Franca Satta
27 Gennaio 2019Tracce di temi: Tipologia A: analisi di un testo letterario
27 Gennaio 2019Margarina
La margarina è un prodotto alimentare, di consistenza tra il solido e il cremoso, a base di grassi (di solito vegetali), distribuito come succedaneo del burro. E’ una emulsione di lipidi ed acqua, spesso aggiunta di sale e di altri additivi alimentari.
A determinarne la consistenza e il punto di fusione della margarina è soprattutto la percentuale e il grado di saturazione dei grassi utilizzati: quelli saturi contribuiscono di più alla cristallizzazione del grasso nel prodotto, rendendolo quindi più solido.
Nella composizione della margarina entrano talvolta grassi vegetali idrogenati, ottenuti cioè tramite idrogenazione, processo che consente di aumentare artificialmente la saturazione di oli e grassi vegetali monoinsaturi o polinsaturi. La formazione accidentale, durante l’idrogenazione, di acidi grassi trans, accusati di contribuire ad alcune malattie del metabolismo e della circolazione, ha convinto però alcuni produttori ad escluderli dalla composizione.
L’invenzione della margarina è del farmacista francese Hippolyte Mège, a cui diede il nome di oleomargarina, con riferimento all’acido margarico scoperto da Eugène Chevreul. Fu la risposta ad un concorso indetto da Napoleone III per fornire la marina di un sostituto del burro, più economico e che potesse conservarsi per lungo tempo senza irrancidire.
CREA UNA RICETTA( SAPONE)
La qualità di un sapone dipende, prima di tutto, dalla combinazione degli oli e dei grassi. Conoscere gli ingredienti e combinarli in modo da esaltarne le potenzialità è dunque l’obiettivo principale di chi fa sapone.
Un altro passaggio importante è poi determinare l’esatta quantità di soda che servirà a trasformare i vostri oli in sapone. All’inizio fate piccoli lotti (non più di un chilo di grassi) e prendete spesso appunti vi aiuterà a non ripetere gli errori e a ricordarvi meglio dei vari passaggi.
SCEGLI E COMBINA I GRASSI DI BASE
Fatta eccezione per l’olio di oliva, evitate di usare un solo grasso nel vostro sapone. L’unione fa la forza e una miscela bilanciata di grassi produce un sapone ricco e versatile.
Usate sempre un 20-30 per cento di olio di cocco; è l’ingrediente ideale per la schiuma. Non mettetene di più, però, perché tende a seccare la pelle
Per una schiuma più cremosa considerate nella ricetta un 3-5 per cento di olio di ricino
Bilanciate grassi saturi (solidi a temperatura ambiente) e grassi insaturi (liquidi a temperatura ambiente) perché i primi danno un sapone compatto e resistente mentre i secondi lo arricchiscono, rendendolo elastico e piacevole al tatto. Il grasso saturo vegetale per eccellenza è quello di palma
I nutrienti (jojoba, avocado, karitè, olio di semi d’albicocca) possono cambiare la qualità del vostro sapone anche in piccole dosi. Usatene da un minimo del 3 ad un massimo del 10 per cento
Ricordatevi che alcuni oli possono scatenare reazioni allergiche in persone sensibili, ad esempio, alle noci, alla cioccolata o al glutine
CALCOLA E SCONTA LA SODA
La soda caustica si calcola moltiplicando il coefficiente di saponificazione di ogni grasso per il peso espresso in grammi. I coefficienti sono valori medi, riportati in apposite tabelle. La quantità che ottenete da questo calcolo vi consente di trasformare in sapone tutto il materiale grasso; se volete un prodotto più delicato, più ricco di oli “liberi” allora vi consigliamo di procedere all’operazione di sconto della soda. Il range di sconti più usati va dal 5 all’8 per cento. Uno sconto più alto (7-9 per cento) è più adatto per gli shampoo. Scontare troppo la soda (oltre il 9 per cento) produce un sapone molle e untuoso. L’unica eccezione la si fa con il sapone di solo olio di cocco per il quale è applicabile uno sconto anche del 15 per cento. La formula per calcolare la soda è:
[Peso oli X valori sap X (100-sconto)] diviso 100
Ad esempio, se nella ricetta sono previsti 735 gr di olio di oliva (sap 0.134), 250 gr di olio di cocco (sap 0.190) e 15 gr di cera d’api (sap 0.069) e si vuole scontare la soda del 5 per cento, il calcolo si fa così:
735 X 0.134= 98.49
250 X 0.190= 47.50
15 x 0.069= 1.035
98.49 + 47.50 + 1.035= 147.025
147.025 x 95 : 100= 139,67 (arrotondato in 139)
Se non volete impazzire con la matematica, date un’occhiata alla pagina dei calcolatori automatici o a quelli on line! Ricordatevi di imparare le Regole di Sicurezza prima di fare sapone a freddo o a caldo.
