CATEGORIE FLESSIONALI: ACCORDO E REGGENZA – sintassi
26 Marzo 2016SEMANTICA LESSICALE: polisemia, omonimia, metafora, metonimia, sinonimia, antonimi…
26 Marzo 2016Il significato e l’uso delle parole e delle frasi
Il linguaggio umano non ha solo tratti “interni” come quelli trattati fino ad adesso, ma ha anche tratti “esterni” perché è in stretto rapporto con la realtà
Pragmatica = studio dell’uso delle espressioni linguistiche -> il linguaggio viene usato per comunicare significati a qualcuno
Semantica = studio del significato delle espressioni linguistiche
Il significato di una parola o di una frase è il “segmento di realtà” cui la parola o la frase si riferiscono
La competenza del parlante sta nell’indicare quei frammenti di realtà nel modo appropriato.
La nozione di verità è considerata fondamentale dai filosofi del linguaggio per la definizione del significato
-> es: se dico Questo è un maglione rosso mentre mostro una maglietta bianca -> o io non conosco il significato dei termini che uso
-> o sto mentendo
->comprendere una frase significa comprendere le cond’ozioni in cui essa sia vera
->comprendere una parola significa comprendere il contributo che essa dà alle condizioni di verità di una frase
Le parole sono etichette di categorie d la realtà
Le frasi sono descrizioni di frammenti della realtà
Quindi la semantica consiste in un rapporto di denominazione tra la realtà e il mondo
-> problemi: il significato non è semplicemente il rapporto tra linguaggio e realtà -> è più compicato e indiretto
- Mancanza di corrispondenza globale tra significati nelle varie lingue
Un inglese chiama wood sia l’italiano “bosco” che “legno”
Un italiano chiama le dita dei piedi e delle mani nello stesso modo (ingl. Finger, toes)
Ma non significa che il parlante inglese non riconosca la differenza tra legno e bosco, così come l’italiano tra dita delle mani e dei piedi
La realtà è sempre identica sia che sia descritta dall’italiano sia che sia descritta dall’inglese, dall’olandese…
- Relazioni per esempio di sinonimia che il parlante riesce a capire anche non avendo contatto diretto con quella realtà
Es: Paolo è scapolo ed è sposato il parlante anche non conoscendo Paolo capisce che la frase non è possibile
Magari addirittura Paolo non esiste
- Esistenza dell’uso non letterale della lingua
La possibilità di usare frasi e parole in senso letterale oppure non letterale è un’altra caratteristica delle lingue naturali -> fenomeno pragmatico
Quindi le espressioni linguistiche non si limitano a denominare la realtà
-> relazioni semantiche non si possono ridurre a relazioni di denominazione tra espressioni linguistiche e realtà perché
- Non sono sempre univoche
- Non solo la realtà è coinvolta nelle relazioni di significato
- Il riferimento letterale a un certo tipo di realtà non corrisponde sempre al significato che il parlante vuole trasmettere
-> infatti esistono espressioni linguistiche che ogni parlante può cogliere senza bisogno di far ntrare il rapporto linguaggio-realtà, ovvero delle relazioni
di significato “interne” alla lingua -> sinonimia
-> iponimia