Programmazione di classe
27 Gennaio 2019Confronto Dante / Petrarca
27 Gennaio 2019per scuole elementari
di maestraMary
Sommario
4. OBIETTIVI, CONTENUTI, ATTIVITÀ
8. LA DOCUMENTAZIONE E LA VISIBILITA
1. LA SITUAZIONE DI PARTENZA
Il contesto
La scuola è situata nel paese di XXXX (un migliaio di abitanti circa) in un contesto ad economia prevalentemente legata al turismo e alle piccole imprese.
Le classi sono poco numerose e la popolazione scolastica abbastanza stabile, anche se da un paio danni sta accogliendo sempre più numerosi alunni provenienti dall’estero, che però non sono di passaggio ma tendono a fermarsi.
XXXX conserva le caratteristiche di una piccola comunità tuttavia l’evoluzione del contesto socio economico ha reso la realtà locale più articolata e complessa e sono emersi nuovi bisogni e nuove aspettative dell’utenza rispetto al ruolo della scuola che si è andata configurando negli ultimi anni con un modello orario di tempo lungo, con un pomeriggio facoltativo e tre obbligatori. L’edificio scolastico è una costruzione datata che non dispone di spazi interni comuni né palestra, né atri, né laboratori, né biblioteca, né aula video o multimediale. All’esterno è provvista di un piccolo cortile asfaltato che confina con la strada statale.
Le risorse
Per le attività di musica si dispone di uno spazio aula o del cortile, quest’ultimo però disturbato dal transito dei veicoli sulla strada. Le attrezzature disponibili sono uno strumentario Orff non completo, alcuni lettori cd portatili e un registratore.
Lorganico + estremamente ridotto (5 classi 6 insegnanti) e richiede che per alcune attività, tra le quali musica, vengano accorpate due classi; nello specifico della musica essa viene svolta ogni anno da seconda/terza insieme e quarta/quinta insieme. L’insegnante titolare della disciplina in una delle due classi opera solo per l’insegnamento della musica, 1 ora alla settimana. Dato il tipo di organizzazione nel passaggio dalla prima alla seconda per una delle due classi il docente di musica cambia necessariamente (mancanza di continuità didattica).
Il gruppo
Il gruppo è costituito da due classi, la seconda e la terza, composte rispettivamente da 10 e 9 alunni.
2 alunni di classe terza provengono dal Sud America, ma fanno parte della classe fin dalla prima.
I due gruppi sono disomogenei per abilità e conoscenze, per livelli di autonomia, ritmi di lavoro, capacità di ascolto e tempi di concentrazione. Si rilevano per alcuni alunni di seconda delle difficoltà a livello di capacità di autocontrollo e rispetto delle regole. Unalunna di classe terza presenta un ritardo un ritardo nello sviluppo psicomotorio e del linguaggio ed è seguita per alcune ore settimanali dall’insegnante di sostegno.
E il primo anno in cui questi due gruppi classe lavorano insieme (le classi sono accorpate anche per le attività motorie e per informatica), tuttavia i bambini si conoscono sia perché la scuola è piccola e si ritrovano spesso a giocare insieme durante le ricreazioni sia perché hanno occasione di frequentarsi anche fuori dalla scuola.
Per quanto riguarda l’ambito musicale entrambi i gruppi nella prima classe hanno svolto attività mirate alla costituzione al consolidamento degli schemi logici e percettivi con i quali interpretare la realtà circostante, soprattutto con attività legate all’esplorazione dell’ambiente, e su canti appresi per imitazione. Il gruppo di terza inoltre ha potuto usufruire di attività di approfondimento degli elementi sonori di base e utilizzare le conoscenze apprese sul versante della produzione creativa ed espressiva.
Laccertamento dei prerequisiti
Laccertamento dei prerequisiti avviene tramite la ri-proposta in forma ludica di giochi analoghi a quelli già svolti negli anni precedenti e che fanno parte del bagaglio esperienziale di ciascuno.