CALCOLA IL LIQUIDO
La formula per calcolare il liquido per il sapone a freddo è
Peso totale dei grassi X 0.3
Per il sapone a caldo vi consigliamo di utilizzare i calcolatori on line oppure di provare a modificare la formula in questo modo
Peso totale dei grassi X 0.38
INGREDIENTI PER SAPONI
Hanno nomi che evocano paesi lontani e spiagge esotiche. Sono i nutrienti; veri e propri tesori che la natura ci offre e che possiamo utilizzare per rendere più bella la nostra pelle e più ricco il nostro sapone.
Due sono i sistemi per trarre il massimo beneficio dai nutrienti: mescolarli ai grassi di base ma scontando la quantità di soda (vedi come nella sezione Ricette) oppure aggiungerli al nastro (nel metodo a freddo) o dopo la cottura (nel metodo a caldo).
Nei metodi a freddo e a caldo, i nutrienti possono comporre dal 3 al 10 per cento di una ricetta.
In piccolissime quantità possono essere aggiunti ai saponi rilavorati e alla glicerina
Sciogli&Versa
Ol’io di semi di albicocca–Nutriente e leggero, apporta vitamine e acidi grassi essenziali. Adatto a pelli mature e sensibili
Ol’io avocado–Ricco di vitamine e antiossidanti, nutre la pelle in profondità e fa a differenza anche in piccole dosi
Ol’io di borragine–E’ raro e molto costoso, contiene vitamina F, una sostanza che il corpo umano non è in grado di produrre
Burro di cacao–Grasso saturo molto emolliente ma che può dare irritazioni se si supera il 10 per cento
Burro di Karité–E’ un grasso saturo di origine vegetale dal forte potere ristrutturante e nutriente. E’ un vero toccasana per la pelle e già in percentuale del 5-10 per cento rende il sapone un vero lusso!
Lanolina–Grasso saturo molto emolliente ma che può dare irritazioni. Meglio non superare il 5 per cento
Ol’io di canapa–Ricco di acidi grassi essenziali, insaturo, nutriente. E’ un olio adatto alla pelle più delicata e ai capelli. Va usato in percentuale tra il 5 e il 10 per cento per evitare che il sapone sia troppo molle o irrancidisca in fretta
Ol’io di cartamo–Un olio ricco usato per i massaggi. Nel sapone non deve superare il 5 per cento
Ol’io di enotera- E’ rigenerante e ristrutturante, ricco di sostanze che aiutano la pelle a ritrovare il suo equilibrio
Ol’io di jojoba–E’ una cera liquida dal forte potere ristrutturante; è sebosimile e protettivo. Nel sapone va usato in percentuale non superiore al 5 per cento. E’ adatto per gli shampoo
Ol’io di germe di grano- Ricco di antiossidanti è adatto alle pelli più mature; nel sapone ne basta un 5 per cento. Attenzione alle allergie al glutine (celiachie)
Ol’io di semi di lino- E’ nutriente e ricco di vitamine ma irrancidisce molto in fretta.
Ol’io di noci- Un olio ricco dal carattere deciso; nel sapone va usato con parsimonia perché può scatenare irritazioni
Ol’io di nocciole–Un olio insaturo e ricco di vitamine. Da usare in percentuale non superiore al 5 per cento
Ol’io di ricino- In combinazione con l’olio di cocco produce una schiuma densa e cremosissima. Non superare la percentuale del 5 per cento. E’ adatto soprattutto negli shampoo
Ol’io di sesamo- E’ ricco di insaponificabili e viene usato, nelle popolazioni del Nord Africa, per la cura dei capelli. Ha un odore molto deciso e va usato nel sapone con moderazione
Ol’io di semi d’uva- L’olio di vinaccioli è leggero e delicatamente colorato di verde. Lo si può usare in grande quantità
Ol’io di semi di zucca- E’ prodotto in Stiria, una regione dell’Austria. E’ scuro, denso e dall’odore deciso. E’ ricco di vitamine, polifenoli e acidi grassi essenziali. Nel sapone ne basta il 5 per cento
Nutrienti esotici- Li troverete citati in molti siti all’estero ma in Italia sono ancora piuttosto difficili da reperire. Si tratta, ad esempio, del burro di kukui o di babassu, dell’olio di Neem, del burro di mango o del grasso di emu.