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28 Dicembre 2019
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28 Dicembre 2019Il verismo è il movimento letterario a cui appartiene Giovanni Verga, ma prima di aderire a questa corrente, l’autore ha scritto alcuni romanzi di stampo preverista, tra cui Eva (1873).
I Romanzi Preveristi di Verga
Prima di abbracciare il verismo con opere come I Malavoglia e Mastro-don Gesualdo, Verga scrisse romanzi giovanili influenzati dal romanticismo, dal realismo francese e dal gusto tardoromantico borghese. Questi romanzi, definiti “preveristi”, si concentrano su tematiche sentimentali, passionali e mondane. Tra i principali troviamo:
- “Amore e patria” (1857) – Un’opera giovanile con temi patriottici e romantici.
- “I Carbonari della montagna” (1861-1862) – Un romanzo storico ambientato nel periodo del Risorgimento.
- “Sulle lagune” (1863) – Romanzo sentimentale con una protagonista femminile idealizzata.
- “Una peccatrice” (1866) – Storia di un amore tormentato, con elementi autobiografici.
- “Storia di una capinera” (1871) – Romanzo epistolare con una protagonista fragile e oppressa.
- “Eva” (1873) – Segna l’inizio della transizione dal romanticismo al realismo.
Prefazione al Romanzo Eva
In Eva, Verga racconta la storia di un giovane pittore, Enrico Lanti, che si innamora di una ballerina affascinante e seducente, Eva. L’amore per lei lo conduce alla rovina morale ed economica. Il romanzo esplora il conflitto tra passione e ragione, il desiderio e il fallimento, con uno stile che anticipa alcuni temi veristi.
Nella prefazione, Verga non esprime ancora una chiara poetica verista, ma lascia trasparire il suo interesse per un racconto più realistico e meno idealizzato delle relazioni umane. Tuttavia, in Eva sono ancora presenti elementi sentimentali e decadenti, tipici della letteratura romantica e tardoromantica.
Analisi dettagliata del romanzo Eva di Giovanni Verga
1. Contesto e significato
Eva (1873) è uno dei romanzi preveristi di Giovanni Verga, scritto prima della sua adesione al verismo. L’opera si inserisce nel filone della narrativa sentimentale e decadente, con influenze del realismo francese, in particolare di autori come Flaubert e Balzac.
Il romanzo racconta la passione distruttiva di un artista per una ballerina, esplorando il tema del desiderio, della rovina economica e morale, e della lotta tra arte e vita mondana. Attraverso il protagonista, Verga mostra la debolezza dell’uomo di fronte alle tentazioni e alla società borghese.
2. Trama
Il protagonista, Enrico Lanti, è un giovane pittore di talento che sogna il successo artistico. Tuttavia, la sua vita cambia radicalmente quando si innamora della bellissima e seducente ballerina Eva.
- Inizialmente, Eva è per lui una musa ispiratrice, un simbolo di bellezza e passione.
- Ma ben presto, l’amore si trasforma in un’ossessione che lo porta a trascurare la sua carriera e dilapidare il proprio patrimonio per soddisfare i desideri della donna.
- Enrico, prigioniero della sua passione, si indebita e perde ogni possibilità di affermarsi come artista.
- Alla fine, dopo aver perso tutto, si trova abbandonato e umiliato, resosi conto troppo tardi di aver sacrificato il proprio talento per un’illusione.
3. Tematiche principali
- L’amore come distruzione → L’amore di Enrico per Eva non è un sentimento elevato, ma una passione che lo consuma, lo rende vulnerabile e lo porta al declino.
- L’illusione contro la realtà → Enrico idealizza Eva, ma in realtà la ballerina è legata a un mondo frivolo e opportunista, e il suo amore è superficiale.
- Arte e sacrificio → Il romanzo pone la questione se sia possibile conciliare l’arte con la vita mondana. Enrico, scegliendo la passione invece dell’arte, fallisce in entrambe.
- Critica alla società borghese → Verga inizia a mostrare il cinismo della società borghese, che si basa sull’apparenza, sul denaro e sul successo effimero.
4. Stile e linguaggio
Rispetto ai successivi romanzi veristi, Eva ha uno stile più lirico e sentimentale, con descrizioni suggestive e introspezioni psicologiche. Tuttavia, si nota un’evoluzione rispetto ai primi romanzi di Verga:
- Il protagonista non è un eroe romantico, ma un uomo debole e fallibile.
- Il tono è più realistico, anticipando il distacco impersonale che sarà tipico del verismo.
- L’ambientazione borghese e il conflitto tra ambizione e passione sono elementi che torneranno anche in Mastro-don Gesualdo.
5. Prefazione e poetica dell’opera
Verga non scrive una vera e propria prefazione per Eva, ma nel romanzo emergono riflessioni che anticipano alcune idee del verismo. L’opera può essere vista come un primo tentativo di critica sociale, anche se ancora immersa in uno stile sentimentale.
In Eva, infatti, l’autore:
- Mostra il destino ineluttabile dei personaggi, che anticipa la concezione verista della “fiumana del progresso”.
- Non idealizza il protagonista, che viene sconfitto non per colpa del destino, ma per le sue stesse debolezze.
- Rappresenta il contrasto tra sogno e realtà, un tema che tornerà in modo più maturo nei romanzi successivi.
Conclusione
Eva segna un passaggio fondamentale nella carriera di Verga:
- Da una narrativa sentimentale e romantica, inizia a muoversi verso una visione più cruda della realtà.
- I temi della passione distruttiva, della critica alla società borghese e della lotta per il successo verranno sviluppati con più rigore nel ciclo dei vinti (I Malavoglia, Mastro-don Gesualdo).
Possiamo quindi considerare Eva come un romanzo di transizione, che pur avendo ancora elementi romantici e decadenti, prelude alla svolta verista.
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