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saper concentrare l’attenzione sul suono
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riconoscere suoni prodotti da diverse fonti sonore
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distinguere la provenienza dei suoni
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produrre vari tipi di suoni con il corpo
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riconoscere il contrasto forte/piano
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riconoscere suoni di diversa durata
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riconoscere suoni di diversa altezza
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riconoscere il timbro di alcuni strumentini
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collocare suoni in una sequenza temporale
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rappresentare suoni attraverso il disegno
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riprodurre con la voce semplici melodie per imitazione
Al termine della fase di accertamento dei prerequisiti non emergono particolari difficoltà, tuttavia si evidenziano livelli molto diversificati di padronanza, prontezza e abilità comunicativa.
2. LA CORNICE DI RIFERIMENTO
Il Progetto di Istituto
Finalità
– Formare nel bambino unautonomia di pensiero, costruita sulle sue esigenze espressive e su un lavoro che favorisca l’attitudine a problematizzare, a collegare le conoscenze, e dove le abilità e le capacità di ciascuno possano essere valorizzate e amplificate.
Obiettivi formativi delle attività espressive
– Conoscere, capire e gustare il linguaggio artistico nelle sue varie forme maturando capacità critiche e gusto estetico.
– Acquisire esperienze cinestetiche, visive, tattili e uditive che aumentino la capacità di esprimersi e con i linguaggi non verbali in modo personale e creativo.
Progetto Musica
L’offerta formativa dell’Istituto considera la musica un’opportunità preziosa per lo sviluppo e la crescita della persona e valorizza sia percorsi musicali che favoriscono l’acquisizione di atteggiamenti e competenze musicali di base, sia percorsi che promuovono la pratica strumentale e corale. Il Progetto Musica” prevede, già da diversi anni, per tutti gli alunni delle classi 3^ 4^ e 5^ di tutte le scuole dell’Istituto Comprensivo l’attivazione di percorsi con l’intervento di esperti, in collaborazione con una cooperativa operante sul territorio. In continuità con gli anni precedenti nel plesso di XXX viene proposto un corso di 15 ore annue, da svolgersi nell’orario facoltativo, per imparare a suonare il flauto dolce. Il corso comprende anche un’introduzione alla teoria musicale, con lavviamento alla lettura dei segni grafici utilizzati nella moderna notazione musicale al fine di giungere alla decodifica ed esecuzione con lo strumento di semplici partiture musicali. Alle attività facoltative è iscritta la quasi totalità degli alunni (oltre il 96%).
Il Progetto di plesso
A livello di plesso le insegnanti ogni anno elaborano un progetto di attività integrate che coinvolge varie discipline e che si sostanzia nel corso dell’anno scolastico in proposte di diversa natura (animazione della lettura, scrittura creativa, drammatizzazione, teatro, musica, danza, attività manuale, disegno e pittura ..) sia a livello curricolare che di attività facoltative che coinvolgono tutte le classi nella riflessione ed elaborazione attorno ad un tema stabilito di anno in anno. Il percorso si concretizza in una mostra, festa o spettacolo finale, aperti a tutta la comunità del paese. Il tema di quest’anno è l’esplorazione del mondo delle emozioni attraverso una molteplicità di canali, da quello linguistico a quello iconico, attraverso quello sonoro e quello corporeo-cinestesico.
La progettazione annuale di musica, coerentemente con la progettazione di plesso quest’anno avrà al proprio interno il filo conduttore delle emozioni, in collegamento con gli altri linguaggi espressivi.
3. LA PROGETTAZIONE
Unesperienza globale
Le attività mirano a coinvolgere operativamente gli alunni dal punto di vista percettivo, psicomotorio, cognitivo, affettivo, e relazionale.
