Ecco uno schema riassuntivo del libro, in cui sono presenti sinteticamente tutti gli elementi principali:
Il romanzo è ambientato a Williamsburg, Brooklyn, durante la Seconda Guerra Mondiale e nel periodo immediatamente successivo. Esplora temi come l’identità, la fede, il conflitto tra tradizione e modernità, e il rapporto tra padri e figli.
La storia segue l’amicizia tra due adolescenti ebrei, Reuven Malter e Danny Saunders, che provengono da contesti molto diversi. Reuven è un ebreo ortodosso moderno, mentre Danny è il figlio del rebbe di una comunità chassidica. Inizialmente, i due ragazzi si incontrano in modo conflittuale durante una partita di baseball, ma presto diventano amici.
Nel corso del romanzo, Danny lotta con le aspettative del padre, che lo vede come il successore designato alla guida spirituale della comunità, e il suo desiderio di perseguire la propria strada nella psicoanalisi. Reuven, da parte sua, viene coinvolto nel dibattito sionista attraverso suo padre, un acceso sostenitore del movimento. Le tensioni familiari e religiose mettono a dura prova l’amicizia tra i due ragazzi, specialmente quando le loro differenze ideologiche emergono con forza.
Verso la fine del romanzo, Danny decide di non seguire la strada tracciata per lui da suo padre e di diventare uno psicoanalista. Reb Saunders, pur provando un profondo dolore per la decisione del figlio, alla fine la accetta, riconoscendo che Danny deve seguire il suo cammino. Reuven, intanto, prosegue con la sua formazione rabbinica. Il romanzo si conclude con la consapevolezza di entrambi i protagonisti di quanto sia complesso e doloroso il processo di crescita e autodeterminazione.
“Danny l’eletto” è un romanzo che esplora profondamente la cultura ebraica e il conflitto interiore tra il dovere verso la tradizione e la ricerca di sé stessi. La storia sottolinea l’importanza del dialogo, dell’amicizia e della comprensione tra generazioni e comunità diverse.