La casa del giovane di Pavia
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19 Febbraio 2015
ti invito a partecipare alla seguente petizione (http://www.citizengo.org/it/14564-senza-figli-non-ce-crescita-diamo-uno-stipendio-alle-mamme), creata su CitizenGO dall’Associazione Comunità Giovanni XXIII.
Si tratta di una proposta concreta, indirizzata al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, di sostegno economico alla maternità.
Il problema della denatalità, grave in tutta Europa ma soprattutto in Italia, rappresenta un ostacolo alla crescita e al benessere economico e sociale del nostro Paese: in quest’ottica gli 80 euro al mese predisposti dal governo rischiano di non essere altro che un’elemosina alle famiglie.
Solo riconoscendo alla famiglia, e alla mamma in particolare, il valore anche economico del mettere al mondo e accudire i figli nella fase più delicata della loro vita, si potrà ridare fiducia alle famiglie e far ripartire le nascite. Uno stipendio in più in famiglia, gestito dalle mamme, sarà utilizzato per le cose necessarie e farà ripartire anche un’economia sana perché legata ai bisogni essenziali della famiglia.
La proposta degli amici dell’Associazione Comunità Giovanni XXIII è molto semplice, ma allo sesso tempo rivoluzionaria: un assegno mensile di 800? per i primi 3 anni di vita del bambino, al fine di dare un sostegno efficace alle famiglie, e di garantire ad ogni mamma il diritto di crescere il proprio bambino.
Le risorse economiche per tale progetto (stimate in circa 14 miliardi di euro) potrebbero essere ricavate da erogazioni INPS, rimodulazione del bonus di 80 euro, tagli dei costi della politica e tassazione delle transazioni finanziarie (una spiegazione più analitica delle voci è presente alla pagina della petizione).
Mi pare un’iniziativa del tutto lodevole e lungimirante, e voglio invitarti a partecipare con la tua firma. Per firmare, clicca sul link seguente:
http://www.citizengo.org/it/14564-senza-figli-non-ce-crescita-diamo-uno-stipendio-alle-mamme
Dopo aver firmato, non dimenticare di condividere questa petizione con i tuoi contatti, tramite email o social network.
Le firme saranno consegnate dagli organizzatori della petizione presso la Presidenza del Consiglio.