Titiro e Melibeo
27 Gennaio 2019Zaira Gangi
27 Gennaio 2019dalla Storia contemporanea
di Carlo Zacco
Seconda guerra mondiale
La guerra in Europa
L’invasione della Polonia. Il 1° Settembre 1939 la Wehrmacht (cioè l’esercito) invase Varsavia: in meno di 20 giorni tutta la Polonia fu occupata. L’attacco della Polonia fu un esempio della nuova strategia tedesca detta Blitzkrig, guerra lampo: cioè attacchi rapidissimi e micidiali, che univano aviazione (Luftwaffe) e mezzi corazzati. Il 17 Settembre la Russia invase la parte orientale della Polonia, e da lì attaccò Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania. La Polonia era dunque spartita tra Germania e Urss.
Francia e Gran Bretagna in guerra. Il 3 Settembre Francia e Gran Bretagna dichiararono guerra alla Germania, per mantenere fede all’alleanza con la Polonia. In vista di una guerra di posizione (come per la prima guerra mondiale) si erano formate due linee difensive:
1) Linea Maginot: su territorio francese, al confine con la Germania;
2) Linea Sigfried: su territorio tedesco, al confine con la Francia.
Attestati su queste linee, per tutto l’inverno i due eserciti si affrontarono senza combattere. L’Italia firmò con la Germania il Trattato di non belligeranza, in quanto non si sentiva pronta all’ingresso immediato.
Sconfitta della Francia. Nella primavera del 1940 Hitler attaccò Norvegia e Danimarca, per garantirsi il controllo nei mari del Nord; poi fu il turno della Francia. I tedeschi non tentarono nemmeno di sfondare il fronte Maginot, ma attaccarono il Belgio, e attirarono lì le truppe francesi. Per un pelo gli inglesi riuscirono a ritirarsi dalla manica, dove erano schierati, e rientrare in patria dal porto di Dunkerque; I francesi furono invece sconfitti:
– il 14 Giugno le truppe del Reich sfilavano sotto l’arco di trionfo a Parigi;
– il generale De Gaulle invitava, da Londra, i francesi alla resistenza;
– nella parte meridionale della Francia si insediava un governo collaborazionista guidato dal maresciallo Pétain, con capitale Vichy.
L’Italia entra in guerra. L’ingresso dell’Italia in guerra fu penoso: convinto di poter dividere con l’alleato i frutti delle vittorie tedesche, il 10 Giugno 1940 Mussolini dichiarò guerra a Francia e Inghilterra. Entrò nella Francia (già invasa!!) e la attaccò; ma le truppe italiane ebbero la peggio, e furono fermate.
Il Giappone. Già dal 1937 il Giappone era in guerra con la Cina. Dopo la capitolazione della Francia aprì un nuovo fronte di guerra, attaccando le colonie francesi Indocina. Iniziò la conquista delle isole del Pacifico, minacciando anche gli Stati Uniti, che nel Pacifico avevano le Hawai, importante base aeronavale.
Il patto tripartito. A Settembre Germania, Italia e Giappone sottoscrissero il Patto Tripartito: un’alleanza militare in cui stipulavano che una «pace duratura» si sarebbe fondata su un «nuovo ordine» che il Gippone avrebbe realizzato in Estremo Oriente, Germania e Italia in Europa. Quale fosse il «nuovo ordine» che si celava dietro questa generica dichiarazione si scoprirà tra breve.
Battaglia d’Inghilterra. Dopo aver sconfitto la Francia, Hitler puntò sull’Inghilterra. La battaglia d’Inghilterra si svolse nel 1940, nei cieli: per invadere l’Isola, Hitler doveva abbattere l’aviazione britannica.