Nello specifico mirano ad educare e sviluppare:
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la percezione uditiva, su cui si costruisce ogni esperienza musicale sia di tipo operativo sia di tipo cognitivo;
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la motricità, poiché il corpo è il primo luogo dove avviene l’esperienza;
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l’accesso al mondo musicale simbolico-espressivo, avvicinando il bambino a decodificare alcuni degli elementi che caratterizzano la nostra cultura musicale e i nostri sistemi di scrittura musicale;
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un atteggiamento di rispetto e di interesse per le altre culture, ambito nel quale la musica può avere un ruolo privilegiato poiché non richiede la condivisione di esperienze verbali;
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la dimensione affettiva, in quanto il far musica permette al bambino di esplorare, nellemotività della musica, la propria emotività;
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la dimensione sociale, per porre le basi ad unattitudine all’ascolto reciproco fondamentale in tutte le attività e in particolare fare musica e cantare insieme, a all’interazione costruttiva.
Gli obiettivi trasversali
L’attività musicale apporta il proprio contributo formativo nel perseguire obiettivi formativi trasversali relativi alle diverse sfere caratterizzanti la persona.
Sfera affettiva-emozionale
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sviluppare le capacità di concentrazione e autocontrollo
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sperimentare stati di ben-essere” (rilassamento, gratificazione..)
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esplorare le proprie emozioni e saperle riconoscere
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riconoscere il rapporto tra pensieri ed emozioni.
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esprimere in modo costruttivo i propri stati d’animo
Sfera socio-relazionale
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sviluppare modalità di ascolto attivo
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accettare, rispettare, aiutare gli altri
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favorire forme diverse di contatto con gli altri e di comunicazione
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maturare la capacità di interagire nel gruppo in modo costruttivo e collaborativo
Sfera cognitiva
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mettere in atto processi di distinzione, classificazione, organizzazione semantica, decodifica
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potenziare la capacità di generare idee (creatività)
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attivare processi valutativi per sviluppare la maturazione del pensiero critico e del gusto estetico
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sviluppare la memoria
I tempi
Le unità didattiche coinvolgono le seguenti discipline dell’area linguistico-artistico espressiva: lingua italiana, musica, arte-immagine, corpo-movimento-sport. Lora di musica settimanale costituisce quindi solo una parte del tempo dedicato al percorso, che si sviluppa in modo interdisciplinare anche nei tempi riservati alle altre discipline si avvale inoltre in parte dei tempi facoltativi, che permettono ampliamenti e approfondimenti.
4. OBIETTIVI, CONTENUTI, ATTIVITÀ
Obiettivi, contenuti e attività del piano annuale tengono conto di quattro settori di intervento didattico:
– la percezione,
– l’ascolto/fruizione
– la produzione creativa
– l’esecuzione
L’attenzione viene puntata di volta in volta in modo più diretto su un settore o sull’altro pur nella globalità dell’esperienza.
Collegamenti interdisciplinari
Il percorso si sviluppa integrandosi con altre forme espressive in una sinergia di intenti e attività.
CORPO MOVIMENTO SPORT :
– affinare la percezione uditiva
– sviluppare una maggior conoscenza del proprio corpo
– utilizzare il corpo per esprimersi e per comunicare
– consolidare la capacità di effettuare movimenti secondo parametri spazio-temporali
– affinare il controllo dei propri movimenti
ARTE -IMMAGINE :
– rappresentare con il disegno una storia
– attribuire significati alla musica attraverso rappresentazioni iconiche e grafiche
– sviluppare la capacità di decodifica e di invenzione di rappresentazioni grafiche simboliche
– saper leggere in un’immagine e/o produzione multimediale significati emozionali
– esprimersi attraverso il disegno e il colore
LINGUA ITALIANA
– saper ascoltare attivamente
– utilizzare termini appropriati per esprimere e descrivere eventi, stati d’animo, sensazioni
– leggere e comprendere brani
– leggere e inventare storie, poesie e filastrocche
Le Indicazioni per il curricolo (D.M. 31 luglio 2007)
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria
– Usare la voce, gli strumenti, gli oggetti sonori per produrre, riprodurre, creare e improvvisare fatti sonori ed eventi musicali di vario genere.
– Eseguire in gruppo semplici brani vocali e strumentali curando lespressività e laccuratezza esecutiva in relazione ai diversi parametri sonori.
