Oratio obliqua
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Reuven è un ebreo americano figlio di un giornalista studioso del Talmud che studiava in una yeshivà. Un giorno, negli anni in cui era in corso la seconda guerra mondiale, venne organizzata una partita di softball tra la squadra della sua scuola e quella di un’altra yeshivà. Proprio durante la partita un giocatore avversario, Danny Saunders, scagliò una palla molto violenta che lo colpì sul volto. Reuven volò a terra e dovette essere portato urgentemente all’ospedale.
Il dottore disse che una scheggia degli occhiali, che il ragazzo portava, era finita nell’occhio e l’aveva tagliato. Qualche giorno dopo venne operato con successo, ma dovette stare in ospedale per una settimana senza poter leggere.
In questa settimana, mentre gli alleati erano sbarcati in Francia e la fine della guerra si avvicinava, Danny lo andò a trovare per scusarsi, ma Reuven arrabbiato con lui per quello che aveva fatto, lo cacciò. Venuto a conoscenza di ciò, il padre di Reuven, David Malter, lo rimproverò per non averlo ascoltato e perdonato; così il giorno seguente Danny tornò e fece pace con Reuven.
Danny e Reuven, così, divennero grandi amici nonostante triste il fatto che li aveva uniti. Danny era il figlio del rabbino Saunders, uno dei più importanti rabbini di tutta la città. Il rabbino aveva un particolare rapporto con il figlio: infatti i due non si parlavano mai, tranne che nelle discussioni del Talmud.
Quando Reuven fu dimesso dall’ospedale, poté conoscere il padre di Danny. Il rabbino fu molto felice dell’amicizia tra suo figlio e Reuven, poiché il ragazzo faceva da tramite tra lui e il figlio, permettendogli di “comunicare” .
Da allora i due ragazzi passarono molto tempo insieme e Reuven scoprì molte qualità del compagno. Venne a sapere, infatti, che Danny era un vero fenomeno sia a scuola che nello studio del Talmud, favorito della sua memoria visiva aveva iniziato a studiare da solo il tedesco e si apprestava a leggere Freud.
Qualche tempo dopo i due amici si iscrissero anche allo stesso college: Danny seguendo la specializzazione di psicologia e Reuven con quella di logica simbolica. Danny rimase molto deluso dal corso di psicologia, perché il suo professore odiava la psicanalisi ed il metodo di Freud, che lui amava molto. Successivamente anche la guerra in Europa terminò e si venne a conoscenza degli orrori commessi da Hitler; si scoprì che sei milioni di ebrei avevano perso la vita nei campi di concentramento.
Le reazioni furono molteplici: il padre di Reuven cominciò a trascurarsi per scrivere articoli e per fare conferenze sull’accaduto, il rabbino Saunders richiuse tutto il dolore del suo popolo in sé stesso e spesso veniva visto dai suoi fedeli in lacrime. Alla fine della guerra le due diverse concezioni religiose, del padre di Danny e di quello di Reuven, si scontrarono e ci dovettero rimettere proprio i rispettivi figli.
Il rabbino Saunders, infatti, dopo aver letto un articolo di David Malter sulla creazione di uno stato ebraico, si imbestialì ed emise una scomunica nei confronti di Reuven e di suo padre. Così Danny e Reuven da amici intimi dovettero smettere di vedersi.
Reuven rimase molto scosso da questa scelta, e per un periodo di tempo trascurò anche la scuola, ma successivamente dovette rassegnarsi.
Qualche tempo dopo lo stato di salute del padre di Reuven peggiorò ed ebbe un attacco cardiaco.Il tempo passava e Reuven frequentava, ormai, la quarta classe; continuava a non poter incontrare Danny anche se lo vedeva tutti i giorni in refettorio. Alcuni mesi più tardi, anche se con qualche difficoltà, lo stato ebraico venne creato; Reuven e suo padre, che ormai si era ripreso, poterono festeggiare questo avvenimento, molto importante per le loro vite.
Conseguentemente il rabbino Saunders rassegnatosi all’esistenza dello stato ebraico ritirò la scomunica nei confronti di Reuven e Danny lo poté rincontrare.
I ragazzi ricominciarono a vedersi; Danny continuava a leggere Freud e aveva cominciato ad apprezzare la psicologia sperimentale, che all’inizio non riusciva a gradire. Aveva cominciato a pensare, anzi, di intraprendere la carriera studentesca, rifiutando così la carica ereditaria di rabbino, e passandola al fratello Levi. Comunicare la sua scelta al padre fu un’impresa parecchio ardua, ma il rabbino, questa volta, comprese le scelte del figlio.
Finito il college, così, le strade dei due amici si divisero; Danny si avviò a diventare uno psicologo professionista e Reuven a essere un rabbino.