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Domande e risposte ai colloqui Orali
27 Gennaio 2019
Rete di scuole contro l’abbandono scolastico
27 Gennaio 2019Esercitazione di uno studio in vista della prova orale del Concorso Dirigenti Scolastici
Traccia
Analizza un caso di implementazione di iniziative innovative di recupero degli apprendimenti in una scuola secondaria di secondo grado. Descrivi il contesto, le strategie adottate, le risorse impiegate e i risultati ottenuti, evidenziando punti di forza e criticità del progetto.
Scaletta di svolgimento
1. Introduzione
- Contesto: presentazione del problema del rendimento scolastico insoddisfacente.
- Analisi dei dati: calo del profitto, inefficacia dei corsi di recupero tradizionali.
- Classi coinvolte: focus su seconde e terze liceo.
2. Definizione del Progetto
- Titolo: “Modularizzare il recupero”
- Obiettivi:
- Offrire modalità di recupero alternative e più efficaci.
- Sviluppare autonomia e consapevolezza negli studenti.
- Superare le criticità dei corsi tradizionali.
- Metodologia:
- Studio assistito, sportello individuale, moduli trasversali.
3. Destinatari e Risorse
- Destinatari: studenti di seconda e terza (con possibilità di partecipazione per tutti allo studio pomeridiano).
- Risorse:
- Collaborazione con associazione di supporto allo studio.
- Utilizzo degli spazi scolastici nel pomeriggio.
- Ore FIS assegnate ai docenti per moduli disciplinari (Latino, Matematica, Scienze).
4. Fasi di Realizzazione
- Attivazione del progetto con il coinvolgimento dell’associazione.
- Organizzazione degli spazi scolastici per lo studio pomeridiano.
- Definizione delle ore e dei contenuti dei moduli.
- Modalità di iscrizione degli studenti (richiesta individuale + valutazione dei docenti).
5. Verifica e Risultati
- Monitoraggio delle attività da parte dei referenti disciplinari.
- Risultati:
- Miglioramento del profitto del 15% nelle classi coinvolte.
- Diminuzione dei ripetenti del 7% rispetto all’anno precedente.
- Peer education e studio autonomo hanno favorito una maggiore consapevolezza.
- Criticità: ore insufficienti per Matematica, necessità di redistribuzione delle risorse.
6. Conclusioni e Prospettive Future
- Riconferma del progetto per il nuovo anno scolastico.
- Destinazione di fondi specifici per il recupero modulare.
- Possibilità di estendere il modello ad altre materie e classi.
Svolgimento per punti
Il caso
Nel Collegio Docenti del primo settembre, il Dirigente Scolastico evidenzia come i risultati degli alunni, inclusi quelli degli scrutini di settembre per il giudizio sospeso, siano insoddisfacenti. La responsabile della Commissione Autovalutazione presenta, tramite slide, un’analisi dell’andamento dei risultati di profitto, che risultano in netto calo rispetto agli anni scolastici precedenti.
Un elemento di particolare interesse è l’aumento del numero dei corsi di recupero, che, nonostante il maggiore investimento di risorse, non hanno portato a un miglioramento significativo. Gli esami per il superamento del debito mostrano come gli obiettivi generali della scuola, inseriti nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), non siano stati raggiunti, in particolare per quanto riguarda:
- Lo sviluppo della capacità critica
- L’acquisizione di un metodo di studio autonomo
- La capacità di astrazione
Le lacune emergono in modo più marcato nelle classi seconde e terze del liceo, motivo per cui si decide di concentrare su di esse gli sforzi di recupero. Per le altre classi, si opta per il recupero in itinere, considerando la carenza di fondi disponibili.
Il progetto: “Modularizzare il recupero”
Il Dirigente Scolastico propone un approccio innovativo, basato su attività didattiche individualizzate che non assumano la veste formale dei corsi di recupero tradizionali, ma che prevedano diverse modalità di lavoro, tra cui:
- Studio assistito
- Sportello individuale
- Affiancamento tra pari (peer education)
Questo metodo risponde alla necessità di migliorare l’efficacia del recupero scolastico, considerando che solo il 20% degli studenti che hanno partecipato ai corsi tradizionali ha dimostrato un recupero significativo delle proprie lacune. La proposta viene accolta dal Collegio Docenti come un’interessante sfida didattica.
Il progetto prevede tre tipologie di attività:
- “Studio a scuola”: gli studenti possono usufruire di spazi scolastici per studiare in autonomia.
- “Studio a scuola assistito”: il supporto è fornito dai volontari di un’associazione locale.
- “Moduli di recupero trasversale”: attività didattiche mirate, organizzate da docenti disponibili, indipendentemente dalla classe di appartenenza degli studenti.
Responsabili dell’iniziativa sono i referenti delle materie Latino, Matematica e Scienze.
Destinatari
I moduli di recupero trasversale sono destinati esclusivamente agli studenti di seconda e terza. Per le altre classi, rimangono attivi i corsi di recupero tradizionali. Tuttavia, la possibilità di usufruire degli spazi di studio pomeridiano è aperta a tutti gli studenti.