– Riconoscere e discriminare gli elementi di base all’interno di un brano musicale.
– Cogliere all’ascolto gli aspetti espressivi e strutturali di un brano musicale, traducendoli con parola, azione motoria e segno grafico.
La progettazione annuale
PRIMO QUADRIMESTRE
Obiettivi specifici
ü Saper riconoscere suoni prodotti naturalmente dal corpo.
ü Usare il corpo per produrre e riprodurre fatti sonori.
ü Scoprire varie possibilità di produrre sonorità con oggetti d’uso comune e strumentini.
ü Riconoscere e utilizzare le caratteristiche basilari di un suono o evento sonoro (altezza, durata, intensità, timbro)
ü Riconoscere e utilizzare creativamente per esprimersi e comunicare le sonorità prodotte da oggetti d’uso comune e strumentini.
ü Accompagnare brani recitati, letti o cantati con i diversi suoni che il corpo può produrre, utilizzando oggetti d’uso comune, utilizzando lo strumentario didattico
ü Utilizzare e successivamente decodificare scritture non convenzionali per la stesura di brevi partiture.
ü Riconoscere e riprodurre semplici strutture ritmiche.
ü Individuare in un brano ascoltato di ritmi lenti, veloci e moderati
ü Riprodurre ritmi con il battito delle mani o utilizzando semplici strumenti
ü Saper modulare la voce nel produrre espressioni parlate, recitate, cantate.
ü Ascoltare e riconoscere diverso tipi di espressione vocale.
ü Giocare, simulare, drammatizzare, sonorizzare, utilizzando diverse espressioni vocali.
ü Riconoscere il contrasto forte/piano e tradurre nei linguaggi grafico verbale, corporeo
ü Individuare in un’immagine data possibili sonorità e utilizzare onomatopee adeguate per rappresentarle.
ü Riflettere su come un autore utilizza timbro ed intensità per descrivere.
ü Eseguire per imitazione semplici canti individualmente e in gruppo sincronizzando il proprio canto con quello degli altri.
Contenuti e attività
Ø Ascoltare in silenzio i suoni prodotti naturalmente dal corpo e descriverli verbalmente.
Ø Cantare insieme la canzone “Se sei felice” (per imitazione) accompagnandola con i gesti-suono. Produrre quanti più suoni possibile utilizzando mani, piedi, bocca e altre parti del corpo (battendo, schioccando, sfregando, soffiando..). Gioco: a turno un bambino mostra un gesto-suono scoperto e sperimentato e gli altri lo riproducono come un eco. Associare i gesti-suono ad eventi sonori della realtà (vento, pioggia, zoccoli di un cavallo..)
Ø Cantare insieme accompagnandola coi i gesti suono la canzone Battaglia di Magenta” variando l’intensità e la velocità. Scegliere un simbolo grafico per rappresentare un suono prodotto e realizzare una semplice partitura da suonare col corpo (prima lavoro collettivo, poi a coppie). Concordare una simbologia per rappresentare alcuni parametri del suono ed applicarla alle partiture precedenti (es, debole/forte, lungo/corto..).
Ø Date immagini di paesaggi autunnali, prima a livello collettivo, poi a gruppetti, sonorizzarle utilizzando suoni prodotti col corpo o con la voce. Ciascun gruppetto riproduce le sonorità e gli altri compagni, sulla base degli elementi presenti nell’immagine, provano ad indovinare.
Ø Il gioco del “rumorista”. Gli alunni hanno a disposizione oggetti d’uso comune di vario tipo. Dopo una fase di esplorazione autonoma del materiale, ogni alunno scegliere un oggetto e cerca di ricavare il maggior numero di sonorità. Viene poi chiesto ai bambini di utilizzarle gli oggetti per evocare delle sonorità dell’ambiente richiamando le attività svolte con le immagini autunnali. Attività analoghe si propongono, sempre dopo una fase di libera esplorazione, utilizzando gli strumentini. Associazione al suono prodotto da ogni strumentino di un movimento e una sensazione e/o di un’immagine mentale (es triangolo= movimento leggero, tranquillità, volo di farfalle).
