San Cipriano d’Antiochia e Santa Giustina di Nicomedia
16 Marzo 2023Fiamma dal ciel su le tue treccie piova di Francesco Petrarca
16 Marzo 2023Dopo quindici mesi di vacanza della sede pontificia, dovuta al turbine della persecuzione di Decio, il vescovato di Roma fu affidato a Cornelio, a parere di molti di origini nobili romane, come farebbe intuire il nome.
Lapsi e libellatici
I Lapsi, o caduti, letteralmente «scivolati», nella Chiesa cristiana antica, erano coloro che, pur di salvare la vita, si piegavano ad adorare gli dei pagani.
I libellatici erano quei lapsi della persecuzione di Decio che, senza aver effettivamente sacrificato agli idoli, si erano procurati con denaro o in altro modo il libello attestante il sacrificio.
San Cornelio impose a tutti loro pubblica penitenza per poter essere riaccolti nella Chiesa
Lo scisma di Novaziano
Il prelato Novaziano accusò Cornelio di essersi comprato il «libello» per salvar la vita durante la persecuzione di Decio del 250 d.C., e si fece eleggere vescovo di Roma=Papa, da tre vescovi amici, ma fu sconfessato non solo da Cornelio, ma anche da San Cipriano, vescovo di Cartagine, e dal popolo, che non lo seguì.
Cornelio accusato e condannato dall’imperatore Gallo
La morte di Cornelio avvenne nel 253 a Civitavecchia, dove era stato incarcerato, non sappiamo se per esecuzione capitale (decapitazione) o per malattia.