Quinto atto dell’Adelchi di Manzoni
28 Dicembre 2019Le tragedie manzoniane
28 Dicembre 2019L’Adelchi è una tragedia storica scritta da Alessandro Manzoni, uno dei più importanti autori del Romanticismo italiano.
Composta tra il 1820 e il 1822, l’opera si inserisce nel contesto del Risorgimento italiano, riflettendo le tensioni politiche e culturali dell’epoca. Il dramma si concentra sugli ultimi giorni del regno longobardo in Italia, narrando la storia di Adelchi, figlio del re Desiderio, durante l’invasione dei Franchi guidati da Carlo Magno nel 774 d.C.
Il Secondo atto dell’Adelchi rappresenta un momento cruciale nell’opera, in cui si delineano i conflitti principali e si approfondiscono le caratteristiche dei personaggi chiave. In questo articolo, analizzeremo in dettaglio questo atto, esplorandone la struttura, i temi, i personaggi e il significato all’interno del più ampio contesto letterario e storico.
Struttura del Secondo atto
Il Secondo atto dell’Adelchi si compone di sei scene, ambientate principalmente nel campo dei Franchi e nel palazzo reale dei Longobardi. Questa struttura permette a Manzoni di alternare le prospettive, mostrando sia il punto di vista degli invasori che quello dei difensori.
Le scene si susseguono come segue:
- Campo dei Franchi
- Palazzo reale in Pavia
- Campo dei Franchi
- Palazzo reale
- Altra parte del palazzo
- Campo dei Franchi
Questa alternanza di luoghi crea un dinamismo narrativo che riflette la tensione crescente tra i due schieramenti.
Trama del Secondo atto
Il Secondo atto si apre nel campo dei Franchi, dove Carlo Magno e i suoi consiglieri discutono della strategia per conquistare il regno longobardo. Emerge il personaggio di Svarto, un duca longobardo traditore che offre informazioni preziose ai Franchi.
La scena si sposta poi al palazzo reale di Pavia, dove il re Desiderio e Adelchi dibattono sulla situazione critica del regno. Qui si manifesta il conflitto interiore di Adelchi, diviso tra il dovere verso il padre e il regno, e i suoi ideali di giustizia.
Tornando al campo dei Franchi, assistiamo ai preparativi per l’assedio di Pavia. Carlo Magno riceve un’ambasceria dal papa che lo esorta a proseguire la conquista.
Nel palazzo reale, Adelchi cerca di convincere il padre a negoziare con i Franchi, ma Desiderio rifiuta categoricamente. Questo momento segna una frattura importante tra padre e figlio.
La quinta scena vede l’entrata in scena di Ermengarda, sorella di Adelchi e ex moglie ripudiata di Carlo Magno. Il suo ritorno complica ulteriormente la situazione politica e emotiva.
L’atto si conclude nel campo dei Franchi, con Carlo Magno che ordina l’attacco finale, segnando l’inizio della caduta del regno longobardo.
Analisi dei personaggi
Adelchi
Protagonista dell’opera, Adelchi è un personaggio complesso e tormentato. Nel Secondo atto, emerge chiaramente il suo conflitto interiore tra il dovere di principe e le sue convinzioni morali. Manzoni lo dipinge come un eroe romantico, idealista e sensibile, in contrasto con il mondo cinico e violento che lo circonda.
Desiderio
Il re longobardo è rappresentato come un sovrano ostinato e orgoglioso. Nel Secondo atto, il suo rifiuto di negoziare con i Franchi rivela la sua incapacità di adattarsi alle circostanze mutevoli, portando il regno verso la rovina.
Carlo Magno
Il re dei Franchi è dipinto come un leader pragmatico e ambizioso. Nel Secondo atto, Manzoni lo mostra mentre pianifica la conquista, rivelando la sua abilità strategica e la sua determinazione.
Svarto
Il duca traditore rappresenta l’opportunismo politico. La sua presenza nel campo dei Franchi sottolinea i temi del tradimento e della lealtà che percorrono l’intera opera.