Ø Collettivamente viene inventata una breve storiella da sonorizzare con gli oggetti. La storiella viene scritta, inserendo in corrispondenza degli elementi da sonorizzare simboli concordati che indichino le sonorità da produrre (oggetto, numero delle ripetizioni dell’evento sonoro, durata, intensità)
Ø Giochi con la voce : pronunciare il proprio nome in modi diversi: piano, forte, in crescendo, in diminuendo, ritmato, sussurrato, roco, sibilante, leggero, pesante, cantato, cupo, al rallentatore, in velocità.. Pronunciare domande e risposte cantando, variando l’intensità, la durata, l’altezza dei suoni emessi.
Ø Si riprende un’attività già svolta negli anni precedenti sulle cellule ritmiche abbinate al ritmo del nome di alcuni animali (gru” gat-to” to-po-li-no” ) per giocare con il ritmo dei nomi, delle parole, delle conte. Si scandisce il ritmo con la voce, con i passi, con il battito di mani e piedi, con l’utilizzo di strumentini come legnetti o tamburelli. Vengono inventate collettivamente frasette sulle sequenze ritmiche date.
Ø I bambini imparano la filastrocca Nevicata” (Le casette stupefatte sono bianche come latte Tutto è bianco a monte e a valle. E un diluvio di farfalle. Lungo i tetti sopra i rami che merletti che ricami. Che stupore per gli uccelli che cappucci per gli ombrelli!) . La filastrocca viene utilizzata come spunto per giochi vocali e ritmici. Recitare la filastrocca mentre un “direttore” utilizza la gestualità per alzare e abbassare il volume. Recitare la filastrocca in modi diversi (lento, veloce, sussurrato..) Scelte alcune qualità l’insegnante legge le strofe della poesia cambiando ad ogni strofa la qualità della voce, i bambini le rappresentano sui loro fogli con i simboli. Recitare la filastrocca cambiando la struttura ritmica. Creare con un accompagnamento ritmico.
Ø Ascolto del brano Il temporale” nell Estate di Vivaldi. Utilizzo del corpo per rappresentare alcuni elementi del temporale (battiti delle dita per la pioggia, pestare il piede o battere le mani per il tuono, soffiare per il vento). Realizzazione di scarabocchi musicali” cioè immagini grafico/simboliche per tradurre in un altro linguaggio il brano di Vivaldi. Viene così realizzata una sorta di partitura. Che potrà essere eseguita utilizzando gli oggetti, i suoni del corpo, la voce e gli strumentini.
SECONDO QUADRIMESTRE
Obiettivi specifici
ü Sperimentare e rappresentare sensazioni legate a suono” e silenzio”
ü Ascoltare in modo attento brani musicali.
ü Analizzare il significato e l’importanza della musica per sottolineare-completare la comunicazione.
ü Operare confronti fra rappresentazioni iconiche e musicali.
ü Comprendere che la musica può cambiare il significato ad un’immagine.
ü Sperimentare che la musica comunica e suscita emozioni.
ü Evocare, attraverso l’ascolto musicale, sentimenti e sensazioni utili alla costruzione di storie
ü Analizzare strutture sonore contrastanti.
ü Comprendere interpretare e tradurre con altri linguaggi espressivi le caratteristiche strutturali musicali (parametri sonori)
ü Sonorizzare immagini individuando musiche funzionalmente adatte.
ü Identificare e riconoscere il timbro di alcuni strumenti musicali.
ü Sviluppare la capacità di associare all’ascolto di un brano musicale un’attività gestuale motoria.
ü Controllare a livello corporeo l’intensità e la velocità del brano musicale.
ü Sviluppare la capacità di interpretare con il movimento ritmi e melodie.
ü Armonizzare i propri movimenti con quelli degli altri nell’esecuzione di un’azione danzata.
ü Saper inventare gesti e movimenti per completare o costruire una semplice coreografia.
