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28 Dicembre 2019Descrizione del personaggio di Ser Ciappelletto e significato del suo racconto nel Decameron di Giovanni Boccaccio
Ser Ciappelletto nel Decameron
Ser Ciappelletto è il protagonista della prima novella della prima giornata del Decameron, una raccolta di cento novelle scritta da Giovanni Boccaccio nel XIV secolo. La storia è narrata all’interno di una cornice in cui dieci giovani (sette donne e tre uomini) si rifugiano in una villa fuori Firenze per sfuggire alla peste nera. Per passare il tempo, raccontano storie ogni giorno, con ciascuno che narra una novella per dieci giorni.
Riassunto della Novella di Ser Ciappelletto
Ser Ciappelletto, il cui vero nome è Cepparello, è un uomo notoriamente malvagio, conosciuto per la sua vita ingannevole e immorale. È un notaio, ma la sua reputazione è tutt’altro che onorevole. Nonostante la sua natura malvagia, Ciappelletto finisce per soggiornare presso due fratelli fiorentini in Borgogna, i quali sono preoccupati per la sua imminente morte nella loro casa, temendo che ciò porti loro disonore.
Quando Ciappelletto si ammala gravemente, i fratelli sono angosciati all’idea di trovare un prete per ascoltare la sua confessione, temendo che nessun prete lo assolva per i suoi peccati. Tuttavia, Ciappelletto sorprende tutti manipolando la situazione a suo vantaggio. Quando arriva il prete, Ciappelletto finge di essere un uomo devoto e giusto, confessando una vita di virtù e peccati veniali, come aver imprecato contro sua madre per scherzo o aver sputato accidentalmente in chiesa, omettendo i suoi veri e gravi peccati.
Il prete, completamente ingannato dalla falsa confessione di Ciappelletto, lo assolve da tutti i peccati, credendolo una figura santa. Dopo la sua morte, Ciappelletto viene sepolto con onore e venerato come un uomo santo, con le persone che addirittura pregano per la sua intercessione come se fosse un santo. Questa ironica svolta mette in luce il tema dell’ipocrisia e della manipolazione dei rituali religiosi.
Temi e Analisi
- Inganno e Ipocrisia: La storia è un potente commento sulla natura dell’inganno. La capacità di Ciappelletto di manipolare la verità e ingannare il prete facendogli credere di essere una figura santa evidenzia quanto sia facile fuorviare le persone con apparenze e falsa pietà.
- Critica delle Istituzioni Religiose: Boccaccio critica velatamente le istituzioni religiose del suo tempo, mostrando quanto sia facile ingannarle da chi sa come sfruttare il sistema. La novella suggerisce che l’apparenza esteriore della santità possa essere fabbricata, e che le figure religiose potrebbero non essere sempre perspicaci.
- Ironia: L’intera storia è pervasa dall’ironia. Il fatto che un uomo malvagio come Ciappelletto venga alla fine venerato come santo è l’ironia centrale della novella, sollevando domande sulla natura della santità e della virtù.
La novella di Ser Ciappelletto è una delle più celebri del Decameron per la sua satira pungente e per l’esplorazione di temi come l’inganno, il potere delle apparenze e le lacune delle istituzioni sociali e religiose.