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4 Luglio 2024Chi si appresta a seguire un corso RSPP deve sapere che esso si articola in tre moduli differenti: il modulo A, il modulo B e il modulo C. La norma che disciplina le figure del responsabile del servizio di prevenzione e protezione e degli addetti del servizio di prevenzione e protezione è contenuta nell’Accordo Stato Regioni del 7 luglio del 2016, e tratteggia a grandi linee le tematiche che vengono affrontate nei tre moduli, specificando sia la durata che i contenuti minimi.
Modulo A del corso RSPP: tutto quel che c’è da sapere
Grazie al modulo A si ha la possibilità di accedere a una panoramica completa della norma riguardante la sicurezza sul lavoro. Si tratta di un modulo propedeutico agli altri due, proprio perché mette a disposizione le competenze di base che sono indispensabili per poter ricoprire il ruolo di responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Il modulo, che prevede lezioni per una durata complessiva di 28 ore, consente di approfondire le nozioni di rischio e di pericolo, ma anche di protezione, di prevenzione e di danno, concentrandosi in maniera specifica su ciò che il D. Lgs. n. 81 del 2008 precisa a proposito di tali temi. È, dunque, un modulo che permette di capire in che modo le norme sulla sicurezza sul lavoro sono cambiate, e di verificare ciò che prevedono le leggi italiane in vigore oggi, sulla scia delle direttive europee. Vengono presi in esame, fra l’altro, i diversi sistemi di prevenzione che vengono adottati nel privato e nel pubblico, e si analizzano le diverse tipologie di rischio, anche alla luce di ciò che riferisce la legislazione in merito.
Modulo B del corso RSPP: tutto quel che c’è da sapere
Per quel che riguarda il corso rspp modulo b, invece, i contenuti di questo modulo permettono di capire come identificare i pericoli e, di conseguenza, valutare i rischi che si possono trovare negli ambienti di lavoro; ciò permette di definire le misure di protezione e di prevenzione più idonee per prepararsi alle diverse tipologie di rischio con cui si può avere a che fare. In sostanza, il modulo B prende in esame i temi della sicurezza, approfondendo i rischi che si possono incontrare sul posto di lavoro nei diversi settori produttivi. La durata del modulo è di 48 ore: esso è propedeutico in vista di specializzazioni successive per particolari settori, come la sanità residenziale, l’agricoltura e la pesca, ma anche il comparto chimico e petrolchimico, le costruzioni e le attività estrattive. Sono, infatti, tutti settori che si possono integrare con specifici moduli di specializzazione. In ogni caso il modulo B consente di conoscere i più comuni rischi negli ambienti di lavoro; inoltre, insegna a redigere i documenti di valutazione del rischio, dopo che – ovviamente – i rischi in questione sono stati valutati con la necessaria attenzione. È evidente che si tratta di una grande varietà di temi, poiché molteplici sono le tipologie di rischio, non solo di natura meccanica ma anche, per esempio, psicosociale.
Modulo C del corso RSPP: tutto quel che c’è da sapere
Il modulo C, insieme con il modulo A e con il modulo B, va a completare la formazione necessaria per ricoprire il ruolo di responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Si tratta di un modulo che permette a chi lo segue di migliorare le proprie abilità di tipo relazionale e gestionale; chi frequenta il corso, inoltre, impara a dar vita a una corretta informazione in ambito professionale. La durata del modulo C è pari a 24 ore; nel modulo vengono analizzati i sistemi di gestione di sicurezza, ma che i diversi aspetti che riguardano le relazioni e la comunicazione. Ancora, si fa riferimento ai rischi ergonomici che si possono concretizzare nei diversi ambienti di lavoro e al benessere organizzativo. Al termine di questo modulo, così come degli altri due, è prevista una verifica degli apprendimenti, superata la quale si ottiene un attestato che certifica l’acquisizione delle competenze previste. Una volta ottenuto il titolo di RSPP, è necessario seguire una volta ogni cinque anni un corso di aggiornamento, per una durata di 40 ore, indispensabile per conoscere le novità tecnologiche e normative entrate in vigore nel frattempo.