ü Eseguire per imitazione semplici canti individualmente e in gruppo sincronizzando il proprio canto con quello degli altri.
Contenuti e attività
Ø Vengono fatti sperimentare in situazione di gioco momenti di silenzio e momenti di non silenzio (voci, suoni, rumori..). Tramite una conversazione guidata. si conducono i bambini a riflettere su cosa significa silenzio” e sulle sensazioni legate al silenzio. Successivamente verranno rappresentate usando i colori le sensazioni legate ai momenti sperimentato usando colori e segni grafici.
Ø Utilizzando un’ora di compresenza i bambini vengono divisi in due gruppi che lavorano in due spazi differenti. Ad entrambi i gruppi è mostrato un file power point con immagini di un castello. Per un gruppo il sottofondo è Sul bel Danubio blu” (Strauss), per l’altro Carmina burana” (Carl Orff). Ciascuno dei due gruppi poi viene suddiviso in due sottogruppi a ciascuno dei quali è chiesto di inventare una storia sulla base di quanto visto e ascoltato. Ciascuna storia viene disegnata in alcune sequenze, ottenendo 4 cartelloni. Ciascun gruppo illustra (parole e immagini) il proprio prodotto agli altri. Si chiederà ai bambini di individuare analogie e differenze fra le storie(è probabile che se ne riscontrino di più fra i gruppi che hanno ascoltato la stessa musica, storie romantiche per Strauss, storie paurose per Orff). Alla fine viene fatta ascoltare la musica dell’altro gruppo.
Ø Con l’utilizzo di immagini e musiche diverse viene chiesto ai bambini di fare degli abbinamenti e di spiegare le loro motivazioni (esempi di immagini: labirinto, una casa isolata nella prateria, soldati in marcia, una mongolfiera; esempi di tracce musicali: Lieti,lux aterna; Pink Floydm Careful; Mussorgskij, Una notte sul monte calvo; Tchaikovsky – Walzer dal “Lago dei Cigni”)
Ø Presentare una stessa immagine e tipi di musica fra loro differenti verbalizzare le differenti emozioni, sensazioni, immagini mentali che le due musiche suscitano.
Ø Costruzione della colonna sonora del cartone animato di Walt Disney Il vecchio mulino”. Visione del cartone animato senza audio. Raccontare la storia a voce, dividerla in alcune sequenze che rappresentano i momenti principali. Rilevare le sensazioni e gli stati d’animo suscitati dalle immagini nelle sequenze (calma/tranquillità à allegria/vivacitàà ansia/paura à ritorno alla calma). Ascolto di alcuni brani musicali (Così parlò Zarathustra”, R. Strauss, Barcarola” di Mendelssohn , La luna nuova” Pfm; Preludio in do minore” Sergio Cammeriere).Verbalizzazione delle sensazioni suscitate dai brani. Analisi delle caratteristiche dei brani attraverso schede, confronto delle letture. Individuazione di elementi del brano che lo rendono più adatto a rappresentare una certa emozione (contrasti, lievità, suoni onomatopeici, ritmi veloci o lenti..). Scelta dei brani più adatti a rappresentare le sequenze. Montaggio dei brani sul cartone a cura dell’insegnante (servendosi di un programma di editing). Ascolto della colonna sonora realizzata. Ascolto della colonna sonora originale ed osservazioni-valutazioni.
Ø Visione della fiaba Pierino e il lupo” nella versione realizzata da Claudio Abbado, alla guida della Chamber Orchestra of Europe, con un narratore Roberto Benigni. Successivo ascolto di alcuni pezzi con rappresentazione libera tramite il movimento, dei vari personaggi. Verbalizzazione delle caratteristiche personaggio, dei movimenti più adatti a rappresentarlo e delle caratteristiche timbriche degli strumenti corrispondenti. Realizzazione di un cartellone con personaggi e immagini degli strumenti. Ascolto di tracce audio del suono dei singoli strumenti: durante l’ascolto i bambini segnano su apposite schede gli strumenti che hanno sentito. L’insegnante indica poi la sequenza corretta e si procede al riascolto.
