riassunto del capitolo secondo del romanzo di Giulia Alotto
Riassunto:
Nella notte Don Abbondio non riusciva a dormire poiché era scosso da pensieri, considerava l’ipotesi di dire e Renzo l’accaduto e di trovare con lui una scappatoia ma, ricordandosi bene quello che gli avevano detto i due bravi, si pentì di averne parlato anche con Perpetua. Infine giunse alla conclusione che fosse meglio guadagnare tempo ottenendo due mesi di tempo in cui le cose potevano cambiare di molto. Pensò ai pretesti con cui avrebbe potuto ammansire Renzo e si rassicurò convinto che questi potessero risultare validi al ragazzo. Così finalmente prese sonno ma, quella notte, ebbe solo incubi e svegliatosi ripensò ai momenti tranquilli prima dell’incontro con i due bravi. Aspettò Renzo riordinando il discorso e le parole che avrebbe usato e quando lui arrivò si presentò con la furia di chi quel giorno avrebbe dovuto sposarsi. Lorenzo era fin da ragazzo rimasto orfano ed era filatore di seta, una professione ereditaria ma lucrosa. Il lavoro diminuiva di giorno in giorno ma la presenza di emigranti non lo facevano mai mancare; inoltre Renzo possedeva un piccolo podere così da potersi dire benestante. Lui comparve davanti a Don Abbondio vestito in modo molto elegante e chiese l’ora della cerimonia ma Abbondio, spacciandosi malato, disse al ragazzo che per sposarsi bisognava sbrigare prima delle formalità. Abbondio tentò di spiegare a Renzo le formalità ma lui, non sapendo il latino, rinunciò e ottenne dal prete la proroga del matrimonio di una settimana. Abbondio si prese così tutta la colpa del ritardo e il ragazzo si volse verso casa di Lucia, sua futura sposa, ripensando allo strano comportamento del Don che lo faceva pensare ad un inganno. Fu sul punto di tornare indietro per ottenere spiegazioni ma, in quel momento, vide Perpetua entrare in un orto, la chiamò e riuscì, promettendo il silenzio, a farsi dire dal prete chi impediva le nozze: Don Rodrigo. Così Abbondio raccontò tutto a Renzo e lo accusò di essersi rovinato poiché,anche scoprendo la verità, non avrebbe potuto far nulla. Il ragazzo scappò subito via e a Don Abbondio venne la febbre così si sedette e, dopo aver chiamato Perpetua, le ordinò di chiudere la porta e di dire che lui era a letto con la febbre. Intanto Renzo camminava verso casa pieno di rabbia e, sebbene fosse stato sempre quieto e tranquillo, penso all’omicidio di Rodrigo. Pensò di prenderlo per il collo ma gli venne in mente che la casa era sorvegliata e allora pensò di nascondersi dietro a una siepe e sparare al Don. Risvegliato così dal suo sogno pensò a Lucia e al modo che avrebbe usato per annunciarle ciò che era accaduto ma, soprattutto, concluse che Rodrigo tramasse di sposare lui stesso Lucia. Renzo passò così davanti a casa di lei e vi trovò Bettina ma, sentendo le chiacchiere delle amiche di Lucia, le chiese di prendere in disparte la sua sposa senza farla preoccupare poiché doveva parlarle. Lucia era insieme alla madre e alle amiche vestita da sposa quando arrivò Bettina che la portò da Renzo. Lui, datole la brutta notizia, scoprì che Lucia già sapeva dell’amore di Rodrigo ma non credeva che arrivasse fino a questa azione. Lei così corse a mandar via le donne che, pettegole, andarono a cercar conferma della notizia a casa di Perpetua.