San Felice I papa
5 Aprile 2023San Dionisio papa
5 Aprile 2023Papa San Sisto II, mentre celebrava i divini misteri e insegnava ai fedeli i comandamenti del Signore, quando i soldati irruppero per applicare l’editto dell’imperatore Valeriano, fu arrestato e subito decapitato il 6 agosto 258 d.C.
San Sisto II papa, e i suoi compagni martiri.
Con lui subirono il martirio quattro diaconi, che furono sepolti con il papa nel cimitero di Callisto, sulla via Appia, e in quello stesso giorno morirono anche i suoi diaconi santi Agapito e Felicissimo nel cimitero di Pretestato, dove furono sepolti (258).
Etimologia: Sisto = colui che è intelligente e raffinato, viene dal greco
Breve profilo
San Sisto nacque ad Atene. Essendo diacono della Chiesa romana, successe a papa Santo Stefano nella cattedra di San Pietro nel 257, durante la persecuzione di Valeriano.
San Sisto è definito da San Cipriano un pacifico ed eccellente prelato. E infatti un po’ di pace si affrettò a portare, appena eletto, alle chiese di Roma e di Cartagine in sanguinosa lotta per la questione del battesimo agli eretici. (vedi Santo Stefano I).
Ebbe una riconciliazione con S. Cipriano, ma non ebbe il tempo di approfondire il dialogo, dovendo affrontare una nuova emergenza: Valeriano scatenò una seconda persecuzione contro i cristiani. Furono invitati ad abiurare, pena l’espropriazione dei beni e la decapitazione.
Alla fine dell’agosto del 258, San Cipriano, che sarà decapitato il 14 settembre, scrive a un suo collega: «Valeriano, in una lettera al Senato, ha dato ordine che vescovi, sacerdoti e diaconi siano giustiziati immediatamente. Sappiate che Sisto fu ucciso in un cimitero il 6 agosto, e con lui quattro diaconi. La notizia era esatta. Il 6 agosto papa Sisto II era stato arrestato nel cimitero di Callisto e decapitato insieme ai diaconi Gennaro, Magno, Vicente e Stefano. Altri due, Felicissimo e Agapito, avevano incontrato la stessa sorte nel cimitero vicino al Pretestato.
Siamo davanti alla pagina più gloriosa della storia della Chiesa romana durante le persecuzioni.
Cipriano poteva contare su questa testimonianza per invitare i cristiani d’Africa “al combattimento spirituale: in modo tale – dice – che ciascuno di noi non pensi tanto alla morte quanto all’immortalità e che, consacrato a Dio con tutte le energie della loro fede e del loro entusiasmo, provano gioia piuttosto che timore al momento di una confessione, nella quale sanno che i soldati di Dio non ricevono la morte, ma la corona» (Lettera 80).
Sulla parete destra della Cripta dei Papi sono custoditi due frammenti originali di un primo poema di san Damaso, dedicato a papa Sisto II per celebrarne il glorioso martirio.
“Quando la spada
le pie viscere della Madre Chiesa
trasgredì, qui sepolto il vescovo Sisto II
la dottrina delle divine Scritture insegnava.
I soldati arrivano inaspettatamente e arrestano
là seduto in cattedra,
mentre i fedeli
cercano di salvare il Papa a costo della sua vita).
ma il vecchio vescovo
Sapeva che qualcuno voleva strappare la palma (del martirio,
lui stesso fu il primo a offrirsi e dare la sua testa alla spada,
in modo che la rabbia pagana, così impaziente, non potesse ferire nessuno.
Cristo che distribuisce i premi della vita,
riconobbe il merito del pastore, che difendeva il resto del suo gregge”.