Ø Per consolidare il riconoscimento dei timbri ascolto di brani per strumenti solisti ed individuazione dello strumento ARCHI :Tartini Sonata in sol minore”; FLAUTO TRAVERSO : Briccialdi ,The Carnival of Venice, Op. 78″ ; OBOE: Benedetto Marcello Concerto per oboe” adagio; FAGOTTO, Rossigni Concerto a fagotto principale” largo. CORNO Franz Danzi, Sonata Per Corno e Pianoforte”; TIMPANI W. Kraft Timpani Concerto, fine del terzo movimento”, CLARINETTO , 1° movimento dal Concerto per clarinetto e orchestra KW 622 di WA Mozart , Concertino op.26″ Weber.
Ø I bambini imparano per imitazione la canzoncina Otto il fagotto” ( CD abbinato al testo La grande orchestra di Alice Casadei). La canzoncina si presta ad una proposta di danza semi-strutturata, con saltelli e movimenti delle braccia nella strofa e mentre nel ritornello ciascuno può inventa dei movimenti o delle figure per descrivere un otto”, le figure sono dapprima elaborazioni individuali poi viene richiesto di elaborare una figura di gruppo.
Ø Proposta di danze semi-strutturate che richiedono il contributo di inventiva da parte dei bambini. Alcune possono essere tratte dal repertorio Tischler/Moroder (Ku-tsci-tschi”, La lavatrice”) altre dal repertorio delle danze popolari come Brande de la montarde” (FRANCIA) o Savila se bela loza” (SERBIA)
Ø Proposta di danze che presentano strutture ritmiche e melodiche ripetitive e facilmente individuabili: Vinchia” che è una danza romagnola di contrasti, propone momenti di tranquillità a momenti di lite e poi riappacificazione; Wassuma” è una danza allegra e di libera espressione del Suriname.
Ø I bambini imparano per imitazione il canto Oh Susanna” ed ideano una semplice coreografia (pochi movimenti ripetuti più volte) su tale musica.
5. LA METODOLOGIA
Una traccia maglie larghe”
Litinerario è a spirale” e si snoda per tutto il corso della scuola di base secondo un graduale approfondimento. Esso è migliorare progressivamente e con gradualità il livello di padronanza e al conseguimento delle abilità complesse riferite alla comprensione e alla produzione del linguaggio musicale.
La progettazione annuale traccia delle aree di lavoro, da sviluppare attorno ad alcuni nuclei tematici, con che permettono al bambino di confrontarsi con gli elementi musicali e i parametri sonori attraverso il gioco, l’esplorazione, l’improvvisazione, la composizione, il dibattito e la partecipazione attiva in una prospettiva interdisciplinare, entrando in contatto con la musica nelle sue molteplici forme e funzioni e nella globalità del suo linguaggio, integrandosi con altre discipline.
Contenuti ed attività sono strutturati in forma di proposta-stimolo, aperti ad accogliere le esigenze, gli interessi e le proposte provenienti dai bambini.
Fare” e Riflettere”
La proposta didattica intende rendere il bambino protagonista attivo di un cammino che lo porti a vivere la musica come un linguaggio al pari della parola e dell’immagine, in una dimensione in cui l’incontro con la musica possa costituire un’esperienza di apprendimento attiva e giocosa, dove i due principali momenti della performance e della riflessione vengono costantemente integrati per dar vita a pur minime produzioni di senso.
La metodologia cercherà di stimolare l’allievo verso una ricerca musicale che lo condurrà alla sperimentazione e all’apprendimento per scoperta, partendo da concrete esperienze multisensoriali e socializzanti, intersecando i diversi piani – uditivo, ritmico, motorio, gestuale, vocale, linguistico – e stimolando l’immaginazione e la produzione spontanea.
In considerazione dell’età degli alunni è da considerare centrale l’esperienza col corpo, ma anche l’utilizzo di oggetti e di piccoli strumenti che consentono immediatezza d’uso e contatto, perché stimola i bambini a far musica concretamente, non solo per riprodurre o eseguire ritmi e melodie definite ma anche attraverso l’improvvisazione e l’ideazione di proprie musiche originali.
