
Sviluppare il talento da giovani: strategie, formazione e modelli da seguire
3 Marzo 2025L’intelligenza artificiale è spesso vista come una scatola nera: ne conosciamo i risultati, ma non sempre comprendiamo i meccanismi di base. Per affrontare questa sfida, a una classe quinta di un istituto tecnico è stata proposta un’attività mirata alla comprensione dei principi fondamentali dell’IA.
Gli studenti, organizzati in gruppi di cinque persone, sono stati chiamati a riflettere sul criterio operativo dell’IA per evidenziarne potenzialità e aspetti critici.
IL PROBLEMA STIMOLO:
Si devono produrre composizioni musicali ispirate ai notturni di Chopin. La strategia risolutiva prevede:
- Raccolta dei dati: selezionare spartiti di 10 notturni di Chopin e analizzarli per individuare pattern (sequenze di note e tempi).
- Identificazione dei pattern: suddividere i brani in sequenze di 5 + 1 elementi; individuare le quattro cinquine più ricorrenti e associare loro i tre sesti elementi con la probabilità più elevata.
- Generazione creativa: utilizzare i pattern per comporre una nuova sequenza musicale attraverso procedimenti statistici.
PROCEDIMENTO GENERATIVO:
PER OGNI CINQUINA
- Generare un assetto di sei elementi associando casualmente alla cinquina il sesto elemento;
- Aggiungere il primo elemento al brano da generare;
- Depennare il primo elemento ottenendo una nuova cinquina.
Avete trenta minuti per analizzare la situazione. Dovete evidenziare potenzialità e limiti del criterio operativo.
ESITO DEI LAVORI
Gruppo uno. Il problema riguarda il funzionamento dell’intelligenza artificiale. Ci è stata proposta una simulazione riguardante il riconoscimento di strutture musicali ricorrenti nei notturni di Chopin. Le sequenze probabilistiche generano nuove composizioni musicali. Il campo potrebbe essere migliorato introducendo regole armoniche più stringenti per migliorare gli esiti. E’ emerso un dubbio: la creatività può emergere da schemi predefiniti?
Gruppo due. I notturni di Chopin, ottenuti seguendo schemi ricorrenti e basati su una logica probabilistica, scimmiottano l’esistente: molte innovazioni artistiche nascono dagli errori, da scelte non convenzionali divergenti dalle regole esistenti. Abbiamo evidenziato la necessità di distinguere le imitazioni dalle innovazioni. Potrebbe essere interessante approfondire il rapporto tra regole e innovazione.
Gruppo tre. Il metodo descritto riguarda l’elaborazione basata su pattern statistici. I risultati dipendono esclusivamente dai dati forniti in ingresso per cui la loro qualità può non essere alta. Il procedimento evidenzia la mancanza di consapevolezza del significato della produzione. Per tal motivo il suo utilizzo può riguardare compiti ripetitivi ma non nuovi problemi in cui è richiesta l’intuizione e la fantasia.
Gruppo quattro. La musica di Chopin non riguarda solamente sequenze di note collegate probabilisticamente; è un’espressione artistica frutto della sensibilità umana, di tensione emotiva e d’intenzionalità. E’ pur vero che le risposte fornite da ChatGPT sono coinvolgenti, impreviste, stimolanti e rispondono alle richieste formulate ma, il compito che ci è stato assegnato, che sposta l’attenzione dal risultato alla sua elaborazione, pone delle domande importanti e, tra queste, il confinamento in pratiche preesistenti.
Relazione finale del docente e sue considerazioni: La semplificazione adottata ha aiutato gli studenti a comprendere i principi fondamentali dell’IA, sebbene il modello utilizzato fosse più vicino a un algoritmo statistico di base che a un sistema avanzato. Un aspetto cruciale per valutare l’efficacia delle sue produzioni è la dimensione degli archivi; essa determina le sue potenzialità informative. L’IA opera attraverso le relazioni, un’astrazione che ha dato celebrità a Pitagora. E’ confinata al campo del conosciuto, da cui la sua staticità e la potenziale inadeguatezza in una società in rapido cambiamento, dove le conoscenze raddoppiano ogni quattro anni. Il limite principale dell’IA risiede nell’assenza del metodo scientifico, il vero motore delle conquiste del sapere umano. Inoltre, manca della capacità di valutare la validità delle proprie produzioni, che potrebbero non superare il test di realtà. Questo limite è particolarmente pericoloso se le sue elaborazioni sono accettate senza un’analisi critica. Nonostante ciò, l’IA offre potenzialità straordinarie: può analizzare enormi quantità di dati, individuare pattern nascosti, automatizzare processi ripetitivi e supportare la creatività umana con suggerimenti innovativi. Queste caratteristiche la rendono una risorsa preziosa, ma solo un uso consapevole e critico può trasformarla da macchina potente ma cieca in uno strumento efficace. La sua utilità dipenderà dall’autonomia concettuale di chi la utilizza.
Inizialmente, tutti i gruppi hanno incontrato difficoltà nel comprendere appieno la richiesta. L’indirizzo informatico del loro percorso li ha portati a focalizzarsi sugli aspetti della programmazione, rendendo necessario un richiamo all’attenta lettura del problema. Superato questo scoglio le discussioni sono state animate e coinvolgenti. La sintesi delle produzioni è stata semplice per la sovrapponibilità delle elaborazioni. La sistematizzazione finale è stata la logica e attesa conclusione dell’attività.