamento con un computer. I risultati di questa sperimentazione hanno suscitato l’interesse del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Altrettanto interessanti sono gli esperimenti effettuati da un giovane ingegnere greco.
E’ importante precisare che si tratterebbe comunque di previsioni probabilistiche e quindi non certe, come del resto avviene con le previsioni meteo.