L’importanza del gruppo
L’approccio vuole valorizzare sia l’espressione e l’esplorazione individuale che l’interazione all’interno di gruppi di lavoro, formati sia da bambini di seconda che di terza, dove può avvenire uno scambio di vissuti ed esperienze e un arricchimento reciproco.
Il ruolo dell’insegnante
L’insegnante curerà di : suscitare interesse e coinvolgimento; guidare e orientare l’esperienza proponendo materiali e strumenti di lavoro; creare un clima di fiducia, adeguato all’ascolto, all’espressione e alla riflessione di gruppo facendo in modo che ognuno si senta a proprio agio e abbia la possibilità di ricercare e provare soluzioni diverse senza porsi in situazione di competitività.
E anche importante che l’insegnante stesso in queste attività si metta in gioco con la propria esperienza e la propria musicalità, non per fornire modelli da copiare, ma per interagire realmente, attraverso la musica, con i bambini ritrovando e riscoprendo il piacere della musica nella propria professione.
6. I MEZZI E GLI STRUMENTI
Tenendo conto delle risorse di spazi e materiali le attività verranno svolte in aula. Lo spettacolo finale viene realizzato presso il Teatro sociale del paese.
Si farà uso di
-lettore cd
-registratore
-varie tracce musicali
-episcopio
-immagini varie (foto e disegni)
-materiale di cancelleria
-schede operative
-cd e cassette vergini
-oggetti d’uso comune
-strumentario Orff disponibile
-videocamera, videoproiettore e pc portatile di proprietà personale dell’insegnante
7. LA VALUTAZIONE
Verifica e valutazione del processo di insegnamento/apprendimento, tesa ad individuare miglioramenti e criticità , terrà conto di due importanti fattori
– i livelli di partenza sono molto diversificati
– apprezzamenti, emozioni, espressione personale e creatività appartengono alla sfera del soggettivo
Si tratterà pertanto innanzitutto di dare spazio lungo tutto il percorso a momenti di:
– riflessione e autovalutazione di gruppo sulle attività svolte (sensazioni provate, gradimento, coinvolgimento, punti di forza, punti di debolezza, problematiche emerse..)
– revisione ed analisi critica in chiave migliorativa di quanto prodotto (registrazioni, videoregistrazioni..)
L’insegnante inoltre monitorerà il processo di apprendimento di ogni alunno con l utilizzo di strumenti diversificati:
– compilazione da parte degli alunni di schede appositamente predisposte (vero / falso, scelta multipla, completamento, corrispondenze/associazioni)
– richieste agli alunni di verbalizzazioni, prestazioni pratiche, elaborazioni grafico-pittoriche
– osservazioni sistematiche dell’insegnante effettuate nel contesto di svolgimento delle varie attività
– rilevazione della quantità/qualità/ degli interventi nei momenti di autovalutazione e riflessione di gruppo
Parametri per le rilevazioni periodiche:
Dimensione di gruppo
– Partecipazione / interesse
– Collaborazione nel gruppo
– Impegno per la buona riuscita del lavoro
Dimensione individuale
– Disponibilità e impegno nella sperimentazione/scoperta
– Disponibilità all’ascolto
– Disponibilità alla revisione e al miglioramento dei
prodotti
8. LA DOCUMENTAZIONE E LA VISIBILITA
La presente progettazione, le griglie di osservazione sistematiche, le registrazioni e videoregistrazioni costituiranno elementi di documentazione.
La partecipazione allo spettacolo finale Emozionando” nel quale si riporteranno alcune delle più significative esperienze svolte durante il percorso costituirà un momento importante di documentazione dell’attività svolta, in cui verrà resa pubblica anche alle famiglie e alla comunità del paese.
Stralci delle registrazioni dello spettacolo di fine anno verranno anche pubblicati sul sito dell’Istituto.
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