Tesina Scuola Media
27 Gennaio 2019ABCD-SALONE ITALIANO DELLEDUCAZIONE
27 Gennaio 2019
dalla redazione di www.sguardoleale.it
1 novembre 2010
Si, sono scandalizzata dall’ultimo “caso Ruby”. Sono scandalizzata per come viene trattato il Presidente del Consiglio che, sostanzialmente, è messo alla berlina perché ha fatto una telefonata per cercare di tirare fuori dai guai una ragazza sbandata. Tutto qua.
Sono scandalizzata dai fiumi di menzogne e dalle calunnie di Repubblica, che nel suo primo articolo ha parlato del famoso “bunga bunga” come della “abitudine del padrone di casa d’invitare alcune ospiti, le più disponibili, a un dopo-cena erotico. un rito dell’harem africano” di Gheddafi, lasciando intendere le peggio cose.
Niente di vero, il riferimento in realtà era solo a una stupida barzelletta, e nient’altro, ma intanto Repubblica si può permettere di infangare il Presidente del Consiglio – e quindi l’Italia intera – con tutte le calunnie che vuole, tanto non paga pegno.
Andatevi a rileggere l’articolo allucinante di Repubblica di giovedì scorso, con cui Berlusconi potrebbe sì andare dai giudici, ma per denunciare e dichiararsi parte lesa.
Sulla questione che la ragazza fosse parente di Mubarak, la storia è semplice: secondo il Corriere della Sera, Berlusconi avrebbe detto per telefono “volevo confermare che conosciamo questa ragazza, ma soprattutto spiegarle che ci è stata segnalata come parente del presidente egiziano Mubarak”.
Subito dopo, la questura ha identificato con certezza la ragazza, contattando i genitori e la comunità di Messina da cui era scappata. Non era difficile capire che non aveva niente a che fare con un importante capo di stato straniero. E allora perché non hanno avvisato il Presidente del Consiglio che quella segnalazione era un errore? Non mancavano certo i mezzi per contattarlo, se veramente questa faccenda di Mubarak li avesse intimiditi o preoccupati.
Trovo scandaloso che uno come Gianfranco Fini oggi si sia permesso di pontificare sulla faccenda, dicendo che è “una vicenda che dimostra disinvoltura, malcostume, e un uso privato del potere pubblico”. Ma da che pulpito!!!!!!!
Premio faccia di bronzo a Fini: il Giornale e Libero lo hanno spiegato in prima pagina, da due giorni, e lo ha dovuto scrivere a malincuore, nascosto nelle ultime cinque righe di un articolo a pagina 11, ieri, anche il Corriere della Sera, riportando alcuni documenti ufficiali della procura di Roma che ha indagato sulla casa di Montecarlo: “le firme del locatore e del locatario appaiono identiche. E le carte sembrano confermare il dubbio che Tulliani sia in realtà il proprietario, visto che ha pagato contemporaneamente il canone e le spese di ristrutturazione”.
Quel Gianfranco Fini che ha sempre rifiutato un confronto diretto con i giornalisti – come invece ha fatto Berlusconi l’altro ieri – promettendo che si sarebbe dimesso se fosse risultato che la casa di Montecarlo era del “cognatino”.
Ma state certi, che non lo farà . Non si dimetterà , farà finta di niente. Il dubbio – molto più di un dubbio – è che senza il “provvidenziale” caso Ruby, le notizie della procura di Roma sulla casa di Montecarlo, ed il comportamento della procura stessa, straordinariamente cauta e corretta nei confronti di Fini, avrebbero campeggiato sui giornali, obbligando Fini alle dimissioni.
Ma Fini è prezioso per quei poteri forti che vogliono far fuori Berlusconi: lui è lo strumento indispensabile per fare cadere il governo. Per poteri forti intendo innanzitutto quelli dietro il Corriere della Sera, per esempio, che seleziona le notizie spifferate illegalmente dalle procure a seconda se sono o no contro Berlusconi: ci fanno paginate solo se lo danneggiano: ma tanto nessuno indaga sulla fuga di notizie, e il Garante della privacy così sollecito invece nel caso del portavoce di Prodi, Sircana, sorpreso a contattare transessuali, adesso si è dimenticato di esistere.
Quel che vogliono i poteri forti, quelli veri, è il “governo tecnico”, e cioè un governo fatto non da chi ha vinto le elezioni – cioè da Berlusconi – ma da quelli che le hanno perse (PD in testa, ma non solo). E’ una forma di “colpo di stato di palazzo”: siccome non riescono proprio a mandarlo via con le elezioni, allora cercano di affossarlo in tutti i modi, con tutti i mezzi.
Sì, sono scandalizzata.
Vi segnalo due commenti, per capire meglio. Il primo, di Giuliano Ferrara, chiaramente su Il Foglio, e il secondo di Eugenia Roccella, su Libero.