Verbi della terza coniugazione
27 Gennaio 2019Maurizio Zini
27 Gennaio 2019dalla Storia romana
di Carlo Zacco
3. 26. Seconda Guerra Civile
Alea iacta est. Vinta la guerra in Gallia, e saltati gli accordi del Triumvirato, Cesare decise di tornare in Italia intenzionato a farsi eleggere Console. Ma sapeva che avrebbe trovato un opposizione troppo forte a questo scopo. Quindi decide di ricorrere alla forza, e il 10 Gennaio 49 attraversa il Rubicone con le sue truppe, in aperta violazione di una legge che stabiliva che chiunque avesse varcato quel confine con un esercito, sarebbe stato giudicato nemico pubblico. Aveva così inizio la Seconda Guerra Civile.
Prima fase: Farsàlo. Pompeo non aveva truppe sufficienti per affrontare Cesare in Italia, e scappa in Macedonia, dove aveva ancora buoni contatti a seguito della guerra mitridatica. Cesare allora in un primo momento si reca in Spagna, e sconfigge le truppe di Pompeo che si erano stanziate là; successivamente affronta Pompeo sconfiggendolo a Farsàlo nel 48 a.C.
Seconda fase: Cleopatra. Quindi Pompeo scappa di nuovo in Egitto, rifugiandosi presso la corte del Re Tolomeo XIII, che tuttavia uccide il suo ospite, sperando di entrare nelle grazie del più potente Cesare. Ma appena Cesare giunge in Egitto, si innamora di Cleopatra VII, moglie e sorella (secondo la legge egiziana) di Tolomeo. Cesare lo fa uccidere e incorona Cleopatra Regina d’Egitto.
Terza fase: Utica. Dopo la guerra lampo in Asia Minore intrapresa nel 47 a.C. contro Farnace, Re del Ponto ribelle (Veni, vidi, vici), il conflitto si sposta di nuovo in Africa. I superstiti pompeiani, tra cui i figli di Pompeo, Gneo e Sesto, e Catone Uticense, si erano rifugiati in Africa, presso la corte di Giuba, Re di Numidia. Cesare li raggiunge nel 46 a.C. e li sconfigge a Utica. Catone e Giuba si suicidano per non consegnarsi al nemico. Cesare è padrone di Roma.
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