Zanna bianca
27 Gennaio 2019Crivello di Eratostene
27 Gennaio 2019di Eugenio Montale
analisi del testo di Miriam Gaudio
Prima del viaggio si scrutano gli orari,
le coincidenze, le soste, le pernottazioni
e le prenotazioni ( di camere con bagno
o doccia, a un letto o due o addirittura un flat);
si consultano
le guide Hachette e quelle dei musei,
si scambiano valute, si dividono
franchi da escudos, rubli da copechi;
prima del viaggio si informa
qualche amico o parente,si controllano
valigie e passaporti, si completa
il corredo, si acquista un supplemento
di lamette da barba, eventualmente
si dà unocchiata al testamento, pura
scaramanzia perché i disastri aerei
in percentuale sono nulla;
prima
del viaggio si è tranquilli ma si sospetta che
il saggio non si muova e che il piacere
di ritornare costi uno sproposito.
E poi si parte e tutto è OK e tutto
è per il meglio e inutile.
E ora che ne sarà
del mio viaggio?
Troppo accuratamente lho studiato
senza saperne nulla. Un imprevisto
è la sola speranza. Ma mi dicono
che è una stoltezza dirselo.
(Eugenio Montale, Satura)
ANALISI DELLA POESIA:
Prima lettura.
In questa poesia Eugenio Montale ci elenca tutti i preparativi necessari e non che si devono compiere prima di un viaggio. Verso la fine della poesia l’autore riflette sul proprio viaggio che viene paragonato alla vita.
Seconda lettura.
Questa poesia è divisa in tre strofe: la prima finisce alla parola prima” che è stata isolata, quindi è un enjembement ; in questa strofa descrive meticolosamente la preparazione del viaggio.
La seconda parte è divisa dalla terza da uno spazio vuoto: qui l’autore incomincia a descrivere le emozioni, le riflessioni sul viaggio in generale, cioè sulla vita che la maggior parte della gente sta vivendo. La terza parte è la riflessione dell’autore sulla propria vita, su quello che ne sarà di lui e su quello che è già stato.
A prima vista questa poesia sembra quasi un racconto perché priva di rime, allitterazioni e di tutte quelle particolarità che di solito si trovano nelle poesie. Infatti questa poesia è scritta in stile prosastico, se guardiamo bene possiamo notare che le strofe sono endecasillabi, che c’è una metafora che paragona la vita al viaggio e che ci sono enjembement, notiamo anche come la parola mio” è stato evidenziato in corsivo perché l’autore voleva dare più importanza a questa parola, voleva sottolineare che il viaggio era suo: la sua vita.
Si può vedere che c’è anche unassonanza: prenotazioni e pernottazioni”, ci sono giochi di parole: testamento e supplemento” e infine una consonanza: pernottazioni, consultano, dividono”. Questa, dunque, è certamente una poesia.
Nella frase …e tutto è Ok e tutto è per il meglio e inutile.” L’autore con la ripetizione della parola tutto” vuole sottolineare che ogni cosa, dalle persone agli avvenimenti, dai gesti quotidiani, a quando ti addormenti è inutile, cioè non utile a sé stessi poiché non c’è novità.
Nella vita dell’autore c’è stata più preparazione al viaggio che il viaggio stesso, e poiché neanche lui è pronto a buttarsi nell’esperienza del viaggio, la sua vita è noiosa, uguale, non ha ancora trovato il suo viaggio e spera in una novità; ecco perché dice: un imprevisto è la sola speranza”, quando sai già quello che succede porta via il gusto di vivere. Scoprire cose nuove è sempre emozionante, l’imprevisto ti mette in gioco.
Terza lettura.
L’autore, quindi, con questa poesia ci sta avvertendo di non fare il suo stesso errore: vivere con l’idea di pianificare tutto, anche perché non è possibile, il destino ci è sconosciuto. Ci dice di cogliere l’istante, cioè di non perdere le occasioni della vita per paura di ciò che non conosci.
Il futuro verrà da sé, anche se lo aspettiamo e lo incitiamo lui verrà al tempo giusto, mentre noi, ossessionati da esso, finiamo per sprecare un’occasione dopo l’altra.
Quarta lettura.
Dalla mia esperienza posso dire che la mia vita è stata tutta un imprevisto: a partire da quando ho conosciuto per la prima volta le mie/i miei compagni di classe, l’esperienza fantastica del Portico, le vacanzine, il pianoforte, la famiglia; insomma ogni giorno scopro sempre qualcosa di nuovo anche se faccio sempre le stesse cose e questo rende la mia vita un interminabile bellissimo imprevisto.