William Blake poeta e artista
27 Gennaio 2019Uscire migliori dalla crisi
27 Gennaio 2019Il progetto è una proposta che intende:
a) Favorire la prevenzione degli abbandoni e degli insuccessi scolastici
b) Aiutare gli studenti che manifestano difficoltà nell’area scientifico-matematica caratterizzante l’Istituto
ANALISI DEI BISOGNI
Il progetto nasce dalla rilevazione che ogni anno parecchi studenti si trovano in una situazione oggettiva di insuccesso scolastico e in una condizione soggettiva di disorientamento.
Alcuni devono gestire gravi insufficienze in molte materie, facendo esperienze quotidiane di fallimento, di inutilità , di maldestri e tardivi tentativi di riparare, di crescente difficoltà a stare al passo con lezioni che si fondano su precedenti (mancati) livelli di apprendimento.
Altri, invece, presentano difficoltà di apprendimento limitate alle discipline matematiche dovute, in genere, o a lacune pregresse mai colmate, o a difficoltà di organizzazione del lavoro scolastico.
Tali situazioni sono più frequenti ed accentuate nelle classi prime e terze, cioè nei momenti di passaggio dove, alle difficoltà di ordine didattico (nuove materie) si sovrappongono quelle affettivo-relazionali (rapporti con nuovi compagni e nuovi docenti).
In relazione a tali stati di bisogno l’Istituto prevede, già nei mesi autunnali, l’attivazione di interventi di recupero disciplinare (IDEI, sportello, etc.) che tuttavia non sempre si rivelano strumenti potenti ed efficaci, specialmente se l’allievo presenta un complesso di materie insufficienti o lacune molto gravi in discipline di carattere spiccatamente sequenziale come la matematica.
In entrambi i casi gli studenti compiono una “non scelta”, ispirate dalla situazione di impossibilità e di immobilismo: maturano atteggiamenti di rinuncia, di abbandono latente, vivono (alla giornata) nella scuola, ma senza vivere il loro ruolo didattico di studenti, nell’unica attesa di una valutazione di fine anno che si sostituisce alle loro capacità decisionali. Se non arrivano all’abbandono della scuola, mettono in ogni caso in gioco un anno scolastico senza ricavarne alcun frutto.