Storia romana
27 Gennaio 2019La metamorfosi
27 Gennaio 2019William Shakespeare
AUTORE: William Shakespeare. Uno dei massimi autori della letteratura mondiale. Le notizie sulla vita di Shakespeare sono poche e frammentarie; ciò ha provocato una notevole discussione sulla sua persona ed alcuni hanno messo addirittura in dubbio la sua stessa esistenza. Un William Shakespeare è citato tra gli attori della The Lord Chamberlain’s Men; la gran parte degli storici concorda che l’attore e lo scrittore siano la stessa persona. Documentata al giorno 26 aprile 1564 è la data di battesimo di William Shakespeare, a Stratford-upon-Avon, in Inghilterra, figlio di John Shakespeare, un fabbricante di guanti, e di Mary Arden; non è documentata la data di nascita che si suppone, comunque, sia avvenuta tre giorni prima. Il 23 aprile viene tradizionalmente considerato il giorno del suo compleanno (forse perché coincide con la data della sua morte).
Suo padre, persona di discreta importanza nel suo paese, venne indagato per aver partecipato al mercato nero della lana, ed in seguito perse la sua posizione come consigliere comunale. Esistono alcuni indizi che entrambi i rami della famiglia avessero delle simpatie per la Chiesa Cattolica Romana.
Dopo il suo matrimonio con Anne Hathaway, il 27 novembre 1582, a Stratford-upon-Avon (testimoniato da Fulk Sandalls e John Richardson), che, considerata la data di nascita della prima figlia, è probabile che sia stato affrettato dalla gravidanza della sposa, poco si sa sulle attività di William Shakespeare, fino alla sua comparsa sulla scena letteraria inglese.
Il 26 maggio 1583 la prima figlia di Shakespeare, Susannah, venne battezzata a Stratford. Due anni dopo, il 2 febbraio 1585, vennero battezzati due gemelli, un maschio, Hamnet, e una femmina, Judith.
Nel 1592, la fama di Shakespeare era in ascesa vertiginosa, tanto d’attirarsi le gelosie dei colleghi più anziani. Robert Greene lo definisce come “an upstart Crow, beautified with our feathers, that with his Tygers hart wrapt in a Players hyde, supposes he is as well able to bombast out a blanke verse as the best of you: and beeing an absolute Johannes factotum, is in his owne conceit the onely Shake-scene in a countrey.” (“Un corvo parvenu, abbellito dalle nostre piume, che con la sua “Arte di tigre nascosta da un corpo d’attore” ritiene d’essere capace quanto il migliore di voi di tuonare in pentametri giambici; ed essendo un faccendiere affaccendatissimo, è secondo il suo giudizio l’unico ‘scuoti-scene’ del paese”) (La frase in corsivo è una parodia della frase di Shakespeare “Oh, cuore di tigre nascosto da un corpo di donna!”
Nel 1596 muore il figlio maschio, Hamnet; che fu sepolto l’11 agosto 1596. A causa della somiglianza fra i nomi, alcuni sospettano che la sua morte abbia ispirato l’Amleto. Benché in verità questa tragedia sia stata scritta probabilmente quattro anni dopo e, d’altra parte, il nome Hamnet o Hamlet fosse a quei tempi piuttosto comune. Shakespeare lo aveva infatti imposto al figlio come segno di rispetto per il padrino di battesimo, che appunto si chiamava Hamnet, come risulta dai registri parrocchiali. Nel 1597 William comprò una casa con “two barns, two gardens, two orchards, with appurtenances, in Stradford-upon-Avon” (“due granai, due giardini, due frutteti, con annessi, in Stradford-upon-Avon”) da William Underhill per sessanta sterline. La casa, la più grande di Stratford a quei tempi, era stata infatti costruita da un eminente cittadino della generazione precedente Sir Hugh Clopton. Quest’acquisto testimonia il notevole guadagno che Shakespeare aveva ottenuto con la sua attività teatrale.
Per il 1598 Shakespeare si era trasferito nella diocesi di St. Helen’s Bishopgate, ed appariva in cima ad una lista di attori (Every man in his Humor) prodotta da Ben Jonson. Shakespeare divenne azionista (circa del 10%) della compagnia teatrale di cui faceva parte, conosciuta come The Lord Chamberlain’s Men – la compagnia prendeva il nome, come altre di quel periodo, dal suo sponsor aristocratico. Essa, soprattutto grazie all’opera di Shakespeare, era talmente popolare da far si che, dopo la morte di Elisabetta I e l’incoronazione di Giacomo I (1603), il nuovo monarca adottasse la compagnia che si fregiò così del titolo di King’s Men (Uomini del re). Vari documenti che registrano affari legali e transazioni economiche mostrano che la ricchezza di Shakespeare si accrebbe di molto nei suoi anni londinesi. Le cose andarono abbastanza bene da permettergli di comprare una proprietà a Blackfriars, Londra, così come un palazzo più grande a Stratford. Intorno al 1611 si ritirò nella sua città natale, Stratford, dove morì il 23 aprile del 1616. Rimase sposato ad Anne fino alla morte. A proposito della sua morte Richard Davies scrisse: “He died a papist” (morì da cattolico), la frase potrebbe confermare la circostanza che egli fosse cattolico o indicare una sua successiva conversione al cattolicesimo.
