Un amore di Dino Buzzati
28 Dicembre 2019Il sedicesimo capitolo dei Promessi Sposi
28 Dicembre 2019In italiano, i concetti di contemporaneità, anteriorità e posteriorità tra i verbi esprimono il rapporto temporale che esiste tra diverse azioni o eventi.
Questi concetti si manifestano attraverso l’uso dei vari tempi verbali, che collocano le azioni in rapporto al momento del discorso o ad altre azioni descritte.
1. Contemporaneità
La contemporaneità si verifica quando due o più azioni avvengono nello stesso momento, o comunque in un arco di tempo coincidente. I tempi verbali usati per esprimere la contemporaneità sono:
- Indicativo presente per azioni che accadono nel momento in cui si parla:
Adesso studio mentre tu lavori. - Indicativo imperfetto per azioni contemporanee nel passato:
Mentre leggevo, lui scriveva una lettera. - Congiuntivo presente o imperfetto nelle subordinate dipendenti da un tempo presente o passato, se le azioni avvengono simultaneamente:
Spero che tu venga alla festa. (congiuntivo presente: azione contemporanea a “spero”)
Speravo che tu venissi alla festa. (congiuntivo imperfetto: azione contemporanea a “speravo”) - Gerundio presente per indicare contemporaneità con il verbo principale:
Camminando per strada, ho incontrato un vecchio amico.
2. Anteriorità
L’anteriorità indica che un’azione si è svolta prima rispetto a un’altra. In italiano, questo concetto viene espresso utilizzando tempi verbali composti o forme specifiche:
- Passato prossimo per azioni che si sono concluse nel passato rispetto al presente:
Ho finito di lavorare, ora posso riposarmi. - Trapassato prossimo per esprimere un’azione avvenuta prima di un’altra nel passato:
Quando sono arrivato, lui era già partito. - Congiuntivo passato o trapassato per azioni anteriori nelle subordinate:
Spero che tu sia già partito. (azione passata rispetto a “spero”)
Speravo che tu fossi già partito. (azione anteriore rispetto a “speravo”) - Gerundio passato per indicare anteriorità rispetto all’azione principale:
Avendo finito di leggere, mi sono messo a scrivere.
3. Posteriorità
La posteriorità indica che un’azione si svolgerà dopo rispetto a un’altra. I tempi verbali per esprimere questo rapporto sono:
- Futuro semplice per esprimere un’azione che avverrà dopo il momento presente:
Domani partirò per Roma. - Futuro anteriore per esprimere un’azione futura, ma compiuta prima rispetto a un’altra azione futura (tanto è vero che molti grammatici lo considerano un tempo verbale che esprime anteriorità, come dice il suo stesso nome):
Quando avrai finito di lavorare, mi chiamerai. - Congiuntivo presente o imperfetto nelle subordinate dipendenti da verbi al presente o al passato, per esprimere un’azione futura rispetto al verbo principale:
Spero che tu venga domani. (azione futura rispetto a “spero”)
Speravo che tu venissi domani. (azione futura rispetto a “speravo”)
Schema riassuntivo dei rapporti temporali:
Rapporto temporale | Tempo presente | Tempo passato |
---|---|---|
Contemporaneità | Presente | Imperfetto |
Anteriorità | Passato prossimo / Perfetto | Trapassato prossimo |
Posteriorità | Futuro semplice / Congiuntivo presente | Congiuntivo imperfetto |
Conclusione
Il rapporto tra i verbi italiani in termini di contemporaneità, anteriorità e posteriorità è un concetto cruciale per esprimere correttamente la sequenza temporale delle azioni. Il sistema verbale italiano consente di indicare con precisione se un’azione avviene simultaneamente, prima o dopo rispetto a un’altra, utilizzando tempi verbali semplici o composti, sia nell’indicativo che nel congiuntivo.