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27 Gennaio 2019Salvador Dalí è uno dei personaggi più influenti del recente passato, in quanto è una figura eccentrica nella storia dell’arte, con opere riconosciute ormai come classici della pittore surrealista, come La persistenza della memoria.
Introduzione
Salvador Dalí è tra gli artisti più versatili e prolifici del XX secolo e il surrealista più famoso. Sebbene ricordato principalmente per la sua produzione pittorica, nel corso della sua lunga carriera si dedicò con successo alla scultura, all’incisione, alla moda, alla pubblicità, alla scrittura e, cosa forse più famosa, al cinema nelle sue collaborazioni con Luis Buñuel e Alfred Hitchcock.
Dalí era rinomato per la sua personalità stravagante e il ruolo di provocatore dispettoso tanto quanto per il suo innegabile virtuosismo tecnico. Nel suo primo utilizzo della morfologia organica, il suo lavoro porta il timbro dei colleghi spagnoli Pablo Picasso e Joan Miró. I suoi dipinti rivelano anche un fascino per l’arte classica e rinascimentale, chiaramente visibile attraverso il suo stile iperrealista e il simbolismo religioso delle sue opere successive.
Le opere
La teoria freudiana è alla base dei tentativi di Dalí di forgiare un linguaggio visivo capace di rendere i suoi sogni e le sue allucinazioni. Questi rappresentano alcune delle immagini iconiche e ormai onnipresenti attraverso le quali Dalí raggiunse un’enorme fama durante la sua vita e oltre.
Temi ossessivi di erotismo, morte e decadimento permeano l’opera di Dalí, riflettendo la sua familiarità e la sintesi delle teorie psicoanalitiche del suo tempo. Attingendo a materiale palesemente autobiografico e ricordi d’infanzia, il lavoro di Dalí è pieno di simbolismi spesso già interpretati, che vanno dai feticci e immagini di animali ai simboli religiosi.
Dalí aderì alla teoria dell’automatismo del surrealista André Breton, ma alla fine optò per il suo sistema auto-creato di sfruttare l’inconscio chiamato “critico paranoico”, uno stato in cui si poteva simulare l’illusione pur mantenendo la propria sanità mentale. Paradossalmente definito dallo stesso Dalí come una forma di “conoscenza irrazionale”, questo metodo venne applicato dai suoi contemporanei, per lo più surrealisti, a diversi media, dal cinema alla poesia alla moda.
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