Realizzazione del progetto
- Collaborazione con un’associazione locale: La scuola offre alla associazione uno spazio per le attività, e in cambio i volontari supportano gli studenti nello studio pomeridiano.
- Utilizzo degli spazi scolastici: Grazie alla presenza di collaboratori scolastici fino alle 17:00, vengono messi a disposizione spazi dedicati allo studio, con un registro di prenotazione in bidelleria.
- Attivazione dei moduli di recupero trasversale: Dopo un’attenta verifica delle risorse disponibili nel Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa (FIS), vengono allocate 150 ore così suddivise:
- 50 ore per Latino
- 70 ore per Matematica
- 30 ore per Scienze
I contenuti essenziali da trattare nei singoli moduli vengono stabiliti dai rispettivi dipartimenti disciplinari. La partecipazione ai moduli avviene su richiesta degli studenti e viene vagliata dai docenti, con priorità per coloro che necessitano maggiormente di supporto. Ogni modulo prevede un massimo di 9 studenti per garantire un intervento efficace.
Gli studenti di seconda e terza con insufficienze alla fine del primo quadrimestre devono indicare il metodo di recupero scelto, potendo optare anche per i moduli trasversali.
Verifica e risultati
Nel mese di maggio, il Dirigente Scolastico convoca i responsabili disciplinari per un bilancio delle attività. I referenti riportano i seguenti risultati:
- Lo studio pomeridiano a scuola ha incentivato la peer education, migliorando l’autonomia degli studenti.
- I volontari dell’associazione hanno reso più efficace lo studio assistito.
- I moduli di recupero trasversale hanno portato a un miglioramento medio del 15% nel profitto degli studenti coinvolti.
- Gli studenti hanno mostrato maggiore consapevolezza sui contenuti fondamentali delle discipline.
- Al contrario, nelle classi prime e quarte, dove si sono mantenuti i corsi di recupero tradizionali, il miglioramento è stato solo del 5%.
- Le ore dedicate alla Matematica si sono rivelate insufficienti, rendendo necessaria una rimodulazione per il futuro.
Nel Collegio Docenti di settembre, i dati mostrano una riduzione del 7% del numero di ripetenti rispetto all’anno precedente. Sulla base di questi risultati, il Dirigente propone di destinare ulteriori fondi al recupero modulare, ritenendolo una priorità strategica per l’istituto.
Conclusione
L’implementazione del progetto “Modularizzare il recupero” ha dimostrato come un approccio flessibile e personalizzato possa migliorare significativamente i risultati scolastici. Il coinvolgimento attivo degli studenti nel processo di recupero, l’uso di metodi diversificati e la collaborazione con realtà territoriali si sono rivelati elementi chiave per il successo dell’iniziativa. L’esperienza maturata costituirà la base per ulteriori sviluppi e miglioramenti nei prossimi anni scolastici.
Svolgimento discorsivo
Il caso
Nel corso del Collegio Docenti del primo di settembre il Dirigente Scolastico pone in evidenza come i risultati degli alunni, una volta conclusi anche gli scrutini di settembre sul giudizio sospeso, risultano insoddisfacenti.
La responsabile della Commissione Autovalutazione mostra ai docenti, attraverso delle slide, l’andamento dei risultati di profitto, ed essi risultano in netto calo rispetto agli anni scolastici precedenti. Un elemento di particolare interesse è il fatto che i corsi di recupero non sono diminuiti nel corso degli anni, anzi sono aumentati di numero.
In particolare, visti gli obiettivi generali della scuola, inseriti nel POF, è risultato evidente durante gli esami per il superamento del debito che tali obiettivi non sono stati raggiunti, in particolare, lo sviluppo della capacità critica dei ragazzi, l’acquisizione di un metodo di studio autonomo e la capacità di astrazione.
I dati, inoltre, mostrano che le lacune sono maggiormente concentrate nella classe seconda e terza liceo. Pertanto si ritiene utile concentrare gli sforzi sugli alunni di tali classi. Per le altre classi, si propone di privilegiare il recupero in itinere, vista la carenza di fondi a disposizione.
Il progetto di massima Modularizzare il recupero”
Il Dirigente Scolastico sottolinea come il metodo migliore per incentivare i ragazzi è quello di accompagnarli nello studio attraverso attività didattiche individualizzate, che non assumono la veste istituzionale del corso di recupero, ma che accolgono diverse modalità di lavoro, dallo studio assistito allo sportello individuale.
Il progetto che il Dirigente propone assume il titolo Modularizzare il recupero”, e il collegio docenti accoglie come una sfida interessante questa nuova modalità. Questo perché le ricerche hanno dimostrato che, rispetto ai soldi investiti dalla collettività, il vantaggio tratto dai corsi di recupero tradizionali non è adeguato.
Infatti, solamente il 20% degli studenti coinvolti nei corsi di recupero ha evidenziato un recupero sostanziale della proprie lacune.
Il Dirigente Scolastico sottolinea quanto sia importante individuare forme nuove di recupero, modulare. Alcuni ragazzi, ad esempio, sono più indirizzati ad un miglioramento tramite laffiancamento di un coetaneo, che possa far capire semplicemente la metodologia di studio.
