Vita di Cesare
27 Gennaio 2019A SCUOLA CON … RINNOVATA ENERGIA!
27 Gennaio 2019
Si chiamano prove oggettive quelle i cui risultati non dipendono da criteri soggettivi del valutatore, ma sono valutate nello stesso identico modo, chiunque sia il valutatore, poiché le risposte sono predeterminate. Da questa premessa risulta chiaro che si intendono per prove oggettive le prove a risposta chiusa (e a domande chiusa). Sono invece soggettivi quesiti a risposta aperta. Con queste prove, anche a causa della relativa rapidità di correzione, è possibile verificare frequentemente il livello di apprendimento. Generalmente, le prove oggettive, come quelle di un test preselettivo di un concorso, tendono a privilegiare la conoscenza di un sapere ripetitivo, analogico e meccanico, come la conoscenza delle leggi, mentre mettono in secondo piano la capacità critica e creativa. I quesiti che possono essere presenti in una prova oggettiva sono essenzialmente di questo tipi: 1) vero/falso, completamenti, corrispondenze, scelte multiple ad una o a due soluzioni. Quest’ultima tipologia di prove è quella che presenta il maggior grado di duttilità . Infatti i quesiti a risposta multipla possono consistere in un nucleo tematico centrale in cui viene posto un determinato problema, seguito da alcune alternative di soluzione, oppure in una domanda con più alternative di risposta, oppure in una affermazione incompleta che va integrata scegliendo, tra i completamenti offerti, quello ritenuto esatto.