GENERE: tragedia. Opera ricca e densa, Romeo e Giulietta fonde tutti i generi, tutti gli stili, alternado la grossolanità più rozza ed il lirismo più raffinato. Ma soprattutto, è un’opera sostenuta da una poesia che oltrepassa il tempo e lo spazio. Questa tragedia, certamente la più popolare di Shakespeare, si ispira a numerose fonti.
TEMPO: la vicenda è ambientata tra la fine del ‘500 e l inizio del ‘600
LUOGO: Verona, la città delle due famiglie rivali da sempre
LE ORIGINI: Era una leggenda senese del basso medioevo, riscritta da Masuccio Salernitano, uno dei maggiori scrittori italiani del ‘400, nel Novellino”, col titolo: I due amanti senesi”. Protagonisti erano Mariotto e Ganozza. A questa novella di Salernitano s’ispirò Luigi Da Porto, nobile vicentino e celebre uomo d’armi (1485-1529), del quale nel 1531, due anni dopo la sua scomparsa, apparve la Istoria novellamente ritrovata di due nobili amanti riproposta, leggermente diversa, in un’edizione del 1539 con il titolo La Giulietta. Mutati i nomi popolareschi del racconto di Masuccio in quelli di Romeo e Giulietta, e così saranno tramandati in tutte le letterature, il Da Porto immagina lo svolgimento della novella in Verona al tempo della signoria di Bartolomeo della Scala (1301-1304). Da Porto scrive di una violenta rivalità tra le due nobili famiglie veronesi che impedisce l’amore tra i due giovani. Vi entrano pure la rissa, la morte d’un cugino dell’amata perpetrata da Romeo, l’ostracismo dalla città di quest’ultimo e la tragica fine di entrambi.
Dal punto di vista letterario la storia del Da Porto non era eccezionale: forse per questo Matteo Bandello pensò ad un rifacimento e riscrisse la novella, intitolandola La sfortunata morte di due infelicissimi amanti che l’uno di veleno e l’altro di dolore morirono, con vari accidenti.”
La storia arrivo anche in Spagna: Lope Félix de Vega y Carpio mise in scena il dramma Castelvines y Monteses. Roselo e Julia sono contrastati dalla rivalità delle due famiglie e la giovane è costretta ad accettare un altro fidanzato; ma al momento delle nozze ella sviene e cade come morta. Deposta nella cripta, al suo risveglio trova Roselo.
Ma Bandello era vescovo di Agen (Francia): le sue novelle vennero tradotte in francese e poi divulgate in Inghilterra.Tradotta da Willian Painter che la pubblicò assieme ad altri racconti “amorosi” nel Palazzo del piacere, e poi resa liberamente nel poema The tragical historye of Romeus and Iuliet nel 1562 da Arthur Broocke, la novella conquistò subito gli inglesi e ad essa s’accostò Shakespeare.
TRAMA:
L’azione si svolge a Verona dove da anni due grandi famiglie, i Montecchi e i Capuleti, sono consegnati ad un odio inestinguibile (di cui si ignorano peraltro le cause).
Romeo, figlio ed erede della famiglia Montecchi, è innamorato della bella Rosalina e non teme di affrontare a questo riguardo gli scherzi dei suoi amici Benvolio e Mercuzio.
Capuleti, il capo della famiglia rivale si prepara a dare una grande festa per permettere a sua figlia, Giulietta, di incontrare il Conte di Parigi. Quest’ultimo, in effetti, l’ha richiesta in matrimonio ed i genitori di Giulietta sono favorevoli a quest’unione. Romeo – che crede di trovarvi Rosalina – si autoinvita con gli amici Benvolio e Mercuzio a questo grande ballo mascherato. Scorge Giulietta
e resta folgorato dalla sua bellezza cadendo follemente innamorato di lei; è il colpo di fulmine reciproco. Le si avvicina e labbraccia due volte quindi si ritira. Romeo e Giulietta scoprono adesso la loro identità reciproca. Disperati si rendono conto di essersi innamorati ciascuno del proprio peggior nemico.
Al cader della notte, Romeo si nasconde nel giardino del Capuleti. Quindi si avvicina sotto il balcone di Giulietta e le dichiara il suo amore. Tutti e due fanno a gara nel pronunciare dichiarazioni d’amore appassionate. Perdutamente innamorato, Romeo si confida il giorno dopo con fra Lorenzo, il suo confessore. Inizialmente incredulo, fra Lorenzo promette tuttavia a Romeo di aiutarlo e di celebrare il suo matrimonio, nutrendo anche la speranza di riconciliare Capuleti e Montecchi.
