Sant’ Antero papa
26 Febbraio 2023La definizione di competenza
26 Febbraio 2023San Fabiano era un uomo del popolo, scelto a succedere a san Pietro per un segno divino, fu poi un ottimo “vignaiolo” della vigna di Dio, come avrebbe detto Papa Ratzinger, in un periodo di prosperità per la chiesa.
Forse Fabiano convertì al cristianesimo addirittura l’ imperatore Filippo l’Arabo, cui successe però Decio, violento persecutore dei cristiani, che fece uccidere anche lui.
Fabiano era un contadino cristiano nato a Roma. Era laico, cioè non era sacerdote, eppure fu scelto proprio lui dal popolo e dal clero, per occupare la cattedra di San Pietro. Tutto è avvenuto, per un fatto accaduto, quando l’assemblea cristiana stava cercando di scegliere il nuovo pastore della Chiesa di Roma. Ad un certo momento una colomba, simbolo dello Spirito Santo, si posò sul suo capo e lo compresero come un segno di Dio. Fu eletto e ordinato: diacono, presbitero e vescovo nello stesso giorno, 10 gennaio 236. Dopo essere stato consacrato ventesimo sacerdote ad occupare la Cattedra della Chiesa di Roma, allora Papa Fabiano si recò presso la tomba di San Pietro per pregare .
Amministratore nato, fece il censimento del popolo di Cristo, presente nella città di Roma. Poi divise la città in sette distretti ecclesiastici, o parrocchie, e a ciascuno delegò i suoi parrocchiani, il suo clero e le sue catacombe, come si chiamavano i cimiteri. Papa Fabiano, pressoché sconosciuto prima dell’elezione, è stato molto apprezzato anche per i suoi interventi dottrinali, soprattutto nelle polemiche della Chiesa d’Africa. Sotto i suoi quattordici anni di pontificato vi fu pace e sviluppo all’interno e all’esterno della Chiesa.
Secondo san Cipriano, vescovo di Cartagine, capitale romana del Nord Africa, lo stesso imperatore Decio ammise la sua competenza e avrebbe detto di preferire un rivale nell’impero a un vescovo come Fabiano a Roma. Il sovrano aveva problemi nel suo governo, i domini romani andavano diminuendo a causa delle continue ribellioni, per questo definì colpevoli i cristiani e scatenò una feroce persecuzione contro l’intera Chiesa.
Ci fu un grande esodo di cristiani da Roma, che si spostarono in Oriente alla ricerca di comunità religiose nei deserti, un po’ più protette dalle persecuzioni. Nasce così la vita eremitica, con gli ‘anacoreti’, meglio conosciuti come i sacerdoti del deserto. Tuttavia, papa Fabiano rimase al suo posto e non rinunciò alla fede, venendo decapitato il 20 gennaio 250.
Così scriveva di lui san Cipriano nella Lettera che inviò al clero romano: «Quando era ancora incerta tra noi la notizia della morte di questo giusto, mio compagno nell’episcopato… la lettera che mi hai mandato. .. ci sono rimasto… insieme alla sua morte gloriosa. Mi sono molto rallegrato, perché l’integrità del vostro governo è stata coronata da una fine così nobile».
Dopo il suo martirio, la Cattedra di Pietro rimase vacante per oltre un anno, fino a quando il clero e il popolo di Roma non elessero un nuovo vescovo, con difficoltà, a causa dell’intensa persecuzione del cattolicesimo.