Ermengarda
Sebbene appaia brevemente nel Secondo atto, la sua presenza aggiunge un elemento di pathos alla narrazione, rappresentando le vittime innocenti dei giochi di potere.
Temi principali
Il conflitto tra dovere e sentimento
Adelchi incarna questo conflitto, diviso tra la lealtà verso il padre e il regno, e i suoi ideali di giustizia e umanità.
Il potere e le sue conseguenze
Il Secondo atto esplora le dinamiche del potere, mostrando come le decisioni dei potenti influenzino il destino di intere popolazioni.
La lotta per la libertà e l’indipendenza
Sullo sfondo della conquista franca, emerge il tema dell’autodeterminazione dei popoli, riflettendo le aspirazioni risorgimentali dell’epoca di Manzoni.
La riflessione sulla storia e sul destino dei popoli
Manzoni utilizza l’evento storico per riflettere sul corso della storia e sul ruolo dell’individuo di fronte a forze più grandi.
Stile e linguaggio
Il linguaggio del Secondo atto dell’Adelchi è caratterizzato da una forte tensione poetica. Manzoni utilizza l’endecasillabo sciolto, conferendo solennità al verso senza la rigidità della rima. Il suo stile è elevato ma non artificioso, cercando un equilibrio tra la grandezza della tragedia classica e la naturalezza espressiva propugnata dal Romanticismo.
Particolarmente notevoli sono:
- L’uso di metafore e similitudini per esprimere concetti complessi
- I monologhi introspettivi che rivelano la psicologia dei personaggi
- Il contrasto tra il linguaggio aulico dei nobili e quello più diretto dei personaggi minori
Significato storico e letterario
L’Adelchi si inserisce nel genere della tragedia storica, popolare durante il Romanticismo. Manzoni, tuttavia, innova il genere, utilizzando la storia non come semplice sfondo, ma come strumento di riflessione sul presente.
Il Secondo atto è cruciale nel delineare il conflitto tra ideale e reale che permea l’opera. Manzoni bilancia accuratamente la verità storica con l’invenzione poetica, creando un’opera che è al contempo fedele agli eventi e profondamente personale nella sua interpretazione.
Confronto con altre opere di Manzoni
Rispetto al “Conte di Carmagnola”, prima tragedia di Manzoni, l’Adelchi mostra una maggiore maturità stilistica e una più profonda riflessione storica.
Confrontato con “I Promessi Sposi”, l’Adelchi condivide temi come il rapporto tra potere e giustizia, ma li affronta in un contesto più elevato e con toni più solenni.
Ricezione critica e fortuna dell’opera
Alla sua pubblicazione, l’Adelchi ricevette una accoglienza mista. Alcuni critici ne lodarono la profondità psicologica e la riflessione storica, mentre altri ne criticarono la scarsa azione drammatica.
Nel tempo, l’opera è stata rivalutata, venendo riconosciuta come un capolavoro della letteratura romantica italiana. Il Secondo atto, in particolare, è spesso citato per la sua potenza espressiva e la complessità dei temi trattati.
Oggi, l’Adelchi continua ad essere studiato nelle scuole italiane e occasionalmente messo in scena, spesso con interpretazioni che ne sottolineano la rilevanza contemporanea.
Conclusione
Il Secondo atto dell’Adelchi rappresenta un momento chiave nell’opera di Manzoni. In esso si condensano i temi principali del dramma: il conflitto tra ideale e reale, il peso della storia sugli individui, la complessità del potere. Attraverso un linguaggio poetico di grande impatto e una profonda analisi psicologica dei personaggi, Manzoni crea un’opera che trascende il suo contesto storico, offrendo riflessioni ancora attuali sul rapporto tra l’individuo e le forze della storia.
Approfondimenti e risorse
Per ulteriori approfondimenti, si consigliano:
- L’edizione critica curata da Angelo Stella per i Meridiani Mondadori
- Il saggio “Manzoni e la via italiana al Romanticismo” di Ezio Raimondi
- Il portale online della Biblioteca Nazionale Braidense, che offre una vasta collezione di materiali manzoniani