Altri, invece, necessitano del supporto di un insegnante della materia, non necessariamente della propria classe. I docenti, infatti, che offrono la loro disponibilità, sono distribuiti in modo indipendente dalla propria classe, e utilizzati in modo trasversale.
Il Dirigente Scolastico propone tre attività differenti, denominate: studio a scuola”, studio a scuola assistito” e moduli di recupero trasversale”. Responsabili di questa attività saranno i referenti delle materie Latino, Matematica e Scienze, che accettano la proposta.
I destinatari
Destinatari del progetto moduli di recupero trasversale” sono solo gli alunni di seconda e terza (per gli altri continua ad esserci il corso di recupero tradizionale). Tuttavia le opportunità di studio pomeridiano sono aperte agli alunni di tutte le classi.
La realizzazione del progetto
La presenza sul territorio di una associazione di aiuto allo studio” offre immediatamente l’opportunità di una collaborazione. Il Collegio Docenti propone a questa associazione di usufruire dei locali della scuola per le proprie attività, e fornisce una sede alla associazione. In cambio, i volontari di questa associazione offrono il loro aiuto allo studio pomeridiano dei ragazzi.
Inoltre, dal momento che almeno il 30% dei collaboratori scolastici sono in servizio, in base ad alcuni turni, fino alle 17 del pomeriggio, si concorda con il DSGA l’utilizzo delle aree generalmente utilizzate per il ricevimento parenti (tavoli e sedie al piano terreno) per l’attività di studio pomeridiano.
Si comunica così ai ragazzi che possono fermarsi per uno studio pomeridiano in quegli spazi previa prenotazione” in un apposito registro presente in bidelleria. Inoltre, si raccolgono i nomi dei docenti disponibili per la attività di modulo di recupero trasversale”. Dopo una attenta verifica, effettuata insieme con il DSGA, delle risorse disponibili del FIS, si quantifica in 150 ore la disponibilità per questa attività. Vengono perciò suddivisi i moduli per le seguenti materie:
50 ore latino, 70 ore matematica e 30 ore scienze. I dipartimenti di materia stabiliscono quali sono i contenuti essenziali che devono essere trattati nei singoli moduli.
La richiesta di partecipazione ai moduli è affidata agli alunni stessi, poi vagliata dai docenti, in modo da privilegiare gli alunni più bisognosi di un intervento, nel caso in cui gli alunni per ogni singolo modulo superassero le 9 unità (limite stabilito al collegio docenti affinché la attività possa essere considerata proficua e sufficientemente attenta alle esigenze dei singoli). Comunque, gli alunni di seconda e terza insufficienti alla fine del primo quadrimestre, sono tenuti a dichiarare attraverso quale modalità intendono porre rimedio alle loro lacune, ed hanno la possibilità di indicare anche i moduli di recupero trasversale.
La verifica
Nel mese di maggio, il Dirigente convoca i responsabili delle materie coinvolte, e chiede loro lo stato delle attività. I referenti spiegano che la possibilità dello studio pomeridiano a scuola ha favorito la buona pratica della peer education”.
I volontari della associazione hanno dato una mano a rendere ancora più proficuo lo studio, e i moduli di recupero trasversale hanno portato gli alunni partecipanti ad un miglioramento medio del 15% in termini di profitto in quelle materie. Il fatto di essere giudicati e guidati da un insegnate, spesso, di un’altra classe, ha permesso agli alunni di capire meglio quali sono i nuclei fondanti delle materie, condivisi dal gruppo disciplinare, sui quali lavorare insieme per acquisirli.
Al contrario, nelle classi prime e quarte, dove si erano attivati i corsi di recupero tradizionali, il miglioramento è stato quasi nullo, e i risultati di apprendimento sono aumentati nell’ordine del 5%. Il solo fatto di aver responsabilizzato gli alunni, non più costringendoli a seguire i corsi di recupero, ma scegliendo una forma modulare, in un ampio ventaglio di opportunità, li ha condotti ad una scelta consapevole, e quindi ad impegnarsi di più per il loro recupero.
Tuttavia, le ore preventivate per la materia matematica” si sono rivelate insufficienti. Pertanto, la proposta potrà essere rifatta nel nuovo anno scolastico, ma con un diverso numero di ore.
Nel Collegio Docenti di settembre (il primo del nuovo anno scolastico) la responsabile della Commissione Autovalutazione mostra che il numero dei ripetenti è diminuito del 7% rispetto all’anno scolastico precedente, e, vista l’esperienza positiva del primo anno scolastico, il Dirigente propone di indirizzare alcuni fondi per progetti, che non coinvolgono se non un numero esiguo di studenti, per questa attività di recupero modulare, dal momento che risulta prioritaria per le finalità dell’istituzione scolastica.
Videocorso Avvertenze generali 29 ore di lezione a 44,9 euro (= un euro e mezzo per ogni ora di lezione)
Audio Lezioni sulla Pedagogia e organizzazione della scuola del prof. Gaudio
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