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17 Febbraio 2021VIDEO integrale 8° Convegno INTERNAZIONALE “Convivere con Auschwitz” …
18 Febbraio 2021“Convivere con Auschwitz” è l’ottavo Convegno istituzionale dell’Università degli Studi di Trieste, dedicato alla ‘Giornata della Memoria’, istituita con legge nazionale 211 del 2000. Il titolo del convegno di quest’anno sarà “Violenza e indifferenza nella regressione del Sapiens contemporaneo”.
Il convegno, si è svolto martedì 26 gennaio 2021, a partire dalle ore 14, di caratura internazionale, in quanto con interventi dalla Germania, e precisamente dal Memoriale della Conferenza di Wannsee e dall’Istituto italiano di Cultura di Berlino.
Il 20 gennaio 1942 si riunirono, infatti, in un ricco quartiere sulle sponde del lago Wannsee, alla periferia della capitale tedesca, quindici selezionati uomini, convocati da Reinhard Heydrich per discutere e coordinare la messa in atto della “soluzione finale” degli ebrei d’Europa. I presenti erano non solo membri della SS e della Gestapo, ma anche giuristi e segretari di stato, impiegati in diversi ministeri. Un’analisi delle loro biografie e dell’unica copia sopravvissuta del protocollo redatto in quella circostanza da Adolf Eichmann, dimostra come già allora la burocrazia fosse indispensabile alla messa in atto del genocidio, e tale analisi illumina inoltre su aspetti meno noti, nella nostra comprensione, del ruolo avuto dai “carnefici” . Anche quest’anno, quindi, nel Convegno proposto dall’Università di Trieste, vengono raccolti molteplici contributi di studiosi che affronteranno la problematica della violenza dell’Olocausto alla luce delle varie scienze. Un programma pertanto ricco di interventi in un’ottica ampiamente interdisciplinare che coinvolge tutti i settori scientifici di Ateneo.
L’inumanità di Auschwitz è l’umana condizione da cui da allora dobbiamo difenderci, parafrasando il monito di Primo Levi che invitava all’analisi, allo studio e alla conoscenza dell’abominio della Shoah e della deportazione nei Lager di sterminio nazisti, quale efficace antidoto contro la reiterazione del crimine e contro ogni forma di rinnovato razzismo e prevaricazione razziale, sociale, culturale e religiosa.