VOLTI NUOVI E ABITI VECCHI
27 Gennaio 2019ALBA
27 Gennaio 2019tema svolto
Traccia:
I giovani, questa razza che spesso appare incomprensibile agli occhi degli adulti, non riescono a guardare con chiarezza dentro di loro e tutto questo non fa che accentuare le difficoltà che quotidianamente incontrano. Sembrano prevalere fragilità, insicurezza, superficialità e mancanza di identità. Quali le soluzioni, secondo te, ai problemi dei giovani d’oggi?
Svolgimento:
Si sente spesso parlare di disagio dei giovani, di problemi, ecc ed effettivamente non si può chiudere gli occhi su alcuni dati preoccupanti, come diffusione di droghe, superalcolici, suicidi, ecc
Forse le vecchie generazioni hanno assicurato ai giovani un avvenire migliore del loro, almeno da un punto di vista dei comfort quotidiani. Dico forse, perché spesso i giovani incontrano difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro, fanno sacrifici e si sentono frustrati in modo umiliante. Inoltre diventa sempre più difficile comprarsi una casa e si allungano i tempi di permanenza nella famiglia di origine, e le speranze di autonomia e di libertà sono spesso deluse.
Tuttavia credo che non sia questo il male maggiore dei giovani d’oggi. Mi sembra che la cosa insopportabile sia quella di vivere una vita vuota, priva di valori ed ideali, per cui tutto risulta accessorio.
E’ vero che le ideologie nel passato sono state causa di immani rovine e disastri, ma il non aver alcun punto di riferimento valido porta inevitabilmente le giovani generazioni ad una crisi d’identità e ad un rifiuto acritico ed inconcludente del passato.
Manca quel dialogo costruttivo tra generazioni, che ha sempre permesso ai giovani di scontrarsi con l’esperienza degli anziani.
L’entusiasmo e l’irruenza dei giovani nella storia hanno sempre avuto il compito di rompere l’immobilismo e l’inerzia, il senso della misura e la moderazione degli anziani quello invece di garantire alla società la stabilità, il senso della continuità e la sicurezza spirituale.
Cadute le ideologie, molti di questi ideali non affascinano ormai più i giovani: il consumismo e la corsa al denaro hanno fatto piazza pulita di tutto questo.
Il dio-denaro ha inaridito lo spirito degli uomini, trasformando tutto in oggetto di consumo, anche i sentimenti, ha illuso che anche la felicità potesse essere raggiunta materialmente in ogni momento mediante il consumo di una dose di una o dell’altra sostanza.
Anche la libertà è divenuta un poter fare tutto quello che pare e piace”, invece che la conquista di una dignità umana nel rispetto innanzitutto della libertà e dei diritti del prossimo.
La mancanza di punti di riferimento dati da solidi valori ideali e il consumismo come unico modello sociale sono le vere cause di flagelli come la droga e l’alcol (il cui consumo tra i giovanissimi è aumentato notevolmente).
C’è anche un grande problema educativo alla radice: se il genitore quando è piccolo permette tutto al suo bambino, quale diritto ha poi di lamentarsi se suo figlio, divenuto più grande, continua a permettersi di tutto?
Parafrasando un celebre testo di Erich Fromm, l’uomo è uomo per quello che è, non per quello che ha.
Soltanto prendendo coscienza di questo si può avere la possibilità di ritrovare una vera dimensione umana e di non essere più soltanto i “terminali” dei messaggi pubblicitari.
In realtà questa possibilità, per me, non è astratta, ma è già quotidianamente sperimentata da alcuni giovani.
Penso, in particolar modo, ai volontari di varie associazioni, compresa la Croce Rossa, oppure alle grandi kermesse giovanili come il meeting di Rimini di fine agosto, che dimostrano come migliaia di giovani hanno ancora la forza per dare” qualcosa agli altri. Esiste quindi un’altra realtà che vale la pena di non dimenticare, per non fare lo stesso errore della cronaca giornalistica, preoccupata più di evidenziare i mali o i fatti eclatanti che non gli esempi positivi.
Non è retorico affermare che credere in qualcosa, avere un fine nella vita, lottare, sacrificarsi per qualcosa, può fare del bene non solo all’individuo, ma all’intera società.
Qui non si vuole terminare il discorso ipotizzando una ricetta facile o trionfalistica, ma forse è nel recupero di alcuni valori, di cui troppo sbrigativamente qualcuno si è voluto sbarazzare negli scorsi decenni, che sta una possibilità di vera libertà e felicità per i giovani di oggi.
Notabene: l’ispirazione per l’elaborazione di questo tema è venuta leggendo il seguente tema I problemi dei giovani. Si rimanda al sito www.skuola.net, sul quale è pubblicato quel tema, per altro materiale didattico gratuito e utilissimo per studenti e docenti.
1 Comment
[…] svolto – argomento: Questione giovanile di […]