Sentenza del TAR Lombardia: la parola ai ricorrenti = non è solo questione di bus…
19 Luglio 2012RIASSUNTO CAPITOLO 31 – promessi sposi
21 Luglio 2012In tempi non sospetti, Atuttascuola ha organizzato un
sondaggio sulla correzione degli scritti Concorso dirigenti. La domanda del
sondaggio, che si è svolto tra i mesi di maggio, giugno e luglio 2012, era la
seguente: “Ritieni generalmente affidabile la correzione delle prove
scritte del concorso dirigenti?”. La netta maggioranza degli utenti di Atuttascuola (144 su 227, pari al 64 %)
non ha ritenuto affidabile questa correzione.
Percentuali ben più basse si registrano per coloro che la
ritengono affidabile (46 utenti su 277, pari al 20%) e ancor meno ritengono che
la affidabilità dipende dalle regioni (37 su 277, pari al 16%).
ritengono affidabile (46 utenti su 277, pari al 20%) e ancor meno ritengono che
la affidabilità dipende dalle regioni (37 su 277, pari al 16%).
Pertanto gli utenti del Blog di atuttascuola, che sono per
lo più docenti di varie regioni, ritengono che in tutte le regioni la
correzione non sia stata affidabile.
lo più docenti di varie regioni, ritengono che in tutte le regioni la
correzione non sia stata affidabile.
Questa a me pare la dimostrazione di due cose:
1) è arrivato il tempo di sostituire le prove scritte generiche
con scritture professionali, in analogia con quanto proposto da Giancarlo Cerini, esattamente come avviene
in Francia, dove il docente diventa dirigente se dimostra di saper scrivere un
documento caratteristico del suo lavoro, o, ancor meglio, da almeno due prove
orali (una di pedagogia e una sulla funzione dirigenziale) in modo che tutta la
selezione, e non solo la prova preselettiva, sia la più trasparente ed oggettiva possibile.
con scritture professionali, in analogia con quanto proposto da Giancarlo Cerini, esattamente come avviene
in Francia, dove il docente diventa dirigente se dimostra di saper scrivere un
documento caratteristico del suo lavoro, o, ancor meglio, da almeno due prove
orali (una di pedagogia e una sulla funzione dirigenziale) in modo che tutta la
selezione, e non solo la prova preselettiva, sia la più trasparente ed oggettiva possibile.
2) aveva proprio ragione il commissario Michele D’Elia quando
si è dimesso dalla commissione giudicatrice dei compiti scritti della
Lombardia. Cito testualmente dall’articolo pubblicato su “Il giorno” dell’11
marzo 2012: “La fretta spasmodica con la quale si vuole mettere in cattedra i
nuovi presidi non garantisce un lavoro professionalmente adeguato. L’ho anche scritto in una lettera al presidente di commissione (N.d.R. il professor
Gianfranco Dalmasso) che mi ha risposto che le mie preoccupazioni erano
condivise da tutti i commissari. Niente è cambiato. Così mi sono dimesso.”
si è dimesso dalla commissione giudicatrice dei compiti scritti della
Lombardia. Cito testualmente dall’articolo pubblicato su “Il giorno” dell’11
marzo 2012: “La fretta spasmodica con la quale si vuole mettere in cattedra i
nuovi presidi non garantisce un lavoro professionalmente adeguato. L’ho anche scritto in una lettera al presidente di commissione (N.d.R. il professor
Gianfranco Dalmasso) che mi ha risposto che le mie preoccupazioni erano
condivise da tutti i commissari. Niente è cambiato. Così mi sono dimesso.”