Tebaldo cugino di Giulietta, sfida Romeo a duello. Ma il giovane – al colmo della felicità e pieno di una simpatia “fraterna” per l’aggressore – rifiuta di battersi. Mercuzio, il confidente ed amico di Romeo, giovane coraggioso e brillante, si affretta a sostituirlo battendosi contro Tebaldo. Quest’ultimo lo ferisce a morte. Mercuzio muore maledicendo il litigio delle due famiglie nemiche. Romeo vendica la morte del suo amico ed uccide Tebaldo. Romeo ormai ricercato deve fuggire in esilio.
Giulietta è in preda al dolore. Suo padre, reso inquieto dallo stato d’animo della figlia, decide di accelerarne il matrimonio con il Conte di Parigi. Il matrimonio avrà luogo il giorno dopo. Giulietta si rifiuta. Suo padre la minaccia: o sposa il Conte, o la disereda. Lei corre da fra Lorenzo che le propone di bere un filtro che può darle l’aspetto della morta per quaranta ore: credendola morta la chiuderanno nella tomba del Capuleti. Fra Lorenzo verrà allora con Romeo a liberarla. Il frate promette di informare Romeo dello stratagemma. Giulietta accetta il piano. Rimasta sola nella sua camera, beve il filtro. La mattina del giorno dopo la governante la scopre inanimata. Tutta la famiglia piange la morte di Giulietta. Fra Lorenzo fa sì che tutto si svolga secondo i suoi piani.
A Mantova, dove Romeo è in esilio, riceve la visita di Baldassarre, suo servo, che gli annuncia la morte di Giulietta. Ha soltanto un rapido pensiero: procurarsi del veleno e ritornare a Verona per morire accanto alla sua Giulietta. Durante questo lasso di tempo, fra Lorenzo apprende che un intoppo ha impedito al suo messaggero di informare Romeo del suo stratagemma. Decide di recarsi alla tomba del Capuleti per liberare Giulietta. Ma il dramma precipita.
Romeo si reca sulla tomba di Giulietta e vi incontra il Conte di Parigi venuto a portare fiori alla fidanzata morta. Un duello ha luogo tra i due giovani e il Conte, morente, chiede a Romeo che accetta, di adagiarlo vicino a Giulietta. Romeo contempla la bellezza luminosa di Giulietta e labbraccia prima di bere il veleno e morire a sua volta. Fra Lorenzo è sconvolto nello scoprire i corpi di Romeo e del Conte di Parigi. Assiste al risveglio di Giulietta e tenta di convincerla a seguirlo e andarsi a rifugiare in convento. Ma Giulietta che scopre il corpo di Romeo mortogli vicino si pugnala con la spada del suo amante e muore al suo fianco.
Il principe, Capuleti, e il vecchio Montecchi si recano al cimitero. Fra Lorenzo narra loro la storia triste degli “amanti di Verona”. I due padri sfiniti dal dolore deplorano quest’odio, causa delle loro disgrazia. Si riconciliano sul corpo dei loro figli e promettono di erigere alla loro memoria una statua d’oro puro.
RIASSUNTO:
Questo romanzo narra le vicende di due famiglie in contrasto tra di loro: i Montecchi e i Capuleti e la storia d amore tra due ragazzi di queste famiglie: Romeo e Giulietta.
Romeo sente una dichiarazione d amore di Giulietta verso di lui e allora le propone un matrimonio segreto.
Il giorno del matrimonio, Romeo si trova coinvolto in una rissa e, furibondo per l uccisine di un suo amico, uccide a sua volta Tebaldo, cugino di Giulietta.
Scoperto, è costretto a fuggire a Mantova.
Intanto Giulietta è costretta a sposare un gentiluomo, ma beve un narcotico che la fa sembrare morta per 40 ore.
Frate Lorenzo da ordine di portare a Romeo la notizia per fuggire insieme a Giulietta, ma il messaggero non arriva da Romeo, il quale crede che la sua amata sia veramente morta.
Romeo, colpito dal dolore, si reca al sepolcro di lei e beve un potente veleno che lo fa morire accanto alla sua sposa segreta.
Finito l incantesimo, Giulietta si sveglia e, compreso l accaduto, si trafigge con un pugnale.
PERSONAGGI:
Romeo: ragazzo della famiglia dei Montecchi che si innamora di Giulietta. A causa si un omicidio è costretto a lasciare la sua città e morì a causa di un disguido.
Giulietta: ragazza della famiglia dei Capuleti. E’ l amante di Romeo che per non sposarsi col conte Paride, beve un narcotico che la fa sembrare morta per 40 ore.
Frate Lorenzo: sposa di nascosto i due ragazzi ed è lui a dare l antidoto a Giulietta.
COMMENTO:
questo libro mi ha affascinato tanto perché nonostante sia ambientato in un epoca abbastanza vecchia dimostra come i sentimenti non hanno tempo, come l’amore può condizionare la vita di due persone.
Mi ha ricordato un po la vicenda di Lucia e Renzo anche se dinamicamente diversa.
Flaminia Cattaneo
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