Amelia Vavalli
27 Gennaio 2019Giovanni Boldini
27 Gennaio 2019Tema svolto di Salvatore Vito sul ruolo delle forze armate italiane in medio oriente
Traccia
Ruolo delle Forze Armate: attuale scenario, conflitti Israelo-Palestinese, Iran, Iraq ed Afghanistan
Svolgimento
Per affrontare la questione sul perché di tanti conflitti internazionali è necessario valutare attentamente la storia e le caratteristiche del paese coinvolto nella guerra. Esaminiamo la cosiddetta questione palestinese che tuttora occupa la politica internazionale. Innanzitutto bisogna sapere che la Palestina non è un tema come le altre, ma è il luogo più ricco di memoria dell’intera storia umana, perché in essa convivono tre delle più grandi religioni: l’ebraica, la cristiana e la mussulmana. Partiamo dalla memoria del popolo ebraico, che fu condotto da Mosé alla terra promessa, la Palestina. Per insediarsi in questa terra dovettero scontrarsi con varie città cananee, e ciò comportò ripetute immigrazioni e vari tentativi di autonomia. Dopo decenni di lotte sorse il nuovo regno d’Israele. Con l’elezione di Sharon a primo ministro, i rapporti tra i due popoli peggiorarono. Se da un lato c’è l’intensificarsi dell’intifada con i kamikaze che mietono terrore e vittime tra i civili e militari ebrei, dall’altro vi sono le conseguenti incursioni dei militari israeliano nei territori palestinesi segnate ancora con vittime e distruzione. Le ragioni di israeliani e palestinesi sembrano così convinte da non permettere una soluzione pacifica e definitiva. Per quanto riguarda l’Iran non si è ancora trovata una soluzione circa il proposito del presidente iraniano Ahmadinejad a resistere alle intimidazioni da parte dell’ONU per difendere il diritto allo sviluppo dell’energia nucleare per uso civile. L’Onu ha già approvato tre diverse serie di sanzioni contro l’Iran, suscitando l’opposizione della Russia. La guerra in Iraq invece ha scenari più ampi e problematici. Il principale motivo addotto dagli Stati Uniti, dalla Gran Bretagna e da altri paesi europei è la liberazione del paese dal dispotismo di Saddam Hussein, gli Stati Uniti hanno aiutato a riportare ordine nel paese. Gli Stati Uniti successivamente sono andati anche in Afghanistan per rovesciare il regime dei Talebani. La risposta più grave a queste incursioni fu il tragico attentato dell’undici settembre 2001 al World Trade Center. Questo segnò l’inizio della guerra al terrorismo. I paesi che hanno partecipato direttamente o come alleati ai vari conflitti hanno inviato nei luoghi di guerra migliaia di militari i quali sono impegnati non solo ad aiutare nella ricostruzione dei paesi distrutti dai bombardamenti, ma anche per aiutare le popolazioni a riprendere a vivere. In queste situazioni d’emergenza i risultati non mancarono. Infatti l’incremento di truppe ha portato alla diminuzione delle violenze, seppur sono sempre molti gli attacchi contro le forze della Coalizione. Le forze armate danno un valido supporto nella ricostruzione, ed in più sono d’aiuto ai nuovi governi; inoltre i nostri soldati sono impegnati anche all’addestramento delle polizie locali. Si sta dunque chiedendo alle nostre truppe di portare a compimento le missioni di pace anche se ciò comporta molti sacrifici e pericoli, poiché sono spesso soggetti ad attentati terroristici. Il numero dei caduti del dopo conflitto è impressionante. Anche l’Italia ha pagato un prezzo altissimo con i suoi militari in missione all’estero. Le forze armate danno e continuano a dare supporto e aiuto per ristabilire l’ordine e cercare di riportare la normalità nei paesi tormentati dalla guerra.
Audio Lezioni di Geografia del prof. Gaudio